Spagna: Borse di studio col contagocce per migliaia di studenti del programma Erasmus

Studenti europei del programma Erasmus. Foto da RTVE

Il Ministero spagnolo dell'Istruzione, la Cultura e lo Sport (MECD) ha pubblicato nel bollettino ufficiale di ottobre le condizioni per accedere alle borse di studio Erasmus, annunciando dei tagli inaspettati, che hanno lasciato senza parte del contributo migliaia di studenti spagnoli che si trovano già all'estero dall'inizio dell'anno accademico.

Il programma Erasmus [it] è un progetto della Comunità Europea che permette agli studenti europei di svolgere uno degli anni della loro carriera universitaria in un paese straniero. Gli studenti spagnoli sono sovvenzionati in parte dal Ministero dell'Istruzione (circa 115€), in parte dall'Unione Europea (circa 110€) e alcuni di loro ricevono anche sovvenzioni dalle autonomie regionali (150€ in media).

Il Ministero spagnolo dell'Istruzione solitamente pubblica le condizioni per ottenere la borsa di studio statale quando gli studenti hanno già iniziato i corsi nel paese da loro scelto. Fin'ora le condizioni [es, come tutti i link salvo diversa indicazione] non avevano subito grossi cambiamenti e, in generale, si esigeva un buon curriculum accademico e una certa padronanza della lingua in cui sarebbero stati seguiti i corsi.

Ma quest'anno, senza che nulla facesse presagire un cambiamento così radicale, il ministero ha deciso di restringere le sovvenzioni agli studenti che durante l'anno accademico 2012/2013 hanno ottenuto una borsa di studio generica [pdf]. Questo limite ha lasciato senza una parte del contributo migliaia di studenti, ostacolando la continuità del loro periodo di studi all'estero e portandoli a dover tornare in Spagna, per iniziare le lezioni con un mese di ritardo rispetto ai loro colleghi.

Gli studenti, seguendo le orme di Germán Fernández, si sono mobilitati sul web per rendere di pubblico dominio la loro situazione. La petizione creata da Laura Zornoza su Change.org, per chiedere il mantenimento delle borse di studio da parte del Ministero ha ottenuto in poche ore più di 200.000 firme. Su Twitter, gli hashtag #Erasmus, #SalvemosErasmus (#SalviamoErasmus), #RIPErasmus e le parole «Erasmus» e «Wert» (il ministro spagnolo dell'Istruzione [it]) sono arrivati tra gli argomenti trend di twitter:

Dare il ministero in mano a Wert è stato come dare un coltello in mano a una scimmia

L'insopportabile leggerezza di Wert ora in diretta su @HoyporHoySER. Questo ministro non ostenta il ministero, lo perpetra…

Nuovo ridicolo internazionale con il tentativo di #RIPErasmus. Questo Governo oltre ad essere pieno zeppo di incompetenti…quanta stronzaggine!!

L'Erasmus di Wert è un po’ come partire per la naia: ti mollano su un monte e poi ti arrangi.

Non si fanno tagli alla Casa Reale perché sono solo 7 milioni, ma si tagliano gli Erasmus, che sono 16…

Studenti spagnoli a Foggia (Italia) protestano contro i tagli alle borse di studio. Fermo immagine da un video su YouTube

 

Alcuni hanno accusato gli studenti di spassarsela all'estero, pesando sulle casse dello Stato:

I borsisti erasmus sono per lo più studenti ordinari che vogliono farsi la bella vita all'estero.

E hanno ricevuto dure critiche:

C'è gente che crede che gli studenti non meritino borse di studio Erasmus. Dev'essere l'unico paese in Europa con idee del genere. Questo è il nostro livello…

Una borsa di studio Erasmus arricchisce più di tutti gli anni di studio messi insieme. Ma, ovviamente, il benessere delle persone è all'ultimo posto.

Di che genere di disturbo soffrono quelli che difendono dei politici semianalfabeti e attaccano gli #Erasmus?

Anche la Direzione Generale delle Reti di Comunicazione, dei Contenuti e delle Tecnologie (DG Connect [en]) della Commissione Europea ha pubblicato sul suo account Twitter [en] il seguente messaggio:

Ma è davvero necessario? Il ministro spagnolo dell'Istruzione taglia i fondi erasmus costringendo gli spagnoli a tornarsene a casa.

Persino le Nuove Generazioni del Partito Popolare (PP), a cui appartiene il governo, hanno emesso un comunicato in cui dichiaravano:

… no podemos compartir la decisión tomada por el Ministerio de Educación sobre la aportación complementaria del Estado en el programa Erasmus, ya que se ha realizado una vez empezado el curso , lo cual deja en una situación de inseguridad a cientos de universitarios españoles que han decidido cursar una beca Erasmus este año.

…non possiamo condividere la decisione del Ministro dell'Istruzione sul contributo complementare dello Stato per il programma Erasmus, poiché è stata presa a lezioni iniziate, il che lascia in una situazione di incertezza centinaia di universitari spagnoli che hanno deciso di seguire i corsi di quest'anno accademico usufruendo di una borsa Erasmus.

Anche la Commissione Europea si è pronunciata allo stesso modo. Come riportato dal quotidiano spagnolo Público, infatti:

La decisión de las autoridades españolas debería 

haberse anunciado a los estudiantes antes del inicio del año universitario ─ha denunciado el portavoz del Ejecutivo comunitario, Olivier Bailly─. Los estudiantes que están actualmente en el programa Erasmus para el año 2013-2014 se encuentran penalizados y deberían haber sido informados de la suspensión o del cambio de la aportación nacional que les correspondía”, ha resaltado.

«Le autorità spagnole avrebbero dovuto annunciare la loro decisione agli studenti prima dell'inizio dell'anno accademico», ha denunciato il portavoce dell'Esecutivo comunitario, Olivier Bailly. «Gli studenti che al momento stanno partecipando al programma Erasmus per l'anno 2013-2014 vengono in questo modo penalizzati, mentre avrebbero dovuto essere informati della sospensione o del cambiamento del contributo nazionale che corrispondeva loro», ha sottolineato.

Tutta questa fiumana di critiche, a cui si sono affiancati vari membri di spicco dello stesso partito al governo, ha dato i suoi frutti, e il ministro dell'Istruzione ha annunciato il 5 novembre che le borse di studio verranno mantenute per tutti gli studenti Erasmus «con carattere transitorio, limitato al bando 2013-2014». Perché ciò sia possibile, il Ministero delle Finanze vi destinerà un finanziamento straordinario di 20 milioni di euro.

Nonostante ciò, la misura non convince i cittadini, consapevoli che questo aiuto sparirà a partire dal 2014 per tutti gli studenti che non usufruiscano di una borsa di studio ordinaria. Sergio Gepetto ha commentato sul sito lainformacion.com:

Pero qué marcha atrás ni que marcha atrás!!!! Eso que ha hecho Wert es una maniobra de distracción total, anunciar una burrada y para que os conforméis con lo más mínimo, “ha reculado” como dicen.
No le deis tanto bombo que eso es lo que quieren.

Macchè marcia indietro/né marcia indietro!!!! Quello che ha fatto Wert è una pura e semplice manovra di distrazione, prima l'ha sparata grossa e poi, per darvi il contentino, si è tirato indietro. Non mettetelo sul piedistallo, è proprio ciò che vogliono.

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