Portorico: controversie e sgomberi per i terreni pubblici occupati

Residenti di Villas del Sol, Portorico

Residenti di Villas del Sol – Foto di José Antonio Rosario, ripubblicata per gentile concessione di Prensa Comunitaria [sp].

Recentemente il Governo di Portorico ha emanato l'ordine di sgombero per 200 famiglie della comunità di Villas del Sol, nel comune di Toa Baja [sp], con la motivazione che avrebbero occupato illegalmente territori facilmente soggetti ad allagamenti. Le forze di polizia hanno lanciato gas lacrimogeni [sp] e aggredito [sp] alcuni componenti della comunità, in maggioranza migranti provenienti dalla Repubblica Dominicana [it].

Manganelli

Le forze di polizia entrano nel quartiere – Foto di José Antonio Rosario, ripubblicata per gentile concessione di Prensa Comunitaria [sp].

La scorsa settimana, il Governo ha interrotto l'erogazione di acqua e corrente elettrica. Le famiglie si oppongono all'ingiunzione di sgombero, sostenendo che dopo aver vissuto per molti anni in quel posto, aver costruito le case il quartiere, vengono buttati fuori senza alcun preavviso. A Portorico sono molti anni che persone provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati occupano terreni pubblici per costruirvi le case, dal momento che le misure e i programmi assistenziali hanno fatto davvero poco per porre fine alla povertà e per fornire alloggi adeguati e accessibili.

Il contenzioso ha dato vita a un appassionato dibattito nella blogosfera portoricana. Sul suo blog Poder, Espacio y Ambiente [sp], Erika Fontánez, docente di diritto ed esperta in questioni ambientali, ha condannato la brutalità della polizia [sp]:

La realidad es que por ser dominicanos, muchas de estas familias han tenido que soportar por todos estos años la discriminación, violencia e intimidación de la policía y de funcionarios de vivienda y hoy fue el más reciente episodio, justificado públicamente por el hecho de que no son propietarios. No son propietarios, cierto, pero acaso eso los descualifica de su dignidad humana, acaso el no serlo les priva de sus derechos civiles, de la dignidad y respeto. ¿No merecen, por no ser propietarios, un trato humano?

La verità è che in quanto dominicane, la maggior parte di queste famiglie hanno dovuto subire in tutti questi anni la discriminazione, la violenza e l'intimidazione della polizia e dei funzionari del sistema edilizio. Quello di oggi è stato solamente l'episodio più recente, giustificato agli occhi dell'opinione pubblica col fatto che queste famiglie non sono proprietarie dei terreni occupati. È vero, non sono possidenti, ma ciò signifca forse che non abbiano dignità umana? O che vadano spogliati dei diritti civili, della dignità e del rispetto? Non meritano un trattamento più umano,pur non essendo proprietari di quelle abitazioni?

Pistola

“Pistola” – Foto di José Antonio Rosario, ripubblicata per gentile concessione di Prensa Comunitaria.

Fontánez si chiede inoltre perchè il Governo applichi standard diversi [sp] ai costruttori che edificano su terreni altrettanto pericolosi e in modo altrettanto illegale:

Y es que para los ciudadanos la implantación de la ley por medios violentos en este caso carece de legitimidad cuando ven que se aplica selectivamente contra un sector que está irrumpiendo el ordenamiento porque carece de un derecho básico y se le vuelca contra sí toda la violencia y el poder del estado, mientras otros irrumpen la ley para el lujo de casas de verano y permanecen impunes.

In questo caso, l'imposizione della legge con la violenza non appare legittima ai cittadini, i quali si rendono conto di come venga applicata selettivamente contro una parte della società che viola l'ordinanza giudiziaria perché priva dei diritti fondamentali ed esposta alla violenza e alla forza statali, mentre altri, che per avere lussuose abitazioni estive violano la legge, restano impuniti.

Michael Castro, autore del blog Poder 5 [sp], afferma:

Aquí hay un dilema entre lo justo y lo legal. Ellos están violando la ley pero no por eso es justo que se les tire a la calle y se les deje desamparados sin un techo.

C'è un evidente dilemma tra quanto è giusto e quanto è legittimo. Queste persone stanno violando la legge, ma ciò non significa che sia giusto buttarle in mezzo a una strada, lasciandole senza un tetto.

Poliziotto in assetto antisommossa

La polizia tra i residenti – Foto di José Antonio Rosario, ripubblicata per gentile concessione di Prensa Comunitaria.

Su El blog de Sheila Vélez [sp], l'autore, che è avvocato, dichiara:

Se trata de un derecho humano fundamental: el derecho a una vivienda adecuada. Ciertamente las estructuras que conforman la comunidad Villa del Sol distan de ser “viviendas adecuadas”. El suelo: inundable, las paredes: frágiles, los techos: de zinc y sin anclajes, agua potable y electricidad…En Puerto Rico existe un problema histórico de acceso a vivienda adecuada para amplios sectores de nuestra sociedad. Sobre todo en un sistema económico que privilegia la propiedad privada de la tierra y la vivienda. Y donde el concepto de vivienda aceptado socialmente se relaciona a una estructura unifamiliar, terrera y privada.

Si tratta di un diritto umano fondamentale: il diritto ad avere alloggi dignitosi. Le strutture di Villas del Sol sono ben distanti da questa definizione. Il terreno è soggetto a inondazioni; le pareti sono fragili; i tetti sono di lamiera e approssimativi; manca acqua corrente ed elettricità… a Portorico, il problema dell'accesso ad alloggi adeguati, per ampi settori della società, è un fatto storico in un sistema economico che privilegia la proprietà e gli alloggi privati, e dove il concetto socialmente accettato di abitazione prevede famiglie singole proprietarie di strutture unifamiliari.

Villas del Sol è la seconda comunità ad attirare l'attenzione della blogosfera quest'estate. A giugno, il Governatore di Portorico, Luis Fortuño, ha firmato un provvedimento per smantellare un progetto di comunità innovativo basato sulla proprietà collettiva della terra, chiamato Fideicomiso de Tierras del Caño Martín Peña [sp]. Deepak Lamba-Nieves, dottorando in Pianificazione urbana e sviluppo, collaboratore del progetto, ha spiegato quanrto segue [sp] sul proprio blog Trans(actions): Trans(acciones) [sp]:

El Fideicomiso de Tierras del Caño Martín Peña, orquestado por el Proyecto Enlace y el Grupo de 8 comunidades aledañas al cuerpo de agua, es un proyecto ejemplar que le sigue la pista no a las misiones de Hugo Chávez ni a la Reforma Urbana de Cuba, sino a iniciativas similares en los Estados Unidos que han logrado mantener un caudal de vivienda asequible para los pobres y las familias de escasos recursos.

Il fondo terriero Caño Martín Peña, organizzato dal Proyecto Enlace [sp] e da un gruppo di otto comunità residenti lungo lo specchio d'acqua, è stato un progetto esemplare, basato più che sulle misiones [sp] di Hugo Chavez o sulla Reforma Urbana di Cuba, su iniziative simili [in] avutesi negli Stati Uniti, che hanno permesso di mantenere un adeguato numero di abitazioni alla portata di famiglie povere e a basso reddito.

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