Messico: autodifesa contro i cartelli della droga o il governo?

Líderes de los grupos de autodefensa en la entrada de Churumuco, un municipio del estado de Michoacán. El grupo ha tomado las armas para protegerse de los carteles de la droga y las pandillas que operan en la zona.Foto de Armando Solís, 29 de diciembre 2013, copyright Demotix

I capi dei gruppi di autodifesa all'entrata della città di Churumuco, nello stato di Michoacán. Il gruppo ha imbracciato le armi per difendersi dai cartelli della droga e dalle gang che operano in zona. Immagine di Armando Solís, Dec. 29 2013, copyright Demotix

Nel tentativo di ristabilire la pace nello stato di Michoacán [en, come tutti i link successivi salvo diversa indicazione], il governo messicano ha inviato le forze militari per disarmare i gruppi armati formati dai cittadini, meglio conosciuti come “Auto-difensori”, i quali hanno deciso di imbracciare le armi per difendere le proprie terre, il proprio lavoro e le proprie famiglie dal crimine organizzato.

La violenza non è nuova a Michoacán. Per molti anni questo stato del Messico Occidentale ha patito le conseguenze di una mancanza di sicurezza dovuta alla presenza dei cartelli della droga e dell'assenza di una qualsiasi autorità che fosse veramente in grado di proteggere i cittadini. Oltre a questo vi è la costante presenza delle forze armate per la cosiddetta “guerra alla droga“, intrapresa inizialmente dall'ex presidente Felipe Calderón Hinojosa [it] e continuata da quello attuale Enrique Peña Nieto, che però non sono riusciti ad impedire i ricatti, le intimidazioni, i rapimenti e le violenze dei trafficanti ai danni della popolazione. Tutti questi fattori hanno alimentato il gruppo degli “autodifensori”.

Nonostante le forze civili abbiano operato nel rispetto della legge, il recente tentativo dei militari di disarmare questi gruppi è stata vista come una tappa fondamentale che potrebbe cambiare il corso del conflitto armato.

Il blog “Hazme el Chingado Favor” [es] riassume così la recente azione governativa:

Así las cosas finalmente el Secretario de Gobernación vuelve anunciar que se va combatir la inseguridad y se manda al ejército. Se anuncia con bombo y platillo que se dedicaran 250 millones de pesos para reforzar el programa de Prevención del Delito una cifra risible cuando se considera que tan solo para ganar las elecciones del 2012 el PRI regalo 701 millones de pesos en tarjetas Monex… ¡HECF!

Alla fine quindi il Ministro dell'Interno ha nuovamente annunciato la lotta alla mancanza di
sicurezza e l'invio dell'esercito. È stato annunciato, in pompa magna, che 250 milioni di pesos (circa 19 milioni di dollari) saranno dedicati al consolidamento del programma di prevenzione criminale, una cifra ridicola se si considera che pur di vincere le elezioni del 2012, il PRI (Partido Revolucionario Institucional) ha elargito 701 milioni di pesos (quasi 53 milioni di dollari) in buoni regalo del gruppo Monex.

Mauricio Ceballos, [es] utente di Twitter e blogger incolpa i politici per lo stato in cui si trova Michoacán:

Tutti i partiti politici, e la politica in generale, sono responsabili dell'attuale situazione del Michoacán.

L'account Twitter intitolato “No más corrupción” (Basta corruzione) ha pubblicato questa immagine che raffigura l'attuale situazione:

La nuova e triste mappa di Michoacán dovuta all'incapacità del governo di fornire sicurezza alla popolazione.

Altri la chiamano semplicemente guerra civile:

Non abbiate paura delle parole, Michoacán è in piena guerra civile.

Riguardo al raid eseguito dalle forze federali nell'area conosciuta come Tierra Caliente, i sacerdoti si sono fatti sentire – come del resto hanno fatto in merito ad altri conflitti come il movimento Zapatista- criticando fortemente il governo. Il vescovo di Apatzingán Miguel Patiño Velázquez, ha scritto una lettera aperta [es] pubblicata sul sito Animal Politico. Segue un'estratto della lettera:

Los hechos recientes, de este nuevo año 2014, han llenado de indignación a nuestro pueblo al cerciorarse de que ni los políticos, ni el gobierno dan muestras de querer solucionar el problema de Tierra Caliente. En lugar de buscar a los criminales que dañan a la comunidad, el ejército mexicano, por órdenes superiores, fue a desarmar a las autodefensas de Nueva Italia y Antúnez agrediendo a gente indefensa con el resultado de tres hombres muertos. La situación se les salió de control y al verse rodeados por la población comenzaron a disparar, primero al aire y después a las personas. […] Apatzingán está desde el viernes pasado hundida en el miedo y la zozobra. […] los enviados del crímen organizado quemaron autobuses, tráilers y camiones de carga sin que los federales ni los militares lo impidieran.  El crímen organizado sigue obligando a la gente a asistir a sus manifestaciones, sus líderes están plenamente identificados y no hay autoridad que los pare. […] El pueblo está exigiendo al gobierno que primero agarren y desarmen al crímen organizado. El ejército y el gobierno han caído en el descrédito porque en lugar de perseguir a los criminales han agredido a las personas que se defienden de ellos. ¿No han comprendido que nos encontramos en un “Estado de necesidad”?

