Camerun: ‘sogni elettrici’ per la ripresa economica

Cavi elettrici sulle abitazioni. Foto di Zzilch su Flickr 2008 (CC BY-NC-ND 2.0) title=

Cavi elettrici sulle abitazioni. Foto di Zzilch su Flickr 2008 (CC BY-NC-ND 2.0)

Il Presidente del Camerun, Paul Biya [it], dopo la sua rielezione a novembre 2011, ha annunciato [fr] che il Paese ospiterà a breve “vasti cantieri per la costruzione di nuove infrastrutture”.
L'obiettivo del Presidente, previsto per il suo nuovo mandato, sarà convertire il Camerun in mercato emergente [en]. Il traguardo sarà raggiunto per l'anno 2035 mediante una serie di “grandi opere” da realizzarsi con lo sviluppo dei trasporti e delle infrastrutture per l'energia [fr]. L'ottimismo del Presidente non convince [fr] tuttavia l'opinione pubblica, data la grandezza degli obiettivi.

L'energia, in particolare quella elettrica, è un problema in Camerun, un Paese come tanti in Africa, che presenta importanti carenze di fornitura energetica.

In un articolo pubblicato su Afrique Expansion Magazine [en], il giornalista Leopold Nséké spiega:

Il continente africano ha poche infrastrutture, la maggior parte delle quali sono in stato obsolescente. Per questo motivo e per la cattiva gestione delle risorse disponibili, l'Africa, a livello mondiale, consuma paradossalmente solo il 3% della produzione di elettricità, pur rappresentando il 15% della popolazione.

Non c'è elettricità nel villaggio di Mafa Kilda. I cavi elettrici sono solo di passaggio sul percorso da Ngong a Gaoua. Foto di Philippe Semanaz su Flickr 2006 (CC BY-SA 2.0)

In base a delle stime [fr] solo il 20% della popolazione del Camerun avrebbe accesso regolare all'elettricità, facendo tuttavia i conti con interruzioni temporanee di erogazione di corrente elettrica, almeno una volta ogni tre giorni [en]. Cio nonostante l'elettricità è sempre più cara per la maggior parte dei cittadini. L'azienda privata AES Sonel ha annunciato un aumento delle tariffe [fr] del 7%, a partire da giugno 2012.

L'accesso limitato all'elettricità rappresenta anche una minaccia all'industrializzazione del Camerun, che potrebbe minare l'obiettivo del Presidente di convertire il Paese in mercato emergente per l'anno 2035. Uno studio [fr] condotto dal Polytechnic National High School of Yaounde [en] ha evidenziato che:

le perdite nella produzione nelle imprese industriali hanno raggiunto i 91.5 milioni di euro all'anno proprio a causa delle difficoltà di approvvigionamento di energia. Questi dati indicano come il rifornimento inadeguato e la scarsa qualità del servizio abbiano rallentato lo sviluppo industriale.

Non poter fare affidamento sulla corrente elettrica è un problema che preoccupa tutta la popolazione. Lo dimostra anche Feowl [en], una nuova iniziativa della comunità che ha lo scopo di migliorare e mettere a disposizione i dati assenti riguardo all'impatto locale del cattivo servizio di erogazione di energia a Douala, centro economico del Camerun.

Il Camerun si affida soprattutto all’energia idroelettrica [en], per questo motivo il governo ha lanciato la costruzione della diga di Lom Pangar nella zona est del Paese. Il progetto, finanziato dalla Banca Mondiale [en] e da altre organizzazioni internazionali, è considerato complementare alle aspirazioni del Camerun di conversione in economia emergente.

La diga dovrebbe aumentare la produzione di energia del Camerun con una capacità pianificata di 7.250 miliardi di metri cubici, creando un bacino di copertura di 610Km2. Le forniture di acqua saranno conservate per le stagioni di secca in due dighe, lungo la corrente del fiume Sanaga, permettendo loro quindi di generare più energia.

Il blog [en] di Christiane Badgley sottolinea i punti deboli del progetto. La preoccupazione è rivolta al fatto che l'erogazione di energia vedrà come priorità i bisogni delle industrie del Paese.

Tutte le zone povere, urbane e rurali, sembrano non rappresentare i primi beneficiari del progetto di Lom Pangar. In realtà la diga è stata progettata per regolare il flusso del fiume Sanaga in modo da aumentare la produzione di energia già esistente, prodotta da strutture di energia idroelettrica che servono la zona sud e il più grande ed unico consumatore di elettricità, la fonderia di alluminio, Alucam.

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Questo post e le rispettive traduzioni in spagnolo, arabo e francese sono state commissionate dall'International Security Network (ISN) per rilanciare le voci dei cittadini su temi internazionali. Il relativo blog ospita tutt gli articoli della serie.

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