Honduras: controverse elezioni presidenziali portano all'elezione del conservatore Lobo

Nonostante i richiami all’astensione e i timori di nuove violenze durante la giornata elettorale, il candidato del Partito Nazionale Porfirio “Pepe” Lobo [in] è stato eletto Presidente dell’Honduras, battendo Elvin Santos del Partito Liberale. Lo svolgimento delle elezioni è stato controverso, in quanto c'è chi valuta che indirettamente diano sostegno alla destituzione dell’ex presidente Manuel Zelaya [it], avvenuta in giugno attraverso un colpo di Stato incruento. In quei giorni Zelaya era stato rimpiazzato da Roberto Micheletti, allora Presidente del Parlamento, come Presidente ad interim fino alle elezioni di novembre.

Pochi Paesi hanno confermato l'intenzione di riconoscere l’esito elettorale, mentre alcuni governi di sinistra hanno dichiarato il loro aperto rifiuto: finora Argentina, Brasile, Ecuador e Venezuela hanno deciso di non riconoscere il presidente eletto Porfirio Lobo, come riporta The Guardian [in].

Nonostante l’incertezza e la difficile situazione politica e sociale del Paese, le elezioni si sono svolte senza particolari problemi. Intanto il Tribunal Supremo Electoral riporta un’affluenza del 60% [sp], percentuale superiore alle attese ma comunque problematica per poter parlare di maggioranza democraticamente rappresentativa.

Foto dell'utente rbreve, ripresa da Flickr con licenza Creative Commons: http://www.flickr.com/photos/breve/3685439122/in/set-72157620912638868/

Foto dell'utente rbreve, ripresa da Flickr con licenza Creative Commons: http://www.flickr.com/photos/breve/3685439122/in/set-72157620912638868/

Contro le elezioni, commenti duri si possono trovare nella blogsfera catracha [in] [altro termine per honduregni].

Sul blog La Gringa’s Blogicito [sp], La Gringa ha condiviso la propria sorpresa [sp] rispetto alla presenza pressoché nulla di militari o polizia ai seggi:

Domenica sono andata in tre seggi a La Ceiba (la terza città dell’Honduras per dimensione) e in uno a El Porvenir (cittadina più piccola) nel dipartimento di Atlantida. Ai seggi non ho trovato quasi nessun poliziotto o militare. Sono rimasta sorpresa, soprattutto per la scarsa presenza di soldati, perché temevo che sarebbero stati necessari per garantire la sicurezza.

Sul blog El Catracho [sp] David Moran è convinto che l’alta percentuale di votanti rappresenti la delusione [sp] nei confronti dell’ex presidente Zelaya:

El hecho destacable de las elecciones fue la notoria participación de los hondureños, algo sumamente necesario para contrarrestar el boicot de Zelaya y sus adláteres chavistas. Lo único que hicieron con sus protestas callejeras y actos vandálicos fue despertar nuestra conciencia democrática y ponerla en su contra.

Il fatto più importante di queste elezioni è stata la notevole affluenza degli honduregni, qualcosa di cui c’era gran bisogno per contrastare il boicottaggio di Zelaya e dei suoi militanti chavisti. L'unico effetto che sono riusciti ad ottenere con le proteste di piazza e i vandalismi è stato quello di risvegliare la nostra coscienza democratica e usarla contro Zelaya.

Sull’altro versante dello spettro, il Fronte Nazionale di Resistenza contro il Colpo di Stato [sp] propone di rifiutare il presidente-eletto:

Hacemos un llamado a los gobiernos y movimientos sociales democráticos y honestos en el mundo a rechazar los resultados de la farsa electoral y a desconocer el pretendido gobierno que se instale a partir del 27 de enero.

Facciamo un appello ai governi e agli onesti movimenti socialdemocratici di tutto il mondo perché respingano i risultati della farsa elettorale, e non riconoscano il presunto nuovo governo che si insedierà il 27 gennaio prossimo.

Da Mirada de Halcón, Juan Carlos Rivera ritiene che le elezioni possano essere usate per “ripulire” [sp] le azioni criminali compiute nel colpo di Stato:

Ahora, los magistrados del Tribunal, aliados del régimen de facto, tuvieron que recurrir a la trampa para intentar convencer a la comunidad internacional de que las elecciones “fueron masivas y transparentes” y, lograr en consecuencia, lavar el golpe de Estado y absolver de los delitos a los ejecutores.

Adesso, i magistrati del Tribunal [elettorale], alleati de facto del regime, ricorreranno all’imbroglio per convincere la comunità internazionale che le elezioni siano state caratterizzate da “massiccia partecipazione e trasparenza”, e dare così un colpo di spugna al golpe e assolvere i crimini commessi dai suoi esecutori.

Porfirio Lobo, che diventerà formalmente presidente nel gennaio 2010, è stato oppositore di Zelaya nelle elezioni generali del 2005. Fa parte del partito di centro-destra Partito Nazionale ed è stato Presidente del Parlamento fino al 2006. Come si può leggere sul quotidiano spagnolo El País [sp], ha 62 anni, è padre di 11 figli, e possiede una laurea in Business Management conseguita alla Miami University.

Traduzioni di Issa Villarreal.

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