Russia: falso ambasciatore USA su Twitter nella giornata elettorale

Le elezioni del 4 marzo si sono concluse come i più avevano previsto, e cioè con la vittoria di Vladimir Putin. Molto si è discusso sul il ruolo di spicco ricoperto dai citizen media durante tutta la campagna elettorale; non sorprende quindi che proprio l'apparizione su Twitter di un falso account per l'ambasciatore americano a Mosca abbia aggiunto ulteriore scompiglio al giorno del voto.

Michael McFaul. Ambasciatore USA nella Federazione Russa. Foto del Dipartimento di Stato USA (di dominio pubblico).

Il primo post del finto Michael McFaul era apparso il 24 gennaio 2012 [ru] – circa una settimana dopo l'inizio del suo incarico (l'account, chiamato @McFauI invece di @McFaul [en, ru] – è stato sospeso, quindi i link seguenti non funzionano):

Добрый день! Приветствую вас в моем неофициальном русскоязычном твиттере.

Buongiorno! Benvenuti nella mia pagina Twitter indipendente in lingua russa.

I post inviati prima delle elezioni di domenica alludevano alla guerra fredda e alle reazioni suscitate negli USA dalle proteste moscovite del dicembre 2011.

Il 4 marzo erano apparsi nel falso account dei post in russo sul tema elezioni:

10.45 [ru]:

Желаю России честных выборов сегодня, выборы – это основа демократии и стабильного развития.

Auguro alla Russia una giornata di elezioni oneste; il voto è un elemento fondamentale della democrazia e della stabilità di un Paese.

 

10.46 [ru]:

@MedvedevRussia лично обещал мне честные выборы в России

@MedvedevRussia in persona mi ha garantito che le elezioni russe saranno oneste.

10.59 [ru]:

@adagamov В России же запрещена агитация в день выборов

@adagamov In Russia è vietato fare propaganda elettorale nel giorno delle elezioni.

11.24 [ru]:

@4irikova Вы думаете выборы в России будут честными?

@4irikova Lei pensa che le elezioni in Russia saranno oneste?

Finalmente, la risposta arriva alle 15.08 [ru], con un post in cui il finto McFaul fa riferimento a circostanze che mettono in discussione la validità delle elezioni:

Наблюдатели сообщают о большом количестве нарушений на участках по всей стране, это ставит под вопрос легитимность выборов.

Gli osservatori hanno riscontrato irregolarità su tutto il territorio nazionale; sorgono forti dubbi sulla legittimità di queste elezioni.

Il blog del Wall Street Journal Moscow Bureau sottolinea [en] come, in un primo momento, molti nella leadership russa avevano creduto che i post fossero veramente dell'ambasciatore americano:

Tali dicharazioni, per di più attribuite al primo rappresentante degli USA a Mosca, hanno fatto vedere rosso alle istituzioni russe che sono andate subito all'attacco; la prima ad aprire il fuoco è stata Margarita Simon'jan, editore capo del canale televisivo di informazione filo-cremliniano in inglese Russia Today.

“Ecco che cominciano,” scrive su Twitter la Simon'jan “Non vogliono neanche aspettare i risultati, si mettono subito in azione.”

 

Segue la replica del vero McFaul, che alle 17.33 [en], annuncia di non essere stato l'autore delle dichiarazioni riguardanti presunti brogli elettorali, e che i post sono stati scritti da un falso McFaul:

@McFauI @adagamov Qualcuno ha creato un falso account a mio nome. Per favore, spiegatelo a chi vi segue su Twitter. Il mio vero account è “verificato.”

La notizia del falso McFaul si è sparsa rapidamente, e agli utenti Twitter è stato spiegato come distinguerlo dal vero ambasciatore, che ha quindi inviato diversi annunci simili sia in inglese che in russo.

Eugene Sokolov [ru]:

Настоящий аккаунт посла США, в России – Майкла @McFaul, верифицирован. Данный аккаунт > @McFauI фейк (вместо l – маленькой, i – большая)

Il vero account dell'ambasciatore americano è Michael @McFaul, ed è “verificato”. Questo invece > McFauI è un falso (al posto della “l” minuscola c'è una “I” maiuscola)

Uno degli autori di Global Voices, Alexey Sidorenko [en], ricorda un episodio simile con il netizen attivista Alexej Navalnyj:

Tutti gli account Twitter con un a”L” si prestano a falsificazioni. La “I” si può facilmente far passare per una “L” – è già successo con @navalny. E adesso con @mcfaul

Michael Schwirtz [en]: ‏

Qualcuno ha creato un falso account su Twitter per l'ambasciatore americano in Russia, diffondendo le calunnie riguardo frodi elettorali. Account originale: @McFaul; falso: @McFauI con la “I” maiuscola

daniele [en]: ‏

@mschwirtz @McFaul Questo è un colpo basso. In ogni modo, l'account originale è visibilmente segnato in blu.

Michael McFaul [en]:

Molto astuto! RT@niktwick Il trucco dello scambio “l” minuscola – “i” maiuscola oggi ha reso famoso il finto @McFauI e messo nei guai il vero @McFaul.

Poco dopo l'ambasciatore ha condiviso degli articoli tratti dal blog del Wall Street Journal e un breve annuncio [en] nella sezione finanza del Washington Post.

Infine, il vero McFaul ripropone [en] un articolo apparso su Global Voices, in cui si menzionano [en] le azioni intraprese dall'ambasciatore finalizzate all'instaurazione di un dialogo con i cittadini russi tramite i social network. Nello stesso articolo vengono descritte le reazioni dei netizen russi a tale impegno:

Russia: McFaul giura come ambasciatore USA nominato da Obama, da Global Voices. bit.ly/ztysHA [en], spiega l'account Twitter @McFaul/internet russo.

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