Negli ultimi anni, il calcio ha rappresentato il principale motivo di gioia del popolo egiziano. La nazionale ha vinto le ultime tre Coppe d'Africa – tenutesi, nell'ordine, in Egitto, Ghana [en] e Angola [it]. Nel corso dei tornei, era normale vedere la gente ipnotizzata davanti al televisore, pronta a scendere in strada per celebrare la vittoria con bandiere e colpi di clacson.
Il 26 marzo [en], tuttavia, l'Egitto ha giocato contro il Sudafrica, perdendo la partita all'ultimo minuto. A questo punto, è molto probabile che per la prima volta nella sua storia la nazionale egiziana non riesca a qualificarsi per il prossimo torneo. Ma, a sorpresa, nessuno in Egitto se ne è rattristato, anzi: c'è addirittura chi si dice contento. Forse ha a che fare con la recente rivoluzione [en]?
Mazen [ar, come tutti i link tranne ove diversamente segnalato] e Yasser sono convinti che nel Paese il calcio servisse a sfuggire ai problemi di tutti i giorni.
Per di più, durante le proteste, molti calciatori si erano espressi in favore di Hosni Mubarak. Circa un anno e mezzo fa, Mubarak, i mezzi di informazione al suo servizio e i calciatori stavano per scatenare una guerra tra Egitto e Algeria [en]: a causa di una partita, erano circolate molte informazioni false volte a fomentare l'odio nei confronti del popolo algerino. All'epoca, quasi tutti gli Egiziani credettero a quelle menzogne, ed è forse questo il motivo per cui alcuni continuano a considerare la nazionale un simbolo della corruzione che caratterizzava l'era Mubarak.
Non solo dunque gli Egiziani non erano tristi: molti si sono rallegrati all'idea che [con l'eventuale eliminazione dalla Coppa d'Africa] il Paese si sarebbe potuto concentrare maggiormente sulle riforme politiche in atto.
Muhammad Habib, infine, non è riuscito a trattenere una battuta:
Aggiornamento: lo scorso 2 aprile [it], nel corso della partita della Champions League africana tra lo Zamalek del Cairo e la squadra tunisina del Club Africain, centinaia di tifosi egiziani hanno fatto irruzione in campo, infuriati per l'annullamento di un gol. A seguito del ferimento dell'arbitro algerino e di diversi giocatori tunisini, il Consiglio Supremo delle forze armate egiziano ha incaricato il ministro della Giustizia di avviare una commissione d'inchiesta, mentre la Federazione calcistica dell'Egitto ha minacciato di rimandare ulteriormente la ripresa del campionato, sospeso dallo scoppio della rivoluzione del 25 gennaio.