Sri Lanka: le violenze dei buddisti estremisti verso i musulmani taciute dai media locali

Screenshot of the YouTube video of the the speech of BBS Secretary Galagodaaththe Gnanasara Thero

Fermo immagine del video su YouTube del discorso del Segretario del BBS, Galagodaaththe Gnanasara Thero.

Almeno quattro persone sono state uccise [en, come tutti i link seguenti], 78 ferite e numerosi negozi e abitazioni musulmani sono state incendiati, durante i recenti scontri tra i musulmani e i buddisti fautori della linea dura, nella città costiera di Aluthgama, in Sri Lanka. Ma non aspettatevi di venire a sapere tutto ciò grazie ai principali mezzi di informazione cingalesi.

Queste agenzie di stampa si sono occupate poco o niente della violenza in corso, secondo quanto riportato da Ayesha Perera del sito di citizen media Firstpost. Groundviews, una comunità di giornalismo partecipativo premiata a livello internazionale con base a Colombo, capitale dello Sri Lanka, riferiva che “le ragioni vanno da questioni di potere ad alti livelli, all'auto-censura, fino alla paura della repressione”. Essi, come prova di ciò, hanno fatto copie delle pagine di alcune delle principali testate mentre le rivolte erano in corso.

In mancanza di una copertura giornalistica locale, alcuni social media e mezzi di comunicazione internazionali sono diventati le fonti di informazione più affidabili. Su Twitter, le testimonianze delle violenze sono state condivise attraverso l'hashtag #Aluthgama.

I vigili del fuoco combattono per controllare le fiamme appiccate ad un altro negozio musulmano.

Terzo giorno. La mancanza di una leadership politica è lampante. La polizia è tanto incompetente quanto è moralmente codardo il buddista Mahanayakes.

Assistenza/aiuto a quelli che sono colpiti dalla violenza dilagante nella città di Aluthgama, ancora piuttosto radicata nella comunità.

La tensione ad Aluthgama era già papabile prima degli scontri, alimentati dalla denuncia di un musulmano che presumibilmente aveva attaccato un monaco buddista. Dopo le proteste dei buddisti singalesi per la mancanza di intervento da parte della polizia il 12 giugno 2014, le forze dell'ordine hanno arrestato un sospettato e altre due persone, e a quel punto la situazione era sembrata calmarsi.

Ma l'organizzazione nazionalista buddista Bodu Bala Sena (BBS) ha fatto esplodere di nuovo la rabbia il 15 giugno, con una manifestazione presso Aluthgama. Il segretario del gruppo, Galagodaaththe Gnanasara Thero, un monaco buddista, ha pronunciato un focoso discorso contro la comunità musulmana, e, a proposito della massiccia presenza delle forze di polizia nell'area, ha affermato:

Vorrei dire che in questo paese c'è una polizia singalese. E che l'esercito è singalese. D'ora in poi, se un “Marakkalaya” (termine offensivo per fare riferimento a un musulmano) o qualunque altro “Paraya” (altro termine ingiurioso per fare riferimento agli stranieri) alza anche solo una mano su una persona singalese, o lascia solo un monaco, sarà la loro fine.

Un utente di YouTube, Sri Lankan Expat, ha caricato il discorso con i sottotitoli in inglese:

Dopo la manifestazione, i sostenitori di BBS hanno marciato nelle zone a maggioranza musulmana cantando slogan contro di questi ultimi, e gli scontri sono scoppiati immediatamente. Molti negozi e abitazioni musulmani, così come una moschea, sono stati oggetto di atti vandalici o dati alle fiamme. Le violenze sono continuate per tutta la notte, e tre musulmani sono rimasti uccisi e in migliaia hanno cercato rifugio nelle vicine scuole o in altri luoghi di riparo.

La notte seguente, un uomo tamil di 58 anni è stato scambiato per un musulmano e picchiato a morte, portando a quattro il numero dei morti, secondo quanto riportato dal Colombo Telegraph.

L'Associazione dei Corrispondenti Esteri dello Sri Lanka ha postato sulla sua pagina Facebook alcune foto che mostravano la devastazione. Allo stesso modo, Charles Haviland, corrispondente della BBC in Sri Lanka, ha postato su Twitter alcune fotografie:

Incendio del magazzino Lanka Motors ad Aluthgama, Sri Lanka, dopo la violenza anti-musulmana dei buddisti estremisti.

Le autorità cingalesi hanno imposto il coprifuoco ad Aluthgama e nella vicina città di Beruwala, a maggioranza musulmana, per allentare le tensioni. Il BBS, che sostiene che stessero protestando pacificamente ma che gli erano state scagliate contro delle pietre, ha accusato la polizia per le rivolte scoppiate ad Aluthgama e ha avvisato: “Non metteteci nella condizione di invitare le persone a boicottare gli esercizi musulmani.”

I musulmani rappresentano il 10% della popolazione cingalese, a maggioranza buddista. Nei decenni, i musulmani in Sri Lanka hanno vissuto in pace a fianco della popolazione singale e tamil, tendenzialmente disponibile. Tuttavia, negli anni più recenti, le tendenze anti-musulmane sono decisamente aumentate tra settori della classe politica.

Questo fenomeno è stato simultaneo alla diffusione dell'estremismo buddista. La BBS ha fatto notizia sin dal 2012, per una serie di manifestazioni violente e attacchi contro i musulmani. Lo scorso anno il gruppo è riuscito a far sì che le autorità abbandonassero le etichette musulmane halal, invitando i buddisti a boicottare tali prodotti, processati e venduti da catene di vendita al dettaglio.

Il blogger Tisaranee Gunasekara ha discusso sul perchè la polizia e le forze speciali abbiano fallito nel prevenire le rivolte di Aluthgama. “I poliziotti sono codardi. Al primo segno reale di intervento decisivo da parte delle forze dell'ordine e della Squadra Speciale i manifestanti si sarebbero dispersi”, ha scritto.

Indrajit Samarajiva, un blogger in Sri Lanka, ha avvertito che permettere ai gruppi estremisti di comportarsi come vogliono porterà a conseguenze disastrose:

Ciò che sconvolge è che il governo tollera e a volte addirittura sostinene gruppi come questo. Questa idea sbagliata che gli estremisti possano essere controllati è ciò che ha portato a un tale spargimento di sangue e, in passato, ha fatto cadere il governo. È questo acquietamento del razzismo che semina guerra e discordia.

Alcuni gruppi stanno prendendo posizione per contrastare le rivolte. Sri Lanka Unites, un movimento giovanile, incoraggia i suoi membri a schierarsi contro l'odio. Campaign for Justice, un collettivo contro il razzismo, afferma di aver organizzato una manifestazione per il 18 giugno.

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