Palestina: “Diwan Ghazza” e il Club del Libro di Gaza

Questo post è il primo di una nuova autrice, la blogger palestinese Yasmeen El Khoudary: viene presentata l'iniziativa chiamata “Diwan Ghazza”, promossa  da un gruppo di blogger a Gaza.

Stupisce constatare come le persone siano molto sorprese di sentire che a Gaza esiste un Club del Libro, suppongo che questo accada dal momento che abbiamo inaugurato Diwan Ghazza. Lasciate che vi racconti la nostra storia.

Io e un gruppo di amici eravamo stufi di come Gaza venga considerata nel mondo (i media riportano solo gli aspetti negativi della vita qui) e di come vengano trascurati gli aspetti positivi, l'altra faccia di Gaza: quella storica, straordinaria, colta e ispiratrice. Abbiamo deciso che Gaza non è da meno delle altre città e il fatto di aver vissuto così tante esperienze dovrebbe tornare a nostro credito. Gaza genera pensatori e insegna loro a pensare da soli. Qui non ci sono centri culturali, teatri, sale cinematografiche o biblioteche pubbliche aggiornate, ma tutto ciò non ci avrebbe fermato.

Così abbiamo deciso di mettere insieme i nostri progetti, il tempo e l'energia per creare un gruppo a cui esser fieri di appartenere. Ed è divertente quando qualcuno ci chiede che cosa sia Diwan Ghazza e non capisca poi la risposta: “Un gruppo di amici interessati al sapere e alla promozione dell'immagine di Gaza nel mondo”. Come possiamo non essere una società legalmente registrata oppure una ONG?! Perché non chiediamo finanziamenti?! Come facciamo senza un ufficio!?

Ma Diwan Ghazza è molto più semplice di tutto ciò. Non vogliamo essere soggetti alle pastoie di una ONG oppure sottostare alle regole imposte dai finanziatori. Perché dovremmo cercare di diventare “ufficialmente registrati” e chiedere donazioni quando possiamo fare un ottimo lavoro senza soldi?

La nostra prima attività è stato un Tweet-Up [en-ar], un primo incontro avvenuto a Gaza nel luglio del 2011, che ha riunito circa 30 tweep, dei quali molti si incontravano per la prima volta. Abbiamo discusso di molte questioni, dal nostro ruolo e responsabilità come tweep di Gaza alle prospettive di attività del Diwan. In seguito abbiamo organizzato un'intervista su Twitter con Frode Mauring [en], rappresentante speciale dell'Amministrazione nei territori palestinesi occupati. Abbiamo anche organizzato numerosi incontri a Gaza tra giovani attivisti, l'UNDP (Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite) e altri diplomatici, compresa una missione diplomatica e culturale proveniente dalla Svezia [sv].

Contemporaneamente, nel luglio 2011 sono diventata coordinatrice a Gaza dello straordinario Laboratorio palestinese di scrittura [en]. Abbiamo organizzato molti laboratori di scrittura su Internet (generosamente ospitati dal British Council), seguiti da studenti e professionisti che hanno largamente beneficiato dell'esperienza di autori famosi da tutto il mondo.

In seguito abbiamo inaugurato il Club del Libro con la lettura di due racconti: “Zabelle” [en] di Nancy Kricorian e La via di Damasco [en] di Robin Yassin-Kassab. Abbiamo anche organizzato una discussione approfondita su Zabelle con Nancy Kricorian dopo la lettura del racconto e ci stiamo occupando di organizzare per il prossimo futuro un incontro con Robin Yassin-Kassab!

Il Club del Libro di Gaza

Il Club del Libro di Gaza

Il nostro gruppo ha cominciato a crescere e sempre più persone si sono interessate all'attività di Diwan Ghazza e del Club del Libro. Ma non volevamo limitarci a libri e racconti inglesi o ad un piccolo gruppo di persone. Non avevamo né una biblioteca aggiornata né una libreria. E così abbiamo deciso di avviare il Club Diwan Ghazza dello Scambio del Libro. E abbiamo realizzato il nostro progetto.

Il nostro primo incontro si è svolto a gennaio; sono intervenute 18 persone e sono stati scambiati circa 25 libri: sulla storia del cristianesimo a Gaza, il racconto ‘Fame’ di Knut Hamsun tradotto dal norvegese, Charles Dickens, Sahar Khalife, insomma una gran varietà di libri. Ci siamo incontrati anche la settimana scorsa, molta gente, molti libri (non li abbiamo contati, ma la pila era molto ALTA).

Questa volta sono arrivati l'opera poetica Ahmed Matar, un recente saggio sulla rivoluzione in Egitto e i libri di Paolo Coelho. Ci siamo scambiati ancora molti volumi, ma ne è rimasta una grande catasta. Fortunatamente il luogo che ospita i nostri incontri, l’Almat'haf Hotel [en-ar] (il primo museo archeologico e casa della cultura a Gaza) ha offerto ospitalità alla nostra biblioteca nel suo centro commerciale. Chiunque sia interessato può rendersi conto del nostro scaffale virtuale su Buone Letture [en-ar]: una sola richiesta, scrivete una recensione!

In questo modo stiamo costruendo lentamente un modello per mostrare che MOLTO si può fare a Gaza senza alcun contributo finanziario. Servono solo genuina dedizione e reciproco interesse. Spero di essere stata capace di rispondere alle vostre domande su Diwan Ghazza, il nostro Club del Libro e su come stiamo cercando di riportare la nostra città al livello di quella a cui apparteneva un tempo Coricio di Gaza (491-518 AD) [pdf en] , che qui aveva fondato la Scuola di Retorica [it], un faro di conoscenza nella tarda antichità!

Riguardo a Diwan Ghazza: siamo un gruppo di amici che cerca di mostrare al mondo un'immagine migliore di Gaza (un'immagine che esiste, ma viene ignorata da ormai troppo tempo): ci sforziamo di fornire senso di legittimazione attraverso la conoscenza e provvedendo a un luogo dove i giovani possano parlare degli aspetti dimenticati di Gaza. A proposito del nostro nome, Diwan nella cultura palestinese è uno spazio familiare dove parenti ed amici si riuniscono per discutere e chiacchierare. Il nostro Diwan è un luogo per scambiarci e discutere idee, progetti, pensieri e conoscenze. Per maggiori informazioni. visitate il nostro sito web [en] e la pagina Facebook [en].

Il nostro team è composto da 5 ambiziosi palestinesi di Gaza, Ola Anan [ar], Jehan Al Farra[en], Bashar Lubbad [en-ar], Omar Ghraieb [en], and Yasmeen El Khoudary [en].

Post originale pubblicato dal blog di Yasmeen, Gaza, out of the blue [en].

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