Singapore: Per l'Unesco pesante sistema di controllo dei media mainstream, mentre si fanno strada i blog e i new media

Nella sezione Commmunication and Information del suo sito, L’UNESCO pubblica una nota [in] sui mezzi d'informazione mainstream a Singapore, definendoli ”pesantemente regolamentati” dal governo. Contemporaneamente riconosce ai blog e ad altri new media [in] online il pregio di offrire ”argomentazioni alternative su importanti temi socio-politici, dalla politica interna, ai diritti degli omosessuali e a quelli degli anziani.”

Nella nota si sottolinea come due soli gruppi, Singapore Press Holdings e MediaCorp, detengano nel Paese il controllo della televisione e della totalità di quotidiani e canali radiofonici. Sono tutte società di diritto privato, ma avrebbero forti legami con l'esecutivo, difedendone le posizioni. Oltre a una miriade di lacci legislativi che influiscono sulla libertà di espressione, la nota menziona anche forme di controllo che trascendono il quadro normativo per giungere alla labilità di confini fra governo e aziende dell'infomazione, dove facile è il transito di cariche dall'uno alle altre, in un sistema che rende remissivi i media e scoraggia la pluralità delle idee.

Apatia generalizzata e una scena politica scialba sarebbero all'origine della preoccupante situazione. In questo scenario, la libertà delle idee corre su Internet dove, nonostante la presenza di leggi restrittive, il governo non ha ancora la mano pesante, rispetto al controllo che invece opera sui mezzi di informazione mainstream.

Si segnala quindi la crescita di gruppi di citizen juournalist che mostrano un approccio critico nei confronti dei mezzi di informazione tradizionali e, non solo, cercano anche di colmarne le lacune, trattando argomenti scottanti e perlopiù ignorati.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.