Giappone: l'importanza di tornare alla normalità

In seguito al terremoto che ha devastato il Giappone l'11 marzo, con il passare del tempo la popolazione giapponese avverte il bisogno di tornare alla normalità e di lasciarsi il disastro alle spalle. Se per chi ha perso la casa e le persone amate quest'impresa sarà difficile, per coloro che hanno avuto più fortuna è forte il desiderio di partecipare alla rinascita economica del Paese.

Lo scrittore spagnolo Hector García ha vissuto in Giappone per molti anni e il suo blog “A Geek in Japan” [es] ha rappresentato per molti spagnoli una finestra sulla vita quotidiana di Tokyo. Dopo la catastrofe ha continuato ad aggiornare il suo blog con le informazioni riguardanti gli effetti delle scosse di assestamento, dando alla popolazione il senso di quanto stava accadendo a Tokyo in seguito al terremoto e alla crisi nucleare. Nel suo post del 23 marzo [es] descrive il bisogno di tornare alla normalità, dal momento che l'angoscia ha influenzato anche coloro che avrebbero voluto dare una mano: le persone sono rimaste incollate alla TV o ai notiziari terrorizzate al pensiero di dover abbandonare le proprie case. Le imprese sono state temporaneamente chiuse lasciando senza alcun reddito le persone, che necessitavano di denaro per tornare indietro ad aiutare le proprie famiglie nei rifugi:

Debemos ayudar de forma activa a través de donaciones y otros medios, pero es igual, o casi tan importante volver a nuestras rutinas habituales. Es importante para todos, ir al gimnasio, ir a tomarse unas copas, ir comprarse unos libros. Desde lejos, quizás os parezca una chorrada, pero es la realidad de Tokio, e incluso en todo Japón ahora mismo. Debemos de quitarnos el miedo, dejar de mirar las noticias cada minuto y salir a disfrutar de la diversidad de la vida, de esta forma ayudaremos a las víctimas y a Japón a recuperarse ante lo ocurrido. La salud física de decenas de miles en el área de Tohoku está en peligro, la salud mental de millones de personas y la salud de la economía japonesa también.

Dobbiamo operare attivamente attraverso donazioni e altri mezzi. Tuttavia, è ugualmente importante o forse lo è ancora di più, tornare alla nostra routine quotidiana. E’ fondamentale per tutti noi tornare in palestra, uscire la sera, comprare qualche libro. Come facevamo prima. Dobbiamo mettere a tacere la paura, smettere di guardare i notiziari ogni minuto e uscire per godere della diversità della vita. In questo modo aiuteremo le vittime e il Giappone a riprendersi da quanto è accaduto. La salute fisica di decine di migliaia di persone nell'area di Tohoku è in pericolo, così come quella mentale ed economica di milioni di cittadini giapponesi.

Sul blog BoingBoing [en, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato], è apparso un video giapponese che il responsabile del dipartimento di design della Rakudasan, Ayahiko Sato, commenta come segue:

Ora, a causa del terremoto, ci troviamo in una situazione critica. In ogni caso, siamo convinti che il nostro compito sia di dare maggior risalto al Giappone e alla sua creatività. Abbiamo bisogno di notizie positive, che ci diano forza, dal momento che siamo devastati da un'informazione costantemente negativa.

http://www.youtube.com/watch?v=lwyCWHoNe2I

Chitaka2000, su YouTube, dove normalmente carica video riguardanti automobili e motori, questa volta ha postato un filmato differente. Mentre camminava nella sua città, Tokyo, ha registrato un video che mostra come le attività quotidiane sono leggermente cambiate quando le luci sono spente o la gente deve rifornirsi di batterie. I commenti alle immagini chiariscono segni e altri aspetti culturali: la mascherina indossata dai passanti è una protezione dalla febbre da fieno e non dalle radiazioni, come molti erroneamente pensano.

JuneHoneyBee vive a Tokyo e con questo video cerca di mostrare come la vita in città continui ad andare avanti:

Mentre l'attenzione è così TANTO concentrata su orribili notizie di distruzione, ci sono anche molti piccoli aspetti della vita quotidiana di cui vale la pena godere. Questa serie di video rappresenta lo sforzo di incentrare l'attenzione su quanto sta avvenendo in altre parti del Giappone: come le persone trascorrano la vita di tutti i giorni e quanto io apprezzi le piccole cose, quelle quotidiane, per le quali amo il Giappone. Questo è il fioraio di fronte a casa mia, lì compro le piante e qualche volta capita che le riporti indietro per aproffitare del pollice verde di Takami. Oggi il negozio era zeppo di bellissimi fiori.

Satomihyde2010 su Youtube ha caricato il suo piccolo tributo al popolo giapponese che, nonostante la sofferenza, sta cercando di rimettere insieme i pezzi e andare avanti:

Attraverso queste immagini, Michael Keferl, Darrell Nelson e Joanne Yu mostrano in CScout Japan come la vita prosegua come al solito a Tokyo, a Chiba e a Shinagawa. Michael scrive:

La vita è certamente diversa a causa delle restrizioni all'uso dell'energia elettrica e del numero limitato di treni. Tuttavia, a sentire i notiziari internazionali, pare che TUTTO il Giappone sia sommerso e sofferente. Miyagi e Iwate sono l'epicentro, mentre noi, fondamentalmente, abbiamo sperimentato inconvenienti minori. Questo è da tenere bene a mente.

Foto del terremoto a Chiba

La prefettura di Chiba dimostra il suo orgoglio dopo il terremoto. Foto di Darrell Nelson

Persino Sendai, il cui territorio è stato parzialmente devastato dall'onda dello tsunami, sta tornando alla normalità. Acofromsendai ha aperto un canale su YouTube e ha caricato alcuni filmati sulle diverse aree di Sendai interessate dal terremoto. Tra di esse compare anche quella del centro commerciale vicino al porto dove gli effetti dello tsunami si possono ancora osservare, a differenza del centro della città in cui le attività sono riprese regolarmente.

Per finire citiamo Ken Mogi, un dottore di ricerca e blogger giapponese che vive a Tokyo e che, ispirato dall'articolo di Hector García menzionato all'inizio di questo articolo, scrive:

Così, uno dei compiti più difficili ma di importanza fondamentale è tornare alla diversità della vita piuttosto che rifuggire da essa. Abbiamo bisogno di una sana industria dell'intrattenimento. Il settore della ristorazione deve rifiorire. I libri hanno bisogno di essere venduti e letti, le stanze di albergo devono traboccare di risate. Mentre investiamo una sostanziale quantità del nostro tempo e delle nostre energie nelle opere di salvataggio e soccorso, in qualche modo dobbiamo continuare a credere nella diversità della vita. Oltre che a pensare a questo terremoto e riflettere sul futuro dell'energia nucleare, abbiamo la necessità di cantare una canzone sulle tante gioie del vivere.

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