India: ancora proteste e veglie in tutto il Paese

La vittima dello stupro di gruppo avvenuto su un autobus di Delhi è morta lo scorso sabato [it] in un ospedale di Singapore.

Lo stupro di gruppi di Delhi [en, come i link successivi]  si è compiuto il 16 dicembre dopo che la vittima e un amico erano stati al cinema. Dopo essere saliti su un autobus, sono stati aggrediti da altri cinque passeggeri. Il 26 dicembre la vittima è stata trasferita a Singapore per poter ricevere ulteriori cure, ma è deceduta il 29 dicembre. Nella stessa giornata, e ancora il 30 dicembre, si è svolta una veglia di Mumbai, dove i partecipanti hanno marciato dalla statua di Gandhi sulla spiaggia di Juhu fino al Kaifi Azmi Park.

Secondo varie testate, la giornata ha preso il nome “Sabato nero”, con proteste in tutto il Paese contro l’ingiustizia.

La veglia di Mumbai

La veglia di Mumbai. Immagine di Molly Anderson, usata dietro autorizzazione.

Su Twitter, l’attrice Shabana Azmi lancia un appello, poi ripubblicato da oltre 400 utenti:

@AzmiShabana: I cittadini di Mumbai, incluse le celebrità del teatro e cinema, sono invitati a condurre una marcia silenziosa oggi, alle 17:30, dalla statua di Gandhi sulla spiaggia di Juhu fino a Kaifi Azmi Park.

Su Policymic parla della veglia:

La veglia ha mantenuto un'atmosfera funebre. Le scritte sui cartelloni variavano da “Il mio corpo, la mia città, i miei diritti” a “Non è la sua vergogna, ma la nostra” e “Figlia, figlio, i nostri figli!”

Secondo la polizia, la folla raggiungeva circa 1.500 persone, inclusi donne e uomini, tra cui la star di Bollywood come Kailash Kejr, il regista Satish Kaushik e il noto paroliere Javed Akhtar. Mentre Aruna Prakash, una DJ della radio 90.9 Jaaga Mumbai raccontava: “Sono una donna, sono stata una ragazza e sono delhiana”, definendosi  “inferocita, arrabbiata e triste” riguardo alla notizia, e sottolineando che in passato le ragazze erano al sicuro mentre ora non è più così.

Sonam Revanker, una giovane professionista di Mumbari, ha partecipato alla manifestazione con il fratello: “È ora che qualcuno faccia qualcosa.” Revanker ha saputo della veglia grazie a Twitter e Facebook, decidendo si partecipare con il venirci con il fratello. […]

L’attore di Bollywood Sameer Kochhar spiega: “ Sono qua per dimostrare solidarietà e appoggio. In quanto indiano e delhiano, sono molto rattristato.” Ha partecipato alla marcia per “dimostrare che la cosa ci preme, e abbiamo bisogno di vedere un cambiamento.”

La veglia di Mumbai

La veglia di Mumbai. Foto di Molly Anderson, usata dietro autorizzazione.

L’agenzia ONU per l’Uguaglianza di Genere e la Legittimazione delle Donne  fa pressione sul Governo indiano affinché faccia…

…tutto ciò in suo potere per introdurre riforme radicali, assicurare che ci sia giustizia e implementare servizi pubblici forti per rendere la vita delle donne più sicura.

Articoli ed editoriali oscillano tra richiedere la castrazione dei colpevoli e gli appelli interventi rapidi in casi di stupro. Le autorità di alcuni Stati locali invitano tutti i gruppi di donne a occuparsi dei crimini contro le donne.

La psicologa clinica Aruna Broota, è citata sul quotidiano The Hindu, spiegando che per far fronte alla paura crescente delle donne e ragazze è necessario educare uomini e ragazzi.

Devono iniziare con qualche workshop e terapia nelle scuole e devono includervi i ragazzi. C’è un bisogno assoluto di coinvolgere i ragazzi e gli uomini per affrontare la gerarchia nelle relazioni di genere.

manifestazione di Agartala

Attivisti indiani durante la manifestazione di Agartala. Immagine di Arindam (copyright Demotix, 30/12/2012)

Ulteriori reazioni su Twitter si sono concentrate sul bisogno di istruzione:

Il messaggio di Matthew Ward è stato riproposto almeno 1988 volte:

@HistoryNeedsYou: Ascoltate le donne indiane: non impedite a vostra figlia di uscire. Insegnate a vostro figlio come comportarsi. #Delhigangrape pic.twitter.com/OvmlArpQ

Harsca Walia afferma:

@HarshaWalia: la migliore risposta su Twitter a un titolo come “l’India ha un problema di donne” -> il mondo ha un problema di patriarchia” #delhigangrape #delhiprotests

Lo scrittore Anand Gridharadas rilancia:

‏@AnandWrites: È stato un pugno allo stomaco sentire che la vittima dello stupro di gruppo di Delhi, #DelhiGangRape, è morta a Singapore. #RIP. Sarà lei il venditore ambulante tunisino dell’ #India, oppure prevarrà la noncuranza?

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