Francia: linea dura contro l'immigrazione studentesca

Se la legge sull’ immigrazione negli Stati Uniti [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] fosse stata anche lontanamente assimilabile a quella recentemente approvata in Francia, Yahoo sarebbe stato una società cinese – fondata da Jerry Yang di Taiwan – Google sarebbe oggi una grande azienda russa – grazie al suo fondatore Sergey Brin – e Apple sarebbe stato un'impresa siriana – dal momento che anche il padre di Steve Jobs era uno studente straniero.

Non è finita qui. Se l'Università delle Hawaïï non avesse offerto a Barack Obama Senior l'opportunità di studiare negli USA, suo figlio oggi non starebbe dove sta.

Il dibattito sull'immigrazione

In Francia il dibattito politico sull'immigrazione va avanti dall'inizio di Settembre. Claude Guéant, Ministro dell'Interno ed ex-capo di gabinetto del Presidente Sarkozy, ha siglato nel Maggio 2011, in un'azione congiunta con il Ministro del Lavoro e delle relazioni sociali Xavier Bertrand, una circolare che rende la vita difficile a tutti gli studenti stranieri che, avendo conseguito un titolo di studio presso un'università statale o privata francese intendono cercare occupazione sul suolo francese convertendo il permesso di soggiorno da studio in lavoro.

Claude Guéant, Ministro degli interni. Immagine ripresa da iledere.parti-socialiste.fr (CC).

A completare il quadro, il 6 Settembre 2011 è stato firmato un decreto che introduce misure restrittive per agli studenti stranieri che desiderano proseguire gli studi universitari in Francia.

Julie Smith, una cittadina americana residente in Francia è stata colpita dalle nuove politiche d'immigrazione. Dopo aver ricevuto una lettera di deportazione dalle autorità, lei ha scritto sul sito di informazione francese Rue 89:

Questa è la mia storia di cittadina americana immigrata in Francia, e anche la storia di molti dal momento che le norme sull'immigrazione sono diventate più restrittive con il Ministro dell'Interno Claude Guéant. Queste leggi distruggono la vita di molti stranieri che qui si sono stabiliti e si sono fatti una vita da anni. Sicuramente esse tolgono alla Francia il contributo reale che noi diamo all'economia e sono applicate senza logica nè giustizia.

Gli studenti francesi, insieme a quelli stranieri, si sono mobilizzati contro questi nuove norme, e insieme a loro molti rettori universitari. Il 18 Ottobre, 500 studenti hanno simbolicamente manifestato [fr] di fronte alla Sorbona a Parigi, in protesta contro la politica di Guéant. Per dimostrare l'assurdità delle misure leggi, hanno buttato nell'immondizia le pergamene di laurea.

Il seguente video [fr] pubblicato su YouTube dall'utente 123VivaAlgerieNew[ar] riprende la scena del gesto:

  

Manifestazioni

La manifestazione è stata organizzata dal “Collectif du 31 mai”, un'organizzazione che unisce studenti e laureati stranieri presso le università francesi. Conta più di 6.000 membri sostenitori sulla suapagina Facebook.

Anche “La Confederation Étudiante” [Federazione studentesca], il secondo, in ordine di importanza, sindacato studentesco in Francia, si è attivato su questa questione. L'organizzazione ha lanciato una petizione[fr] chiedendo al Governo di ritirare le misure adottate. Ad oggi la petizione è stata firmata da oltre 2.000 persone.

Abbiamo intervistato Baki Youssoufou, presidente de “La Confédération Étudiante”. Nel seguente video [fr], egli spiega l'assurdità delle misure restrittive, e anche le ragioni per cui egli pensa che siano collegate alle prossime elezioni presidenziali del 2012:

  

Alcuni studenti stranieri guardano alla Circolare del 31 Maggio come a un'opportunità per fare ritorno ai loro paesi e portare lì il loro contributo per lo sviluppo del paese. Uno studente camerunese, Kocoumbo, ha pubblicato un post anonimo su Rue 89 intitolato “Studenti africani, Guéant ci rende un servizio: osiamo tornare a casa nostra” [fr]. E scrive:

A cet égard, en dépit des tragédies personnelles des uns ou des autres, je ne peux m'empêcher de penser que c'est là un fier service que M. Guéant nous rend.

A questo proposito, nonostante i problemi personali, non posso fare a meno di pensare che Guéant ci stia facendo un enorme favore.

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