Londra in rivolta, i video e le testimonianze

L'uccisione da parte della polizia di un ventinovenne di colore a Tottenham, quartiere a nord di Londra, il 4 agosto scorso, ha generato una forte tensione culminata in una spirale di violenza. Disordini e saccheggi [en, come tutti gli altri link], che vedono perlopiù coinvolti giovani, sono scoppiati nei quartieri di Londra e in altre città del Regno Unito.

Su Twitter l'hashtag #LondonRiots continua ad essere costantemente aggiornato con nuovi commenti, link, e notizie riportate da testimoni oculari. Mentre un altro hashtag #RiotCleanup è utilizzato da cittadini che stanno organizzando servizi volontari per aiutare a ripulire le strade e riparare i danni generati da lunghe ore di violenza.

La rivolta è cominciata sabato 6 agosto a seguito di una protesta che si stava svolgendo fuori dalla stazione di polizia di Tottenham, dove molte persone si erano riunite per chiedere “giustizia” per Mark Duggan. Secondo la cronistoria fornita dalla BBC, la protesta, cominciata in maniera pacifica, è poi degenerata. Auto, edifici, autobus a due piani sono stati dati alle fiamme e in pochi minuti si è generato il caos.

Questo video time-lapse [it] realizzato da Prokopi Constantinou mostra le fiamme e il fumo salire sul cielo di Londra, nelle prime ore del mattino del 7 agosto (la musica è di Dogtanion):

KC Wildmoon, giornalista, aggiorna sullo svolgersi degli eventi attraverso Storyful. Nel frattempo, i disordini e le rivolte continuano a diffondersi e hanno toccato, dopo Londra, anche Enfield, Dalston e  Brixton.

Questa mappatura elaborata dal “radio-futurologo” James Cridland (@JamesCridland) aiuta a capire l'estesione delle proteste. Una visione completa della cartina mostra gli incidenti avvenuti anche a Birmingham e a Liverpool.
View Rivolte a Londra e in UK: aree visibili in una mappa più dettagliata e ingrandita

Molti cittadini stanno dando il loro contributo nel tentativo di tracciare gli episodi di violenza attraverso video, foto e cartine geografiche.

Lunedì mattina, la blogger di Global Voices Janet Gunter ha realizzato una “Mappatura degli incidenti a Brixton”, utilizzando il sistema Ushahidi Crowdmap.com per tracciare le rivolte che stanno interessando il sud ovest di Londra.

A fine giornata sul sito c'erano 22 segnalazioni di saccheggi e solo una “buona notizia”, quella riguardante un panettiere del quartiere che ha offerto ai passanti dei dolcetti. Tra i video caricati sul sito ce n'è uno di @subedited e @emmareyn che mostra, per tutta la sua durata, il saccheggio di un negozio T-Mobile a Brixton Road (maggior strada commerciale della città), mentre dal negozio accanto, H&M, altri escono portandosi via mucchi di vestiti.

Un altro video girato nel distretto Bethnal Green, est di Londra, riprende alcuni giovani che lanciano bottiglie e infrangono le vetrine dei negozi mentre molti poliziotti cercano di avvicinarsi con gli scudi alzati.

Anche il sito di news partecipate dai cittadini Blottr.com pubblica una serie di notizie e foto da tutto il Paese.

Ma perché sta accadendo tutto questo?

Mentre le azioni di guerriglia urbana proseguono, la pazienza degli altri cittadini contro i rivoltosi sta diminuendo.

Questo commento su Twitter di @OxfordGirl rappresenta una sorta di sintesi di molti altri dello stesso tenore:

@OxfordGirl: Questa non è una rivolta, non è una protesta e nemmeno una rivendicazione. Si tratta semplicemente di persone che stanno saccheggiando e distruggendo Londra. Che il cielo ci aiuti #LondonRiots

E anche l'artista Casey Rain ha aperto un blog, in particolare sulle rivolte che stanno interessando l'area di Birmingham, che ospita foto e aggiornamenti. Lunedì ha condiviso un commento personale in cui invitava la gente ad avere comprensione per i rivoltosi:

È facile definire queste persone “feccia, gente che non ha altro di meglio da fare”, ma la questione è ben più profonda. Essendo io stesso giovane, appartenente a una minoranza, e che vive alla periferia della città, probabilmente conosco qualuno di questi ragazzi. Posso capire il loro sentimento di impotenza. Io sono stato abbastanza fortunato da avere successo come musicista e sono stato capace di costruirmi un futuro, ma i ragazzi che sono in strada in queste ore pensano di non averlo un futuro. Sono stati delusi dalla società, dal governo che ha tagliato i fondi per le arti e per i centri di aggregazione giovanile, la disoccupazione è diffusa al punto tale che se anche uno si impegna a cercare lavoro non riesce a trovarlo. Gli eventi generati dalla morte di Mark Duggan rappresentano il punto di ebollizione di questa situazione. Una situazione molto seria.

Il Guardian News Blog continua a tenere i lettori aggiornati sull'evoluzione delle proteste. Tra i molti gruppi Facebook che in modo costante danno notizie ci sono London Riots 2011 e London Riots.

Sylwia Presley (@PresleySylwia) e Asteris Masouras (@Asteris) hanno contribuito nelle ricerche per questo post.

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