Ungheria: l'anti-fascismo riunisce il Paese

Domenica due dicembre migliaia di cittadini hanno dato vita a Budapest a una manifestazione di protesta contro l’anti-semitismo. Vi hanno partecipato anche alcuni politici dei gruppi di maggioranza e dell'opposizione, condannando le discutibili osservazioni del parlamentare Márton Gyöngyösi, esponente del partito di estrema destra Jobbik [it], che occupa quasi il 17% dei seggi parlamentari. Il 26 novembre, Gyöngyösi aveva proposto [en, come i link successivi, tranne ove diversamente indicato] “la compilazione di una lista di ebrei, poiché rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale“.

Un'analoga manifestazione si era svolta [en] il 27 novembre, pur se con una presenza ridotta: poche centinaia di persone.

La fondazione All Together For Jerusalem ha organizzato la protesta svoltasi il due dicembre [hu] a cui, secondo la Reuters, hanno preso parte circa 10.000 persone. (Per correttezza, secondo le stime della polizia ungherese [hu], nella giornata della festa nazionale in ottobre, evento organizzato dal governo, aveva raccolto circa 150.000 persone, mentre 20.000 si sono presentate per il movimento di protesta civico e qualche migliaio hanno preso parte alla manifestazione dell’estrema destra).

Gyöngyösi si è in seguito scusato per le osservazioni fatte, mentre si riaccendeva il dibattito pubblico sul crescente consenso per i partiti di estrema destra – rivelando in qualche modo una certa unità nel Paese.

Secondo Kopó [hu] l’accaduto mette fine all’ipocrisia dimostrata da Jobbik in Parlamento:

[…] Se [Gyöngyösi] non fosse un nazista, non se ne uscirebbe con dichiarazioni simili. Se Jobbik non fosse un partito di nazisti, Gyöngyösi sarebbe stato stigmatizzato o sarebbe almeno stato distanziato ed espulso dal partito. Ma nulla del genere è accaduto. Perché Márton Gyöngyösi è un nazista, e Jobbik un partito di nazisti. […]

 

In un post sul suo blog [hu], Balázs Böcskei, membro dell'Istituto per un'Alternativa Democratica (IDEA), si chiede perché nessuno dei 368 parlamentari presenti abbia lasciato la seduta quanto “l’oscurità è calata su di loro” (ovvero, quando Gyöngyösi ha rilasciato l’incriminata dichiarazione).

Sul blog Hungarian Spectrum si legge che, il 27 novembre, ovvero il giorno successivo all'accaduto, quattro parlamentari, tra cui il Presidente dell'Assemblea Nazionale, si sono presentati in aula con la stella di David sul petto in segno di protesta. Lo stesso hanno fatto alcuni dimostranti all'esterno, durante una manifestazione che ha avuto luogo il giorno stesso, come anche in quella del due dicembre.

La stella di David gialla affissa sul cappotto di un dimostrante. 02/12/2012. Foto pubblicata su concessione di Redjade.

Durante la manifestazione del due dicembre, alcuni politici si sono rivolti alla folla: Antal Rogán, leader dissidente del partito conservatore Fidesz Party, attualmente in carica al governo, l'ex primo ministro pro tempore Gordon Bajnai [it], e il presidente del Partito Socialista Attila Mesterházy. Il più grande movimento civico online del Paese, “Un milione per la libertà di stampa in Ungheria” [huen], riporta sul proprio blog [hu] che è giunto il momento che gli ungheresi inizino a pensare alla situazione creatasi nel Paese:

[…] La protesta congiunta non solo è una buona opportunità per esprimere l'indignazione e denunciare fermamente la retorica nazista, retaggio di un'epoca buia, ma rappresenta anche un'occasione per porci questa domanda: perché e in che modo l'Ungheria è giunta a questo, al punto che il mondo civilizzato osserva scioccato quello che succede nel parlamento di Budapest. […]

DManifestazione del due dicembre. Foto di Redjade, ripresa con permesso.

Gli amministratori del blog Kettős Mérce puntualizzano [hu] che gli intervenuti hanno appena accennato i problemi riguardanti la comunità Rom e i gruppi omosessuali e trans-genere — lasciando anche intendere che la colpa dell'attuale situazione pesa sulle spalle di tutti i partiti politici:

[…] E, nonostante siano state spese molte parole sul tipo di errori commessi dalla destra ungherese e dai conservatori, si è comunque arrivati a questo punto; è tuttavia triste che le responsabilità della sinistra e dei liberali siano state appena accennate. La colpa è di entrambe le parti!

Se ci sarà un'altra manifestazione contro la discriminazione e il fascismo, speriamo che tengano a mente queste osservazioni, così potremo assistere a una protesta migliore.

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