Messico: centro città paralizzato a Monterrey per le violenze dei narco-trafficanti

Mercoledì scorso, dopo la cattura del leader della banda di narco-trafficanti Los Zetas, alcuni membri di questo cartello della droga hanno paralizzato l'area metropolitana di Monterrey [it], bloccando il traffico in 20 zone cittadine, utilizzando le giovani reclute per intimare autisti di autobus e altre persone alla guida di abbandonare i propri veicoli di traverso sulle strade.

Foto di bbriceno su Flickr, ripresa con licenza Creative Commons

Foto di bbriceno su Flickr, ripresa con licenza Creative Commons

Come si legge in un post su Borderland Beat [en]:

Lungo i viali Miguel German e Las Americas decine di mezzi del trasporto pubblico sono stati assaliti a mano armata e utilizzati per i blocchi.

Quest'area è stata particolarmente presa di mira dai membri della gang che hanno minacciato i civili con delle spranghe di ferro e dirottato in massa i loro veicoli.

A molti veicoli usati per i blocchi sono stati forati i pneumatici o danneggiati in altri modi per renderne più difficile l'operazione di rimozione.

La polizia statale e municipale hanno impiegato parecchio tempo nel rispondere (ai disordini) e la città era praticamente sotto assedio, considerando che la gente è rimasta bloccata per ore in attesa che le strade venissero sgomberate, mentre in altre zone avvenivano scontri a fuoco.

Quello che segue è un citizen video dove un automobilista ha ripreso diversi blocchi sull'autostrada Fidel Suàrez mentre la radio dava informazioni sulla situazione generale. Si possono vedere autobus e automobili che bloccano il traffico sulla corsia opposta:

Mentre prendeva corpo l'assedio, Fermin Tellez [es] stava seguendo il concerto degli Star Wars all'Arena di Monterrey:

El nerviosismo se apoderaba de mi ser luego de conocer lo que sucedía en las calles regias, bloqueos por todos lados, la inseguridad era el tema de todos los regios. Tanto así que la palabra “bloqueos” llegó a ser número 4 en los Trend Topic a nivel mundial en twitter.com, es decir la palabra “bloqueos” era de las más utilizadas por los twitteros.

Mi sentivo sempre più agitato nell'apprendere quanto stava succedendo nelle strade di Monterrey, blocchi stradali ovunque, l'insicurezza era il tema più discusso in giro. Tanto che il termine “bloqueo” era il quarto Trend Topic a livello mondiale su Twitter.com, affermandosi come una delle parole più usate dagli utenti di Twitter.

Vari utenti, tra cui zulygarza e CarlosLazoG , hanno caricato varie immagini delle barricate.

La blogger Gyp_sy [es] rilancia le notizie sulle barricate pubblicando la registrazione di un video del telegiornale.

Hoy vivimos otro día de violencia. Más de 20 bloqueos en las avenidas más importantes de la ciudad. Este video es solo un poquito de lo que vivimos en este país, donde según palabras de nuestro presidente, los delincuentes son “minoría”. Aquí se ve como esa MINORIA con armas en las manos y sin problema alguno, les quita los autos a las personas y tapan las calles todo esto… a OJOS de los policías quienes deciden huir del área de conflicto el lugar de enfrentar a “la minoría”.

Oggi viviamo un altro giorno di violenza. Più di 20 blocchi lungo le maggiori arterie cittadine. Questo video è solo una piccola parte di quanto viviamo in questo paese dove, nelle parole del presidente, i delinquenti sono una “minoranza”. Qui si può vedere come questa MINORANZA con armi alla mano e senza troppi problemi, possa sequestrare le autobomili alla gente e bloccare le strade, tutto questo…sotto gli OCCHI della polizia che decide di fuggire dall'area del conflitto invece di affrontare questa “minoranza”.

Anche Hazme el Chingado Favor [es] critica l'immobilismo della polizia pubblicando l'immagine presa da un ritaglio di giornale che mostra come la polizia assiste al furto di un auto per bloccare le strade – da parte di un uomo armato – ma poi decide andarsene senza intervenire.

