Polonia: più della metà del Paese non apre un libro

Poche settimane fa, è stata lanciata una nuova campagna di sensibilizzazione – Leggere in Polonia – da uno dei più popolari quotidiani polacchi, Gazeta Wyborcza [pl, come i link successivi tranne ove diversamente segnalato], sulla scia degli ultimi dati che segnalano tassi di lettura  molto bassi nel Paese. Un'indagine pubblicata dalla Biblioteca Nazionale Polacca, infatti, riporta che il 56% della popolazione polacca non legge nessun tipo di libro e non è in grado, inoltre, di leggere testi superiori alle tre pagine. Ne è sfociato un ampio dibattito sul tema e sulle ragioni dell'oggettiva crisi riscontrata.

Come esortazione all'opinione pubblica a favore della lettura, sono state coinvolte alcune personalità pubbliche in tutto il Paese. È stata pubblicata una serie di articoli sulla mancanza di passione nella lettura e sulle iniziative che potrebbero essere intraprese per cambiare la situazione. In uno di questi, uno scrittore e saggista polacco, Janusz Rudnicki, punta il dito contro la lista di letture obbligatorie per la scuola primaria e secondaria, create dal Ministero dell'Educazione. Scrive a proposito:

W szkole straszy. Jeśli porównać ją do opery, to jej upiorem są lektury. Ich liczba jest makabryczna. A co najmniej połowa, licząc już od szkoły podstawowej, absolutnie zbędna. Czytanie ich wszystkich to droga przez mękę. Niech sczezną. A razem z nimi odpowiedzialne za ten jeżący włosy na głowie repertuar MEN. I nauczyciele.

Le scuole sono infestate da fantasmi. Se si compara la scuola con l'opera, il fantasma sarebbe sicuramente chiamato “lista di letture obbligatorie”. Questa lista contiene testi assolutamente aberranti. Almeno metà di questi, senza tenere conto dei libri per la scuola primaria, è inutile. La loro lettura è una tortura. Dovrebbero essere bruciati e con loro anche il nostro ministro dell'Educazione [en] e tutti gli insegnanti che hanno contribuito a stilare questo elenco.

I risultati dell'indagine sono particolarmente allarmanti, soprattutto se confrontati con simili ricerche sulle abitudini di lettura condotte in altri Paesi europei. Per esempio, i dati basati su una ricerca condotta in Repubblica Ceca e in Francia dimostrano che l'83% della popolazione ceca e il 69% di quella francese hanno letto almeno un libro nell'ultimo anno, mentre in Polonia le stesse percentuali sono drammaticamente più basse: solo il 44% dei polacchi ha avuto un contatto in generale con almeno un libro (inclusi libri di cucina, album e dizionari!). Il dato più scioccante riguarda la componente della popolazione polacca con istruzione superiore (tra di loro, quindi, professori e insegnanti): il 20% di loro non ha letto un solo libro negli ultimi anni.

Anche i blogger polacchi si sono uniti al dibattito. Uno di loro, conosciuto come Metzliszcze, commenta i risultati presentati nell'indagine in questione:

Zacznijmy od tego, że w moim domu lektury zawsze były obecne, a moi rodzice nie potrzebowali akcji społecznych żeby wiedzieć, że dzieciom należy czytać książki. Z tego też powodu niewyobrażalne jest dla mnie, jak można w ciągu 365 dni nie znaleźć chwili czasu na to, żeby sięgnąć po przynajmniej jedną książkę. A tutaj proszę, 56% spośród badanych taki wysiłek już zdecydowanie przerósł.

Prima di tutto sottolineamo il fatto che a casa mia i libri sono sempre presenti, e i miei genitori non hanno bisogno di nessuna campagna di sensibilizzazione per sapere che i ragazzi dovrebbero leggere. Questa è la ragione per cui trovo molto difficile credere che sia impossibile trovare un solo momento nell'arco di 365 giorni per concedersi almeno la lettura di un libro. Ma ecco invece che il 56% della società polacca trova questo “sforzo” eccessivo.

Scrive inoltre:

Czy pozostaje coś jeszcze do dodania? Może konstatacja, że od 1992 roku (czyli momentu od kiedy zaczęto systematycznie to obserwować) poziom czytelnictwa sukcesywnie u nas spada, a lada moment staniemy się narodem wtórnych analfabetów.

C'è qualcos'altro da aggiungere? Forse qualcuno potrebbe far notare che dal 1992 (l'anno in cui è iniziata la regolare collezione di questi dati), il numero di polacchi che legge con continuità è diminuito drasticamente, e stiamo per trasformarci presto in una nazione di nuovi analfabeti.

