Cina: attivista cammina per 2000 chilometri per protestare contro gli abusi sessuali

Viaggiare da soli, e per di più a piedi, è ancora un'idea del tutto nuova in Cina. Ma ad alcune donne piace questa idea così audace, tanto che la mettono in pratica mentre si occupano del problema delle molestie sessuali. Ecco come è nata l'idea dell'attivista femminista Xiao Meili e il nome del suo nuovo progetto [zh]: Beautiful Feminist Walk – Marcia Contro gli Abusi Sessuali per la Libertà delle Donne.

Xiao, attrice protagonista nell'equivalente cinese dei “Monologhi della Vagina”, ha intrapreso un cammino a piedi partendo da Beijing, ed è diretta alla città meridionale di Guangzhou per un percorso complessivo di 2000 chilometri; l'obiettivo è far sentire la propria voce contro gli abusi sessuali che vengono perpetrati sia nei confronti delle donne che dei minori. Xiao ha già passato quattro mesi a macinare chilometri sulla strada e durante il suo cammino ha raccolto adesioni, eseguito performance teatrali sull'argomento e distribuito materiale informativo alle amministrazioni locali. Tutta l'esperienza è raccontata sul suo blog [zh] attraverso foto, scrittura e immagini.

la veterana attivista femminista Xiao Meili

L'attivista femminista Xiao Meili (screenshot da youku)

Nata nel 1989 nella provincia del Sichuan, Xiao è stata protagonista di molti progetti femministi con l'obiettivo di promuovere parità dei sessi e libertà sessuale. Il giorno di S. Valentino del 2012 per esempio, insieme ad altre due attiviste, ha indossato un vestito da sposa macchiato di sangue come segno di ribellione contro la violenza domestica. Pochi mesi fa ha occupato una toilette pubblica maschile lanciando un appello affinché fossero messi a disposizione da parte del governo un maggior numero di servizi pubblici per le donne (secondo un'indagine della rivista Time, gli uomini utilizzano in media un bagno pubblico per 30 secondi, le donne invece ne impiegano 90). Nell'agosto del 2013 inoltre si è rasata completamente la testa per protestare contro la discriminazione che subiscono donne e studentesse che vogliono iscriversi all'università.

Al momento Xiao, impegnata nella marcia, si guadagna da vivere grazie all'insegnamento, oppure vendendo disegni e oggetti vintage attraverso il suo negozio online Taobao [en], dove chiede offerte e donazioni per continuare la protesta. Le sue richieste si rivolgono in particolare alle donne che incontra nelle varie città del suo cammino affinché si uniscano alla marcia o la sostengano ospitandola per una notte.

Possiamo vedere Xiao in azione in questo video.

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