Egitto: blogger e attivista libanese respinto all'aeroporto del Cairo

Imad Bazzi, blogger libanese pluripremiato e direttore di CyberACT [ar], organizzazione non governativa che promuove il cambiamento e le riforme in Medio Oriente e Nord Africa attraverso l'uso dei social media, è stato fermato all'aeroporto del Cairo e gli è stato negato l'ingresso in Egitto lunedì 5 settembre.

Imad, conosciuto su Twitter col nome utente @TrellaLB [en], si è messo in contatto con alcuni amici, e postato messaggi su twitter direttamente dall'interno dell'ufficio di polizia dell'aeroporto egiziano [en], per diffondere la notizia che, secondo quanto gli era stato detto [en], il suo nome “compariva nella lista di persone bandite dal paese per ordine di un'autorità di sicurezza,” e che sarebbe stato imbarcato su un aereo per il Libano di lì a poco.

Le reazioni su Twitter sono state immediate, gli utenti si sono molto meravigliati di come possa ancora accadere una cosa del genere nell'Egitto del dopo-rivoluzione e del dopo-Mubarak.

@Dima_Khatib[en]: Il blogger libanese @TrellaLB è stato bloccato ed espulso dall'Egitto, dalla polizia all'aeroporto del Cairo appena arrivato.. E’ stato messo in una “lista nera” !!! Dov'è #jan25?

@JustAmira [en]: Il blogger libanese (@TrellaLB) è stato fermato in Egitto. Mubarak è forse di nuovo al potere?

Le organizzazioni per i diritti civili The Arab Network for Human Rights Information [ar] e Samir Kassir Eyes [ar] sono in allarme per questa notizia.

Dopo il suo rientro in Libano, Imad ha raccontato la sua esperienza di fermo all'aeroporto del Cairo [ar]. Ha scritto di come mai avrebbe immaginato che le sue visite periodiche alla città del Cairo potessero trasformarsi in una simile avventura, soprattutto in seguito alla sua decisione di trasferirsi e lavorare al Cairo. Inoltre ha aggiunto che non immaginava che l'Egitto del dopo-rivoluzione sarebbe rimasto l'Egitto che era stato. Ha così riassunto gli interrogatori cui è stato sottoposto in aeroporto.

الى ان حضر شخص بمرافقة من الشرطة فيما كان هو باللباس المدني وكان في غاية الإحترام وسأل سؤالين وانصرف
الظابط : ما سبب إصابتك في الظهر
الجواب: ديسك
هل انت من “ولاد” الفايسبوك؟
الجواب: لم افهم السؤال
حسناً يا استاذ، عشر دقائق واعود…

Finché qualcuno in abiti civili è arrivato accompagnato dalla polizia e molto educatamente mi ha fatto un paio di domande e poi è andato via.
Ufficiale: Cos'è successo alla sua schiena?
Risposta: Ernia al disco [it].
Ufficiale: Lei è uno di quei “ragazzini di Facebook”?
Risposta: Non capisco la domanda
Bene, la lascio per 10 minuti e poi torno.

Dopo di lui è arrivato un altro ufficiale con in mano il passaporto di Imad per fargli altre domande.

الظابط: من هو وائل عباس ؟
الجواب : صديق
الضابط: و…. (لم يتمكن من قراءة الإسم فإستعان بشرطي) ومينا ذكري؟
الجواب: صديق الكتروني
الظابط: اي ده الفورين بوليسي مين دول؟
الجواب: مجلة عالمية
الظابط: ولم تمنحك جائزة؟
الجواب: ليست جائزة، انما تقدير
الظابط : على ماذا ؟
الجواب: نشاطي الإلكتروني
الظابط: هو انت من اللي بيدعموا الثورة؟
الجواب: هزة بالرأس بمعنى لم افهم ما يقصد

Ufficiale: Chi è Wael Abbas [en]?
Risposta: Un amico.
Ufficiale: (Non riusciva a leggere il nome, così ha chiesto l'aiuto di un poliziotto) E Mina Zekri [ar]?
Risposta: Un amico conosciuto online.
Ufficiale: Cos'è questa Foreign Policy [en]? Chi sono questi?
Risposta: Una rivista internazionale.
Ufficiale: Perché le hanno dato un premio?
Risposta: Non un premio, un riconoscimento.
Ufficiale: Per cosa?
Risposta: Il mio attivismo online.
Ufficiale: Lei è uno di quelli che sostengono la rivoluzione?
Risposta: Ho fatto di no con la testa in segno che non comprendevo la domanda.

Dopo di lui è arrivato un terzo ufficiale per interrogare Imad facendogli altre due domande: la prima riguardava i suoi rapporti con Maikel Nabil [en], il primo blogger ad essere incarcerato dalla caduta di Mubarak [en], cui Imad aveva fatto visita in prigione, essendo un pacifista e poiché Imad stesso si interessa di pacifismo.

Questa domanda chiarisce i motivi del divieto di ingresso in Egitto per Imad. Anche il giornale libanese Al-Akhbar si interroga sulle ragioni [ar] di tutto ciò.

يكشف بزّي عن السبب الحقيقي لترحيله من مصر: «لا شكّ في أن نشاطي على الإنترنت أثار شكوكهم، لكن الأهم هو زيارتي للمدوّن مايكل نبيل في سجن المرج العمومي في شهر حزيران/ يونيو

Imad ha rivelato quali sono i motivi della sua espulsione dall'Egitto: “E’ evidente che il mio attivismo online è per loro una provocazione, ma più importante è stata la mia visita a Maikel Nabil presso la prigione di Al-Marg lo scorso giugno.”

Alla fine, Imad ha spiegato su Twitter di non essere affatto affatto triste, se gli egiziani riusciranno a restaurare il loro Paese e i loro diritti.

@TrellaLB[en]: Mi va anche bene che io sia stato espulso dall'Egitto. Così domani potrò starmene seduto a guardare i ribelli che si riprendono il Paese. Buona fortuna! #Egypt

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