Varia, il cui blog contiene soprattutto recensioni di libri che ha letto, si domanda quali siano le ragioni che hanno causato questa situazione:

Z czego to wynika? Moim zdaniem, niestety, z lenistwa intelektualnego. Ono przejawia się nie tylko w niskich wynikach czytelnictwa, ale także w tym, że w godzinach największej oglądalności w telewizji można obejrzeć tylko kolorowe seriale albo krzyczące teleturnieje albo w tym, że multipleksy nie wyświetlają tak zwanych ambitnych filmów. Zbyt wiele osób pozwala sobie na intelektualne lenistwo, na karmienie mózgu wysoko przetworzoną papką, która szybko się wchłania i nie każe się nad sobą zastanawiać. A czytanie książek, nawet takich rozrywkowych, wymaga jednak jakiegoś wysiłku intelektualnego i skupienia przez dłuższy czas. Ale to są wzorce, które wynosi się z domu i ze szkoły.

Perché avviene tutto ciò? Secondo me, la causa principale è da ricercare nella pigrizia della classe intellettuale, che si dimostra non solo nei bassi tassi di lettura, ma anche, per esempio, nel tipo di serie tv o di programmi da prima serata. E’ sempre più difficile trovare film “impegnati” anche al cinema. Troppi di noi si sono assuefatti nella parte di intellettuale pigro, nutrendo il cervello con cose prive di significato, che non prevedono nessun tipo di riflessione o critica. E leggere libri è faticoso, richiede qualche sforzo e capacità di concentrazione. Ma questo è quello che ci viene insegnato a scuola e a casa.

Un altro blogger, Kindlemaniac, il cui nickname rivela subito la sua passione [da Kindle [it]: lettore di libri elettronici], ha creato un sondaggio, in cui chiede ai suoi visitatori di rispondere a molte domande sulle proprie abitudini di lettura. I risultati sono notevoli: più della metà dei suoi lettori dichiara di leggere più di 10 libri all'anno, con un 17% che dichiara di leggerne più di 50! Commenta così a proposito:

Bardzo mnie cieszy fakt, że wśród odwiedzających bloga jest tylu regularnych czytelników książek. Myślę, że ma to też swoje uzasadnienie pragmatyczne. Właśnie osoby, które decydują się na zakup czytnika zazwyczaj na co dzień czytają dużo a czytnik ma im jedynie ułatwić oddawanie się ‘nałogowi’. Co ciekawe nie rzadko świeżo upieczeni właściciele Kindle'a stwierdzają, że odkąd posiadają czytnik przeczytali więcej książek w danym czasie niż normalnie by się im to przydarzyło.

Sono molto contento di scoprire che tra i visitatori del mio blog ci sono così tante persone che leggono frequentemente. Penso ci sia una spiegazione pragmatica per questo. Spesso chi compra per sè un lettore e-book tende a leggere molto, e gli “e-lettori” ne diventano semplicemente dipendenti. Cosa ancora più interessante è che sembra essere molto comune ai nuovi utenti di Kindle scoprire che da quando hanno iniziato ad usare il lettore, leggono anche molto più di prima.

Kindlemaniac conclude con un'affermazione:

Można powiedzieć, że grupa czytelników bloga reprezentuje wręcz odwrotne tendencje niż główny nurt.

Possiamo facilmente dire che i lettori di questo blog dimostrano tendenze contrarie rispetto al resto della popolazione [che usufruisce della distribuzione di libri tradizionale].

Ma questo vale anche per il resto della popolazione dei blogger polacchi?

Sembra che la realtà sia meglio di quanto si possa immaginare. Nobooks scrive:

Serwisy literackie odwiedzają setki tysięcy internautów, którzy tworzą wirtualne biblioteczki, oznaczając między innymi, co chcą przeczytać. W Empikach setki książek i komiksów są po prostu „zaczytywane”, na co narzekają ich wydawcy. Targi książki biją rekordy popularności.

I siti di letteratura online sono visitati da centinaia di migliaia di utenti, che creano le loro librerie virtuali, segnalando i libri che vorrebbero leggere. Ad Empiks (una catena di librerie polacca), centinaia di libri e di fumetti vengono letti e riletti sul posto (non facendo certo la felicità degli editori). Il mercato librario acquista sempre maggiore popolarità ogni anno.

Secondo i blogger polacchi, “l'orizzonte di lettura” del Paese sembra nuvoloso, ma c'è speranza. Le belle notizie – specialmente per coloro che vedono in internet una nuova piattaforma per la condivisione di conoscenza e pensieri – sono dovute ai risultati di un'indagine sulla blogosfera polacca: più di 3 milioni di polacchi (sopra i 15 anni) dichiarano di leggere blog quotidianamente. Più di 300mila bambini leggono blog regolarmente, 180mila scrivono il proprio diario online e circa 160mila lasciano commenti su argomenti vari letti online.

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