Libano: come gestire il flusso massiccio dei rifugiati siriani?

Questo articolo fa parte del nostro speciale dal titolo Sopravvivere in Siria [en, come tutti i link seguenti]

"Una lezione di scuola per i profughi siriani in Libano, vicino al confine, a cui hanno partecipato 280 studenti," tweets  Derek Stoffel (@DerekStoffelCBC)

“Una lezione di scuola per i profughi siriani in Libano, vicino al confine, a cui hanno partecipato 280 studenti,” scrive su Twitter Derek Stoffel (@DerekStoffelCBC)

Il Libano ha accolto, ad oggi, circa un milione di profughi siriani – approssimativamente un quarto della sua popolazione.

In una serie di messaggi su Twitter, Josh Wood, giornalista freelance residente nella capitale Beirut, racconta questa storia, che a suo dire “riassume quanto siano problematici i rapporti tra la popolazione libanese e l'enorme numero di rifugiati” nel paese:

Ieri @mgdowney ha regalato ai bambini del campo profughi un pallone, per evitare che sciamassero verso la telecamera (e perché è davvero un bravo ragazzo)1/3

Oggi siamo tornati. Il pallone era stato lanciato per sbaglio oltre il muro di un ospedale. Un poliziotto lì vicino lo ha squarciato in due prima di rilanciarlo ai bambini. (2/3)

Questo incidente riassume i pessimi rapporti tra i libanesi e il numero enorme di profughi siriani nel paese. (3/3)

Continua spiegando:

I rifugiati siriani ci dicono, dei libanesi che fanno loro visita: “Non accettano il caffè o il tè che offriamo loro e dopo averci stretto la mano, corrono a lavarsele” 

Poco dopo, Wood invia un altro messaggio a proposito della situazione dei rifugiati in Libano:

Beirut: un piccolo profugo, (forse di 8 anni) dorme in una scatola di fronte a un bar, mentre lì accanto una coppia libanese si bacia. I suoi genitori sono stati uccisi ad Aleppo.

Il Ministro degli Esteri svedese Carl Bildt, lo scrive nero su bianco:

Oggi il 20-25% della popolazione libanese è costituita dai rifugiati siriani. Rapportato alla Svezia, sarebbero 2 milioni di persone. Dobbiamo davvero mostrare loro solidarietà.

Negli ultimi 30 mesi, un totale di circa due milioni di siriani sono scappati dal loro paese, dilaniato dalla guerra civile, riparando nei paesi vicini: per lo più Libano, Turchia, Giordania e Iraq. Si stima che almeno altrettanti abbiano abbandonato le loro case per rifugiarsi in altre zone della Siria, per sfuggire al conflitto.

Nel frattempo, l'attivista siriana Amal Hanano, sostiene che i profughi debbano essere aiutati a tornare alle loro case:

La soluzione non è costruire alloggi permanenti per i profughi siriani in Libano, ma aiutare i rifugiati a tornare alle proprie case. #Syria

 

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