Mauritania: proteste contro la “nuova schiavitù”

Le città di  Zouerat e Nouadhibou nel nord della Mauritania stanno assistendo alle proteste dei lavoratori non registrati. Più di 2,300 lavoratori stanno protestando nella città mineraria di Zouerat, e tale protesta ha portato alla completa paralisi di alcuni dei dieci della Società Mineraira ed Industriale Nazionale (SNIM[fr]) oltre a dannaggiare anche la produzione in altre località.

I lavoratori chiedono di poter beneficiare dell'incremento di paga promesso recentemente dalla SNIM ai suoi dipendenti; stanno inoltre chiedendo i diritti di previdenza sociale,
oltre al diritto di avere la priorità sugli altri lavoratori in quanto cittadini mauritani, rispetto ai lavoratori stranieri provenienti dagli stati confinanti.

Un nuovo tipo di schiavitù

Questi operai, meglio noti come “journalia” nel dialetto locale, chiedono anche che i contratti vengano stipulati direttamente tra la SNIM ed i suoi dipendenti, invece che con compagnie esterne, che pagano solo il 40 per cento della paga che la SNIM rilascia ai suoi dipendenti, una pratica che i lavoratori in lotta reputano come un traffico di esseri umani ed una nuova forma di schiavitù.

I dimostranti hanno anche minacciato di organizzare una marcia da Zouerat a Nouadhibou, simile a quella organizzata in precedenza dagli attivisti di Nouadhibou. Anche a Nouadhibou, i “journalia” stanno tenendo una protesta contro quello che loro chiamano “traffico umano”; circa 1000 lavoratori minacciano di fermare i lavori ed impegnarsi in un vero e proprio sciopero.

Una foto della protesta dei Journalia a Nouadhibou by Mauritannet blog

Una foto della protesta dei Journalia a Nouadhibou by Mauritannet blog

I manifestanti a Zouerat

I manifestanti a Zouerat

Il blog Mauritannet [ar] scrive di queste proteste e si può leggere a proposito dei fatti di Zouerat alla pagina Facebook del 25th of February Movement (Movimento del 25 Febbraio) :

تعيش مدينة” الزويرات “على وقع اعتصام “الجرنالية” الذي يدخل في أسبوعه الثاني.
هذا الاعتصام وجد تعاطفا كبيرا من سكان الزويرات حيث لم تتوقف المساعدات عن المعتصمين من أجل أن يستمر إعتصامهم.
وكذالك يقوم فنانو المدينة ومداحيها وشعرائها كل ليلة باحياء سهرات من اجل الترفيه عن المعتصمين وحثهم على مواصلة نضالهم من اجل إنتزاع حقوقهم.
وتجد رالاشارة الى أنه في الزويرات يعتصم الان حوالي أكثر من 2300عامل من عمال “الجرنالية” إحتجاجا على مايصفونه بمقاولة البشر ومن.أجل فسخ العقودالموقعة مع الشركات الوسيطة

La città di Zouerat sta vivendo al ritmo della protesta dei lavoratori, che hanno appena iniziato la seconda settimana di dimostrazioni. I residenti di Zouerat hanno mostrato simpatia verso i dimostranti ed hanno dato prova di questo loro sentimento offrendo assistenza e collaborazione in modo che la loro protesta possa continuare. Gli artisti ed i poeti si esibiscono per loro ogni sera al fine di incitarli a continuare la lotta per i loro diritti. Ora a Zouerat, più di 2,300 lavoratori stanno protestando contro quello che definiscono un traffico umano e chiedono di terminare i contratti da loro stipulati con compagnie di intermediari.

Il blogger mauritano Alddedd Wald Al Sheik [ar] scrive a riguardo:

المشكلة تعود إلي دفع الشركة لرواتب مضاعفة أربع مرات إضافة إلي زيادة نسبية لرواتب العمال الرسميين بينما تجاهلت عمال” الجرنالية “وهي حسب النقابيين سابقة خطيرة وقد تؤدي إلي انفجار الوضع داخل الشركة.

Il problema che sta alla base è il fatto che le compagnie pagano ai loro operai assunti ufficialmente quattro volte il salario che invece pagano ai “journalia”, ed hanno anche aumentato i loro salari, ignorando invece le richieste dei journalia, creando così, a detta dei sindacalisti, un pericoloso precedente che potrebbe portare ad una escalation di proteste ed al precipitare della situazione all'interno delle compagnie.

Ahmed Haymoudane [ar] denuncia l'assenza della volontà di risolvere la crisi da parte delle società interessate:

بوادر حل الأزمة لم تبد بعد في الأفق نتيجة ل:
– إصرار شركة “اسنيم” على المواصلة في استغلال العمال الموريتانيين في مشهد يعيد إلى الأذهان قصص استغلال العمال الأفارقة في مزارع قصب السكر في القارة الأمريكية في القرون البائدة؛
– إصرار العمال على المضي قدما في إضرابهم السلمي وعدم الخضوع للضغوط التي تمارسها الشركة ضدهم من خلال تهديدها لهم بتعويضهم بالعمال الأجانب.
– إصرار السلطات على إسكات كل من يصدح مطالبا بحقه في هذا الوطن حتى لا تنتشر عدوى الثورة وتخرج الأوضاع عن سيطرتها.

Non ci sono segnali che fanno pensare ad una vicina risoluzione della vicenda, a causa di:

- L'ostinazione nel continuare a sfruttare i lavoratori mauritani da parte della SNIM, in una maniera che ricorda lo sfruttamento avvenuto in passato dei lavoratori africani nei campi di canna da zucchero di tutta l'Africa.

- L'ostinazione da parte dei lavoratori ad andare avanti con lo sciopero e non cedere alle pressioni che le compagnie fanno nei loro confronti minacciandoli di sostituirli con lavoratori stranieri.

- L'ostinazione delle autorità nel voler zittire chiunque apra bocca per chiedere che i propri diritti vengano rispettati, al fine di evitare che il contagio si diffonda nel Paese e che la situazione sfugga loro di mano.

Alddedd Wald Al Sheikh scrive su Twitter:

@dedda04: ثورة الحقوق وبوادر التمرد التي تعم ‎‫#موريتانيا‏ تصل إلى عمال الجرنالية.
@dedda04: Diritti, rivoluzione e segni di ribellione esistenti in Mauritania stanno iniziando a raggiungere i lavoratori “journalia”.

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