I recenti fatti occorsi già dal nuovo anno hanno pervaso di indignazione il nostro popolo, resosi conto che sia i politici sia il governo non hanno nessuna intenzione di risolvere il problema della Tierra Caliente. Invece di cercare i criminali che danneggiano la comunità, l'esercito messicano, eseguendo ordini che vengono dall'alto, ha disarmato i gruppi di autodifesa di Nueva Italia e Antúnez , lasciando la gente indifesa e la morte di tre uomini ne è stata la conseguenza. La situazione è sfuggita al loro controllo e ritrovandosi circondati hanno aperto il fuoco, prima in aria e poi verso la gente. […] Dallo scorso venerdì la città di Apatzingán vive nella paura e nell'ansia […] Gli emissari del crimine organizzato hanno incendiato autobus, camion e rimorchi senza che la polizia o i militari abbiano fatto niente per fermarli. Il crimine organizzato continua ad obbligare la gente ad assistere alle sue manifestazioni, si sa chi sono i capi ma le autorità non fanno niente per fermarli. […] La gente chiede che il governo catturi e disarmi i criminali. L'esercito e il governo hanno completamente perso la credibilità perché invece di inseguire i criminali hanno attaccato persone che ne difendevano altre. Non capiscono che siamo in uno “stato di necessità”?

Padre Gregorio López della parrocchia Nuestra Señora de la Asunción in un'intervista con Red Noticiero riportata nel sito Sin Embargo [es] si è spinto oltre dichiarando apertamente i nomi dei capi del cartello “I Cavalieri Templari” e accusando il governo di sapere benissimo dove si trovano e di proteggerli:

Nazario Moreno ayer comió con ‘La Tuta’ [Servando Gómez Martínez] en un rancho que se llama La Cucha, aquí a unos kilómetros de Apatzingán, y el gobierno lo sabía. […] La estrategia de enviar fuerzas federales a Apatzingán, Michoacán, es “una farsa, un teatro” porque incluso los elementos de la Policía Federal (PF) reciben su nómina del crimen organizado y el gobierno federal y estatal lo saben.

Ieri Nazario Moreno ha mangiato con “La Tuta” (Servando Gómez Martínez) nel ranch La Cucha, a pochi chilometri da Apatzingán e il governo lo sapeva. […] Il piano che prevedeva l'invio di forze federali a Apatzingán, Michoacán, è stata “una farsa, una messa in scena” perché tutti i membri delle Forze federali sono sul libro paga del crimine organizzato e lo stato lo sa.

Molti utenti di Twitter condividono il pensiero del prete:

Gli autodifensori di Michoacán si stanno difendendo dai rapimenti e dalle estorsioni, il signor Vallejo sta
prendendo le difese dei templari.

I gruppi di autodifesa sono formati da persone che difendono le proprie vite e famiglie. L'atto criminale è
il supporto dei militari ai Templari di Michoacán.

Altri vanno ben oltre dichiarando che l'auto difesa potrebbe essere l'inizio di una rivoluzione:

#Yosoy132 (movimento studentesco) ha creato disordine a livello nazionale ma in modo pacifico; i gruppi di autodifesa a Michoacán potrebbero fare la rivoluzione.

Gli utenti di Internet hanno messo in dubbio le azioni dei militari riguardo le vere ragioni del disarmo dei
gruppi di auto difesa:

Al governo non conviene il nostro attacco al mercato della droga, ecco perché vuole disarmare la popolazione.

D'altra parte, alcuni hanno espresso dubbi riguardo i finanziamenti e l'origine dei gruppi di autodifesa:

Non è possibile che gruppi di dubbia provenienza e dotati di armi sofisticate siano considerati eroi dalla
[gionalista Carmen] Aristegui.

In ogni caso i gruppi di autodifesa stanno ricevendo il supporto di tutti, soprattutto grazie ad azioni
come quella riportata dal giornale Proceso: “I gruppi di autodifesa hanno restituito 265 ettari sottratti dai trafficanti ai legittimi proprietari.”

I gruppi non vogliono creare martiri o eroi, ma come esseri umani sono molto più rispettabili del governo
messicano.

Coloro che sono interessati a scoprire le ragioni che hanno portato alla creazione dei gruppi di autodifesa e
la sua storia di seguito c'è l’intervista [es] al loro capo José Manuel Mireles:

[Nota del traduttore:  L'intervista è in lingua spagnolo. Qui ne potete trovare un'altra un po’ più lunga con i sottotitoli in inglese:]

Per conoscere gli ultimi sviluppi della vicenda seguite gli hashtags #Michoacán, #autodefensas#MichoacánEnGuerra su Twitter.

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