Sul blog Live free or die [es] si legge quanto segue riguardo le barricate e la presenza decorativa delle forze di polizia:

A mí realmente me parece insólito que en una ciudad como Monterrey y su área metropolitana, donde últimamente hemos visto que patrullas del Estado de Nuevo León y patrullas municipales se la pasan dando rondines todo el día y a toda hora, de buenas a primeras no se dan cuenta que de manera simultanea varios grupos delincuenciales toman control de la ciudad entera.

¡La tarde de ayer, la gran ciudad de Monterrey estuvo secuestrada!

Mi sembra impensabile che in una città come Monterrey e la sua area metropolitana, dove ultimamente abbiamo visto pattuglie del Estado de Nuevo Leòn e pattuglie municipali impegnate in ronde quotidiane, improvvisamente non ci si renda conto che – simultaneamente – diversi gruppi di delinquenti stanno prendendo il controllo della città.

Ieri la splendida città di Monterrey è stata sotto sequestro!

I blocchi del traffico legati al traffico di droga non sono un fenomeno nuovo a Monterrey: nel corso dell'ultimo anno ce ne sono stati diversi che hanno destato/destano la preoccupazione dei cittadini.

Pare che quanti mettono in atto le barricate siano adolescenti disoccupati che diventano così gli obiettivi ideali per questi cartelli della droga che li assumono dando loro le armi e mettendoli sulle strade con i volti coperti, motivo questo da cui prendono il soprannome di “los tapados”.

Paco from Urbi et Orbe [es] riferisce delle barricate avvenute lo scorso febbraio:

Un taxista que estuvo en uno de los primeros bloqueos me contó algunos pormenores: robo o destrucción de teléfonos celulares, consumo de drogas y alcohol, insultos, amenazas y golpes contra conductores…

Lo que no tuvo que contarme el taxista fue la actitud pasiva, insegura, de las fuerzas policiacas. Eso fue evidente durante varios días. Sin embargo, el Secretario de Seguridad estatal se quejaba; pedía que los ciudadanos y los medios de comunicación identificaran a “los malos”, que no eran los policías sino el crimen organizado. El propio Gobernador aseguró que tras los “tapados de Monterrey” están el Cártel del Golfo y su brazo armado, los “Zetas”.

Un tassista trovatosi in uno dei primi blocchi mi ha raccontato alcuni dettagli: furti e distruzioni di cellulari, consumo di droghe e alcol, insulti, minacce e botte ai conducenti…

Quello che non ha dovuto accontarmi il tassista è l'attitudine passiva, insicura, delle forze di polizia. Ciò è stato evidente per diversi giorni. Tuttavia, il Segretario per la Sicurezza dello Stato si lamentava; chiedeva che i cittadini e i mezzi di comunicazione identificassero “i cattivi”, che non erano i poliziotti bensì la malavita organizzata.

Lo stesso governatore ha dichiarato che dietro ai “tapados” di Monterrey ci sono il Cartello del Golfo ed il suo braccio armato, “Los Zetas”.

Quello che segue è un altro citizen video che mostra le barricate dei Narcos dello scorso marzo:

Infine, in uno dei commenti al video si può leggere una ricostruzione diretta del blocco:

A mi me toco un bloqueo a la miguel aleman,cuando iba para el aeropuerto y vi que de 3 taxis se bajaron como 12 tipos estilo cholos,que se le fueron alos camiones y los atravezaron,y todo lo hicieron en menos de 5 minutos y a la vista de una granadera de apodaca,despues huyeron en los taxis rumbo a la carr. huinala,ojala ya los paren a estos cabrones lacras.

Ho vissuto l'esperienza di un blocco sulla Miguel Aleman mentre ero diretto in aeroporto e ho visto come da 3 taxi sono scesi 12 “cholos”, per poi dirigersi verso alcuni autobus e metterli di traverso per bloccare il traffico, e tutto questo in meno di 5 minuti e sotto gli occhi di una camionetta della polizia, dopo sono fuggiti sul taxi in direzione Huinala, spero che li prendano questi stronzi.
Issa Villareal ha contribuito a questo articolo.

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