Produzioni creative al femminile su economia, debito e povertà

La mostra online organizzata dall’ International Museum of Women's [en, come per tutti gli altri link eccetto dove diversamente indicato] sulla tematica donne e economia, racconta, attraverso la proiezione di diapositive, podcast, video e saggi, la storia di donne di vari Paesi tra cui il Sudan, la Danimarca, le Filippine, gli Stati Uniti, il Costa Rica, il Messico — presentandone il punto di vista creativo su questioni come la povertà, l'economia, la famiglia, i diritti, i soldi e molto altro.

Economica, la mostra interattiva online organizzata dall'IMOW analizza il ruolo delle donne nell'economia globale.  Picturing Power and Potential, è la sezione fotografica in cui sono ritratte alcune delle forme in cui le donne partecipano all'economia e agiscono como fattori di cambiamento. Tra queste, la vincitrice del premio Community Choice, Brenda Paik Suno, rappresentante della terza generazione coreano-americana, ha vinto con la storia intitolata Jeju Granny of the Sea (un'anziana donna dell'isola di Jeju [it]),  che rappresenta la tradizione delle donne sommozzatrici delle isole Jeju, che da generazioni esplorano i fondali del mare.

Foto di anziana sommozzatrice delle isole Jeju. Immagine di Brenda Paik Suno

Foto di anziana sommozzatrice delle isole Jeju. Immagine di Brenda Paik Suno

Focusing on Latin America ci permette di conoscere quali conseguenze ha comportato la crisi economica per le donne di tre Paesi della regione: Messico, Costa Rica e Argentina, e su come si stiano facendo carico di nuovi ruoli nati in seguito alla crescente partecipazione dei loro Paesi all'economia mondiale.

(qui la versione in spagnolo)

Young Women Speaking the Economy ha chiesto a donne di quattro diversi Paesi di inviare le proprie opinioni rispetto a alcuni temi di carattere economico.  Ally Zeifman ha affrontato il tema della povertà relativa [it] in un’ audio intervista. Ha introdotto il tema chiedendo a alcune danesi di rispondere se secondo loro esiste la povertà in Danimarca e ha intervistato una donna che dice di far parte dei poveri invisibili danesi. Nella sua pagina, è possibile ascoltare le interviste, leggere un'introduzione al tema e vedere una serie di immagini con alcune citazioni tratte dalle interviste che rendono l'idea di cosa significhi essere povero in Danimarca. Frasi come “Mi sono laureata ma non trovo lavoro”,  “Mio figlio moriva dalla voglia di giocare a pallone ma non posso permettermi di comprargli le scarpe e il resto dell'attrezzatura e ho deciso fosse più importante fargli trovare da mangiare in tavola” e ancora “So che la mia povertà non è come quella di un povero in Africa, ma devo comunque dire no a un sacco di cose” potrebbero suonare familiari a chiunque si sia trovato a dover stringere un po’ la cinghia.

Valeene Salanga dalle Filippine riflette su come neanche un'istruzione superiore sia una garanzia per un futuro migliore, dato che trovare un primo lavoro sembra un sentiero pieno di ostacoli rispetto al quale, lei stessa, da poco uscita dalle scuole superiori, non si sente preparata.

In questo video, caricato sul canale YouTube di IMOW, si può imparare qualcosa sulle difficoltà vissute da uno specifico gruppo di donne in India. Si tratta di donne i cui mariti si sono suicidati a causa dei debiti contratti per poter lavorare nei campi. Queste donne adesso devono cavarsela da sole, pagare i debiti e occuparsi della propria familia in una società dove le donne si trovano già in una situazione economica svantaggiosa.

Sul sito di Economica c'è molto più materiale da leggere, vedere e ascoltare, ed è ancora aperto l'invito alle donne a participare e inviare il proprio esempio creativo per quanto riguarda l'economia.

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