Cina: arresti selettivi nelle proteste anti-Giappone

Cresce la convinzione che le recenti proteste anti-giapponesi in più di 80 città [en, come i link successivi, eccetto ove diversamente indicato] siano state sponsorizzate dall'alto. L'arresto di tre manifestanti a Shenzhen che protestavano pacificamente, tra centinaia di manifestanti anti-giapponesi, dimostra che la polizia stesse selettivamente controllando i manifestanti.

In base al nuovo sito dell'ONG per i diritti dei cittadini, canyu.org [zh], il 16 settembre sono stati arrestati tre attivisti per i diritti umani:

(参与2012年9月16日讯)今天上午,反日游行在深圳繁华街道华强北、市民中心等许多地方如火如荼进行,深圳民主人士姜卫东、子元等人按耐不住追求自由、民主、人权和平等的急迫心情,也跟着游行队伍打出自由、民主、人权、宪政等横幅,结果被便衣国保发现,于中午一点左右被抓捕,至今仍无任何消息,电话一直打不通。

敬请外界紧急关注!联系电话:15167233712

(Canyu Notizie del 16 settembre 2012) Questa mattina, nella eccezionale manifestazione anti-giapponese che ha avuto luogo nell'area centrale di Shenzhen, intorno Huaqiang nord e il centro cittadino, i democratici di Shenzhen come Jiang Weidong e Ziyuan, hanno colto l'occasione per esprimere le loro aspirazioni per la libertà, la democrazia e i diritti umani. Hanno partecipato alla protesta tenendo uno striscione con le parole: Libertà, Democrazia, Diritti umani e Regola Costituzionale. Sono stati scoperti dalla polizia di sicurezza in borghese e arrestati intorno all’ una. Non è stato possibile contattarli fino ad allora. I loro telefoni sono staccati.

Per favore prestateci attenzione! Il nostro contatto è il numero di telefono 15167233712.

Striscione per la democrazia

Il pezzo informativo sopra in qualche modo riecheggia con le osservazioni di C. Custer sul ruolo della polizia nella protesta anti-giapponese:

Come molti nel mondo, ho passato parte dei giorni scorsi a guardare le foto e i servizi sull'escalation delle proteste anti-giapponesi in Cina. Non ne mancano le raccolte in giro… per chiunque sia stato in una protesta in Cina in passato, la verrà normale chidersi: dove sono tutti i fottuti poliziotti?…

Adesso confrontiamo con le foto della proteste a Pechino della “Rivoluzione dei gelsomini”, un incidente così piccolo che non solo non ha vista alcuna automobile distrutta, bruciata o altre violenze, disordini, non c'erano nemmeno veri e propri manifestanti. Eppure c'era un esercito di polizia là…

L'evidenza del fatto che la Cina stia chiudendo un occhio su queste proteste è schiacciante. L'assenza delle forze di polizia cinesi è più che evidente, specialmente in contrasto all'enorme numero di chi si è presentato e che ha iniziato a saltare davanti a obiettivi e telecamere fracassate, quando una protesta che il governo cinese non gradisce è programmata di esserci. La Cina ha chiaramente mostrato di essere più che capace di mantenere le proteste anti-giapponesi sotto controllo se vuole. L'ovvia conclusione per adesso è che non voglia farlo.

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