USA: Obama giura, i droni colpiscono in Yemen

Ieri, 21 gennaio 2013, Barack Obama ha prestato il giuramento inaugurando il suo secondo mandato presidenziale. Paradossalmente, mentre la folla applaudiva lo slogan “Termina oggi un decennio di guerre”, tre attacchi con aerei spia senza pilota colpivano lo Yemen, uccidendo presunti militanti, alcuni, secondo la Reuters, colpevoli di (non meglio definiti) “legami con al-Qaeda”; i loro corpi erano carbonizzati al punto da risultare irriconoscibili.

Adam Baron, giornalista freelance operativo nello Yemen, scrive su Twitter:

@adammbaron[en]:

il giorno stesso in cui barack obama dichiara “termina oggi un decennio di guerre” la provincia #yemenita del marib subisce il quarto attacco di droni in 3 giorni.

Gregory D Johnsen, autore del libro The Last Refuge: Yemen al-Qaeda and America's War in Arabia, scrive su Twitter:

@gregorydjohnsen[en]:

è difficile conciliare l'affermazione: “termina oggi un decennio di guerre” http://nbcpolitics.nbcnews.com/_news/2013/01/21/16626094-obamas-inaugural-speech-the-full-text?lite con l'attacco di droni americani nello #Yemen (Ar) http://almasdaronline.com/article/40678[ar]

E aggiunge:

@gregorydjohnsen[en]:

A quanto pare l'attuale strategia americana nello Yemen è basata sull'idea che l'uccisione di un considerevole numero di membri di AQAP[en], servirà da deterrente per altri potenziali aderenti all'organizzazione.

@gregorydjohnsen[en]:

Due vittime degli attacchi condotti da droni americani nello scorso fine settimana nello #Yemen erano fratelli di combattenti di AQAP uccisi in precedenza

@gregorydjohnsen[en]:

Da quando gli Stati Uniti hanno cominciato a bombardare lo Yemen il 9 dic., il numero di aderenti ad AQAP è più che triplicato. gli attacchi dei droni non sono, secondo me, l'unico motivo, ma di certo uno dei principali.

Anche Blake Hounshell, direttore della rivista Foreign Policy, registra su Twitter:

‏@blakehounshell[en]:

“Termina oggi un decennio di guerre.” Applauso. (Attacco di aerei spia poco fa nello Yemen.)

Sempre su Twitter, il web artist Josh Begly rileva:

@joshbegley[en]:

“Termina oggi un decennio di guerre.” (Con un lungo fine settimana, in onore di Martin L. King, corredato da 4 attacchi di aerei spia americani nello Yemen.)

Lo scrittore e fotogiornalista Dustin M. Slaughter lancia un tweet angosciato:

@DustinSlaughter[en]:

Mentre @BarackObama presta il suo giuramento, qui compare una lista di bambini uccisi in #Yemen e #Pakistan dai #droni americani: http://ow.ly/gZL5S[en] #MLK #Inaug2013

I have a drone

Con l'insediamento di Obama in coincidenza del MLK Day, penso che sia importante notare che MLK si troverebbe in forte disaccordo con il nostro primo presidente nero. Dagli attacchi con aerei spia a Guantanamo, alle intercettazioni telefoniche selvagge, i cittadini americani sotto costante sorveglianza e il crescente numero di deportazioni, l'amministrazione Obama non è il cambiamento a cui aspiravamo, è il problema, scrive[en] Jonathan B. Tucker su Facebook

Martin Luther King, cui era tra l'altro dedicata la giornata di lunedì 21 gennaio, nel 1967 affermò: “Quando il potere scientifico diventa più forte del potere morale, ci ritroviamo con missili teleguidati e uomini malguidati.” Su Twitter è ampiamente circolata la battuta “Se King aveva un sogno (dream), Obama ha un aereo spia (drone)”.

Anche Immortal Tech riprende il gioco di parole e paragona i due leader:

‏@ImmortalTech[en]:

Dr. King diceva di avere un sogno, non un aereo spia e una lista nera dove compaiono anche gli americani, ma tanto voi non la vedete, e non sapete come ci siete finiti sopra.

Nonostante la promessa di porre fine alla guerra contro il terrorismo e di agire entro i limiti imposti dalla legge, l'impiego dei droni durante il mandato di Obama è drasticamente aumentato.

Glenn Greenwald, giornalista e blogger del Guardian, commenta su Twitter:

@ggreenwald[en]: Molti hanno pensato che affermando “termina oggi un decennio di guerre”, Obama intendesse anche aggiungere: “e uno nuovo sta per cominciare”

Sempre su Twitter, Micah Zenko, membro del Consiglio per le Relazioni Estere, riferisce il commento di un politico bene informato:

@MicahZenko[en]:

Così la pensa Panetta sugli attacchi degli aerei spia oggi: “La verità è che anche in futuro continueranno ad essere uno strumento di difesa nazionale.” abcn.ws/WmU4Oi[en]

Il giorno successivo alla seconda vittoria elettorale di Obama droni americani colpivano lo Yemen - una mossa che è stata interpretata come l'annuncio di altri quattro anni di attacchi aerei per il paese. Con la nomina del re dei droni John Brennan a capo della CIA, è molto probabile che gli attacchi aumentino ancora. Va però ricordato che l'efficacia di queste armi per sradicare al-Qaeda dal territorio yemenita è stata ampiamente messa in discussione negli ultimi anni, visto che dal 2009 il numero di affiliati all'organizzazione è ancora in crescita. Il risultato che i droni americani hanno invece senza dubbio conseguito è l'aumento di sentimenti di rabbia [en] e rivalsa contro l'amministrazione statunitense.

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