Bulgaria: un giorno senza il premier Boyko Borisov

Lo scorso 5 luglio i media mainstream bulgari sono stati coinvolti in una sfida interessante: rispondere all'appello lanciato attraverso Facebook “Un giorno senza Boyko Borisov” [bg come tutti gli altri link tranne dove diversamente indicato. La pagina è ora indisponibile. A fine evento gli organizzatori hanno deciso di chiuderla per evitare l'invio di spam]. Vale a dire silenzio stampa per un giorno sul Primo Ministro bulgaro [en] oppure continuare a scrivere e riportare tutto quanto lo riguardasse.

L'agenzia Reuters ha notato l'evento segnalato su Facebook e lo ha trasmesso con un titolo che risalta bene l'intento degli organizzatori: “i bulgari scommettono su un giorno senza il super impegnato primo ministro Borisov.”

Il Primo Ministro bulgaro Boyko Borisov. Foto dell'utente Flickr, kaladan (CC BY-SA 2.0).

Il Primo Ministro bulgaro Boyko Borisov. Foto dell'utente Flickr, kaladan (CC BY-SA 2.0).

Comunque, i media bulgari, con due eccezioni significative – l'agenzia di stampa BGNES e il sito Internet Mediapool – non hanno risposto all'iniziativa e hanno continuato invece a seguire il Primo ministro e a scriverne. Il blogger bulgaro ed ex membro del Parlamento, Borislav Tsekov ha condiviso in pieno la scelta di BGNES, dicendosi appunto “completamente d'accordo.” Altri blogger hanno notato e scritto dell'iniziativa, qualche volta con commenti ironici e sarcastici a partire dai titoli dei loro articoli rivolti al Primo ministro.

In una introduzione davvero triste e, nello stesso tempo, appassionata, Nelly di Politics is arts è stata abbastanza critica nei confronti dei media del suo Paese, chiedendo come mai “devo leggere notizie da siti esteri, guardare tv estere e preferire le opinioni dei blogger invece di quelle dei giornalisti.”

Lo stesso Primo Ministro aveva annunciato che non era interessato a tale evento ed ha poi commentato che gli organizzatori erano pagati dall'opposizione. Uno degli organizzatori dell'evento, Atanas Palov, ha detto che tale accusa era ridicola e ha ribattuto – scherzando – che se il Pirmo Ministro avrebbe pagato abbastanza si sarebbe potuto magari organizzare un altro evento dal titolo “Un giorno con Boyko Borisov”.

I tre giovani che hanno partorito l'idea (gli altri due sono Kamelia Encheva e Valia Krusheva) hanno negato ogni coinvolgimento politico; uno di loro vive in Austria, uno in Belgio e uno soltanto in Bulgaria, e non sembrerebbero davvero coinvolti a livello politico.

La data del 5 luglio è stata scelta perché segnava due anni dalle elezioni del 2009 vinte, appunto, da Borisov.

Dopo la fine dell'evento gi organizzatori hanno pubblicato una lettera aperta, nella quale hanno spiegato che l'iniziativa non era rivolta contro il Primo Ministro, ma piuttosto verso l'attenzione che i media gli rivolgono. Nello stesso tempo, hanno fatto sapere di aver preso a prestito l'idea dall'analogo evento italiano “No Berlusconi Day” e da quello polacco “Day Without Smolensk“.

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