Australia: sport, doping, combine e crimine organizzato

Se l'Australia avesse una religione nazionale, questa sarebbe lo sport, in tutte le sue forme. Adesso però quest'ossessione viene messa a dura prova. Le accuse [en, come tutti gli altri link] di doping e di  partite truccate hanno scatenato un'ondata di indignazione morale e il riversarsi online di una valanga di cliché. I santi saranno trasformati in peccatori?

Dopo i recenti scandali avvenuti oltreoceano, l'Australia ha vissuto la sua “giornata nera” dello sport il 7 febbraio, con la pubblicazione da parte della Commissione Australiana Anticrimine (ACC, Australian Crime Commission) di una relazione su criminalità organizzata e assunzione di farmaci illegali nello sport.

[Attenzione: testo ad alto contenuto di cliché!]

Mike Pottenger e Ciannon Cazaly non vanno per il sottile nel post sul loro blog The Conversation.

Australian Crime Commission report

Relazione ACC

 

Il problema non è rappresentato solo da qualche giocatore disonesto e ipocrita. Ci saranno sicuramente delle mele marce, ma tutti gli atleti che praticano sport agonistico ad alto livello vengono chiaramente incentivati ad assumere farmaci per migliorare l'immagine e le prestazioni (PIED-Performance and Image Enhancing Drug).

I due blogger temono che il problema possa avere implicazioni più gravi, favorendo la diffusione di altre attività illegali:

…le reti e i contatti stabiliti per importare di contrabbando i PIED possono essere utilizzati per diffondere illegalmente anche altro, come armi o stupefacenti.

… [e per fare ciò] è necessario ricorrere a pubblici ufficiali già corrotti o corromperne di nuovi.

Nella sua vignetta “A sporting chance“, Jon Kudelka paragona i bei tempi dei miti sportivi del passato, come il giocatore di cricket Don Bradman, con l'abuso di farmaci, largamente diffuso fra gli atleti odierni.

A Sporting Chance

Dal blog di Jon Kudelka

Molti appassionati hanno scoperto l'utilità del senno di poi. Dal suo blog, Jack the Insider ironizza su una vecchia espressione anglosassone, secondo la quale barare “non è cricket” [colloquialmente “cricket” si utilizza come sinonimo di “gioco leale”]. Questo modo di dire tradizionale riflette le idee di sportività e di fairplay associate da sempre a questo sport. Jack cita un altro eroe del cricket, il capitano inglese W.G. Grace, la cui fama di imbroglione è ancora viva dopo oltre un secolo.

La truffa nello sport è vecchia come lo sport stesso.

…I premi delle competizioni sportive professionali sono milionari. Ai tempi di Grace era solo questione di battere l'avversario, con le buone o con le cattive. Adesso i club sportivi delle diverse varianti di football giocate in Australia si trovano a dover fare i conti con rivelazioni imbarazzanti e tragiche secondo cui avrebbero ordito complotti criminali.

Il fatto che gli atleti possano essere disonesti non dovrebbe sorprendere gli appassionati di sport.

Il sito web satirico The Shovel commenta che a rimetterci è più la lingua inglese che il passatempo nazionale. Un club del campionato di football australiano (AFL-Australian Football League) ha anticipato la pubblicazione della relazione della ACC, chiedendo una verifica del proprio uso di “integratori”.

Poche ore dopo la diffusione delle accuse secondo le quali i giocatori dell'Essendon sarebbero stati costretti a iniettarsi farmaci per migliorare le proprie prestazioni, è emerso che molti di loro sarebbero stati obbligati anche a “iniettare” cliché nelle loro dichiarazioni.

…Un portavoce dell'Essendon ha affermato che il club stava prendendo sul serio le accuse e avrebbe collaborato all'indagine. “Questa settimana, il club controllerà per filo e per segno le registrazioni. Speriamo di buttarci presto alle spalle questa storia, mettendo un punto finale e andando avanti con il bel gioco all'insegna della trasparenza”.

Anche il football, in tutte le sue varianti (Rugby League, Rugby Union, Soccer e Australian Football League), è nell'occhio del ciclone.

Sarah Joseph, avvocato dei diritti umani e instancabile pubblicatrice di tweet sportivi, va al nocciolo della questione commentando:

‏@profsarahj: Sono stufa di sentire di quanta corruzione e droga ci siano nello sport australiano. Fate i nomi! ACC, fai qualcosa o taci! Altrimenti si infanga la reputazione di tutti ingiustamente.

La relazione dell'ACC ha uno spettro limitato, in quanto prende in considerazione solo alcuni sport. Per esempio, la medaglia d'oro olimpica di beach volley Kerri Pottharst, non vuole essere giudicata alla stregua dei giocatori di football:

‏@kerripottharst: Per favore…. Dire che questo è il giorno nero dello sport australiano è una follia! Come se lo “sport australiano” fosse solo il football…http://fb.me/1wW1d7wTE

Il tweet contiene il link al suo profilo Facebook, dove le sono stati lasciati diversi messaggi di solidarietà.

Nel frattempo gli appassionati di sport australiani si tormentano domandandosi se il club per il quale tifano, o i loro giocatori preferiti, verranno coinvolti nello scandalo, causando loro terribili delusioni. Bek, tifosa di squadre che appartengono a due diversi campionati, sembra fiduciosa che queste non siano coinvolte:

@BekkieBee: non si fa che parlare della droga nello sport, ma posso affermare con tranquillità che le mie due squadre preferite, i Parra e i Suns, non sono sicuramente coinvolte, e probabilmente neanche i NSW lo sono #enufsaid

[Nota personale dell'autore: la mia squadra preferita AFL è il St Kilda, “i santi”. Negli anni ci siamo abituati a perdere o, per dirla con un cliché, “a farci strappare la vittoria dalle mani”. È altamente improbabile che un'organizzazione criminale abbia pagato la nostra squadra per regalare una partita.]

Ironicamente, la AFL sta svolgendo anche delle indagini su partite che sarebbero state perse apposta, presumibilmente per avere chance maggiori nel draft [Ndt: sistema di assegnazione dei giocatori alle varie squadre]. ‏Nick Fairlie si pone la seguente questione morale:

‏@Nickfairlie: Cos'è più ripugnante per un appassionato di sport: perdere apposta o fregare per vincere? #tanking

L'aspetto più curioso della vicenda è che le scommesse sportive stanno assumendo una connotazione negativa. Il noto blogger Greg Jericho pensa che questo sia un problema più grave dell'uso di sostanze proibite:

@GrogsGamut: “Le scommesse truccate sono un problema più grave del doping: opinionista”. Purtroppo, penso che possa aver ragione. http://bit.ly/11wiFqC

Ma questa è un'altra storia. In questo scandalo, sarà bene affrontare un'accusa alla volta.

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