Siria: carri armati entrano ad Hama alla vigilia del Ramadan

Domenica 31 luglio, alla vigilia del Ramadan, l'esercito siriano è entrato nella città di Hama [en] e, secondo alcuni resoconti, alle 11 della mattina aveva già ucciso circa 45 persone [en]. Per i siriani l'attacco assume una particolare valenza, in quanto la citta di Hama è stata teatro di uno dei più orribili massacri dell'epoca moderna.

Finora la maggior parte dei tweet riguarda link a notizie e aggiornamenti, e molti provengono dalla Siria. Dall'estero, invece, arrivano per lo più condanne per le uccisioni dei civili e rabbia per l'apparente indifferenza della comunità internazionale. Tuttavia, alcuni netizen come deekelgen963 [en], hanno espresso dei dubbi circa la veridicità dei resoconti giunti da Hama.

Tra le notizie che si leggono su Twitter, una in particolare salta all'occhio: Debkafile scrive “Niente acqua, elettricità e linee telefoniche per i 400.000 abitanti di Hama”.

In queste ore sono apparsi dei video girati ad Hama. In uno apparso su Shams News Network [ar] si vedono, tra le immagini mosse, i carriarmati che entrano in città:

In un altro video si vede del fumo nero salire dalla città:

La giornalista della BBC Shaimaa Khalil ha fatto riferimento ai video in streaming che arrivano in diretta da Hama, disponibili presso questo archivio [ar].

Ad Hama non ci sono giornalisti professionisti e il racconto di quanto sta accadendo dipende interamente dagli attivisti e dai cittadini reporter, per i quali girare video e fare fotografie significa correre rischi notevoli. Per questi motivi le notizie arrivano col contagocce, ma va segnalato che alcuni attivisti siriani come @wissamtarif [en] e @malathaumran [en] stanno pubblicando aggiornamenti continui tramite i loro account su Twitter.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.