Giordania: i diritti delle donne per la dignità e la coesione sociale

Oltre duecento persone hanno formato una catena umana per le strade di Amman nel pomeriggio di lunedì 25 giugno, con cartelli che manifestavano una presa di  posizione contro i crimini d'onore, le molestie, le discriminazioni di nazionalità contro i figli delle donne giordane, nonché contro gli stupratori autorizzati a sposare le proprie vittime per evitare il procedimento giudiziario.

Amman, 25 giugno 2012. Catena umana per la dignità.<br />Foto di KarmaT.

Amman, 25 giugno 2012. Catena umana per la dignità.
Foto di KarmaT.

Onore

Il vostro onore non mi riguarda. Per ognuno l'onore e’ dentro di se’.
Foto di Andareee.

La catena umana dal tema زيّي زيّك  [non c'è alcuna differenza tra me e te], prevedeva decine di dichiarazioni espresse con sicurezza nel richiedere riforme e modifiche di comportamento, nel definire la necessità di diritti per le donne che abbiano un impatto sulla coesione della società come unicità, e nell'affermare un bisogno di trasformazioni urgenti e vitali in Giordania.

Guidata dal movimento di base popolare Ayna Naqef [ar][Da che parte stiamo? Campagna No Honor In Crime [ar], Non c'è onore nella criminalità], la coalizione include My Mother is Jordanian and Her Nationality is My Right [ar] [Mia madre è giordana e la sua nazionalità è un mio diritto], Mush Shatara [ar] [Non è fico], e Against article 308 of the Jordanian Penal Code [en] [Contro l'articolo 308 del codice penale giordano], come anche singoli individui indipendenti interessati.

In una nota organizzativa, Toleen Touq, il curatore che ha avviato la reazione a catena, ha scritto:

Siamo un gruppo di donne e di uomini, alcuni indipendenti, altri di campagne di comunità, che uniti stiamo programmando una catena umana che miri a un rifiuto collettivo di tutte le pratiche discriminatorie verso le donne in Giordania.

Madre in Giordania

Mia madre e’ giordana, la sua nazionalita’ e’ un mio diritto.
Foto di Frekeeh.

Su AndFarAway, Roba Al-Assi ha scritto:

Lasciate che vi ricordi che nel nostro Paese il sistema autorizza legalmente un uomo a violentare una ragazzina per strada [en] e di farla franca sposandola.

Lasciate che vi ricordi che nel nostro Paese più di centododici donne giordane sono state brutalmente assassinate [en] dai loro stessi famigliari per motivi di “onore” negli ultimi dieci anni. Ovviamente, il nostro diritto penale condona felicemente tutto questo.

Lasciate che vi ricordi che nel nostro Paese le leggi sono sessiste, ingiuste e avide, per cui i miei figli non possono prendere la mia nazionalità solo perché mi è capitato di essere una donna [en].

Lasciate che vi ricordi che nel nostro Paese, in quanto donne, gli articoli 97, 98, 100, 340, e 345 mettono a rischio la nostra sicurezza e il nostro stare bene [en] nel nostro stesso paese.

Lasciate che vi ricordi che nel nostro Paese la gente ha trasformato la parola “onore” in blasfemia.

Rozan Khalifeh di No Honor In Crime parla della catena umana in questo video di AmmonNews [ar]:

La maggior parte dei presenti qui oggi è formata da giovani donne, uomini, madri e padri più anziani, provenienti da ogni strato della società giordana. Siamo qui per respingere qualsiasi azione che ferisca le donne e tutte le leggi che le discriminano. Tutti noi siamo qui per ssostenerci l'un l'altro e schierarci con i movimenti a favore dei diritti delle donne. Qualche passante ha anche fermato la macchina unendosi a noi. La nostra chiamata all'azione è relativa ai comportamenti sociali, come anche alle leggi. Nonostante alcuni di noi appartengano a iniziative e movimenti che sono indipendenti l'uno dall'altro, abbiamo deciso di unire le forze per iniziative specifiche, come la catena umana di oggi, in modo da poter perseguire meglio i nostri traguardi e rafforzare la nostra voce legale nel farci sentire in Parlamento.

Ulteriori informazioni in questo video report di AlGhad TV [ar]. E’ possibile scorrere le foto e gli slogan che Robad ha stilato sul suo blog [en], l'album No Honor In Crime  e l'album del Frekeeh's blog qui.

frustrazione sessuale

Non scaricate su di me la vostra frustrazione sessuale (sinistra).
Non è fico farmi le fusa e squadrarmi (destra).
Foto di Saleh Thaher.

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