Governo russo: e il motore di ricerca sia ‘di Stato’

Il governo russo sta lavorando a un proprio motore di ricerca online.  Il quotidiano che ha pubblicato [ru] la sensazionale notizia in prima pagina, “RBC-Daily”, lo ha già battezzato “Kremlyandex”, spiegando che sifarà entro l'anno. Per tale appellativo ci si è ispirati al motore di ricerca più usato in Russia, Yandex.ru. A tutt'oggi, i maggiori rivali di Yandex sono Google, Rambler e Mail.ru. Secondo Liveinternet.ru [ru], a dominare il mercato dei motori di ricerca è Yandex, con il 63.5 per cento dell'utenza. Usano Google circa il 21 per cento dei russi, mentre seguono, al terzo e quarto posto rispettivamente, Rambler e Mail.ru.

Non sembra dunque che agli utenti russi manchi la scelta per la ricerca online di informazioni. Secondo il quotidiano RBC l'idea di mettere a punto un motore di ricerca nazionale, pur in presenza di RuNet [l'Internet russa], che già ha una buona dotazione di opzioni di ricerca, l'ha lanciata Vladislav Surkov, il vice-responsabile dell'amministrazione presidenziale, noto come primo ideologo del Cremlino. Il quotidiano non ha fornito molti chiarimenti sul perché sia nato questo nuovo progetto.

Per prima cosa, al governo russo serve un grosso motore di ricerca che non appartenga ad aziende straniere (Yandex è di proprietà di un'azienda con sede in Olanda, la Yandex N. V.). Inoltre, il nuovo sistema risponderà soprattutto alle esigenze del governo, fornendo accesso a informazioni protette, mentre sarà bloccato l'accesso ai contenuti vietati. Da fonti RBC si sa che la motivazione è di ordine politico, perché “il governo avrà un motore di ricerca relativamente controllato e con proprietari fidati.”

RBC riferisce che il progetto ha un budget di cento milioni di dollari e verrà realizzato a cura del Ministero delle Comunicazioni, con la collaborazione di aziende informatiche private con sede in Russia. Un'altra fonte del quotidiano riporta che il Cremlino aveva preso in considerazione l'acquisto di un motore di ricerca già esistente, ma alla fine ha optato per la realizzazione in proprio.

La notizia ha suscitato subito un ampio dibattito fra gli esperti e i blogger, la maggior parte dei quali si sono chiesti perché la così detta RuNet avesse bisogno di un motore di ricerca del governo. È evidente che un simile search engine possa esere strumento di censura e nel contempo promuovere contenuti filo-governativi, riducendo la visibilità dei siti web dell'opposizione. Gli esperti sostengono comunque che la difficoltà maggiore non sta tanto nel mettere a punto un motore di ricerca, quanto nel diffonderne l'uso in un contesto che già vede a disposizione degli utenti Yandex, Google e Rambler.

Ecco cosa scrive [ru] su Lenta.Ru Alexander Amzin, esperto di Internet:

Представьте себе, что железнодорожная сеть России была бы создана частными компаниями. Имело бы смысл государству строить свою, дублирующую? Нет, это огромные затраты, гораздо проще добиться целей законодательным регулированием. <…>

По рельсам Яндекса, Рамблера и Гугла ежедневно “ездят” миллионы человек. Представим, что рядом прокладывают государственные пути с невнятной бизнес-моделью (реклама?) и целью существования. На продвижение этих вторых рельсов тратятся средства налогоплательщиков. Но, что характерно, госрельсами никто не пользуется, потому что частники пестовали свою железнодорожную сеть с десяток лет. Они про это понимают все. Государство тут чужое. Число успешных государственных интернет-проектов, мягко выражаясь, невелико.

immaginiamo una rete ferroviaria russa a proprietà e gestione privata. Che senso avrebbe per il governo farsi anche la propria rete ferroviaria? Nessuno. Ci sono un sacco di spese ed è molto più semplice conseguire l'obiettivo per via normativa. […]
Sono milioni le persone che ogni giorno “transitano” per la ferrovia di Yandex, Google e Rambler. Immaginatevi ora che proprio accanto a queste ci sia la ferrovia dello Stato, dotata di obiettivi e modello aziendale confusi (e la pubblicità?). Poniamo si spendano i soldi dei contribuenti per costruire una seconda ferrovia. Prevedibilmente, succede che nessuno si serve della ferrovia dello Stato perché da decenni ci sono quelle gestite dai privati. Lo capiscono tutti. Cosa c'entra mai il governo? Le possibilità di riuscita, per un progetto statale del genere, sono a dir poco esigue.

“Convincere decine di milioni di persone a sbaraccare per passare alla piattaforma statale costa la stessa fatica che ci vuole per una rivoluzione,” conclude Amzin.

Su LiveJournal alcuni blogger propongono due possibili spiegazioni: censura politica, oppure riciclaggio di denaro sporco. Vzav, per esempio, scrive [ru]:

Вот честно, не понимаю – нафига?

Зачем создавать то, что заведомо будет хуже уже существующих сервисов?

Идея тотального контроля? Так он есть.

Национальное самолюбие? Так оно не так достигается.

Деньги отмывают? Так ведь шито все белыми нитками…

Зачем тогда?

Proprio non ne capisco il motivo. Perché creare qualcosa che sarà peggiore dei servizi già esistenti? È un'idea di controllo totale? Se è per questo ce l'abbiamo già. C'entra l'orgoglio nazionale? Non è questo il modo di celebrarlo. Si tratta di riciclaggio di denaro sporco? Ma farlo così sarebbe troppo esplicito. A che pro, allora?

L'utente di LiveJournal dmadload propone [ru] un ipotetico percorso di successo per il Kremlyandex:

Поскольку Гугл, Яндекс и Рамблер по-прежнему выводят неугодные единственно правильной политической партии результаты, они со веменем (до марта 2012 года) будут выведены с легального положения. Как известно, России 2 народа: один пользуется интернетом, а второй ходит на выборы. Дабы первый не соблазнял второй голосовать против ЕР, нужно его лишить мест публичного сбора и обмена мнениями. Яндекс и другие политически вредные поисковики нужно закрыть. Таким образом множество неугодных сайтов падут в небытие.

Siccome Google, Yandex e Rambler continuano a restituire risultati di ricerca sfavorevoli all'unico partito russo di destra, si troveranno progressivamente fuori legge nel marzo del 2012 [in occasione delle prossime elezioni presidenziali]. Si sa che in Russia la gente è di due tipi – quelli che usano internet e quelli che vanno a votare. Ora, per evitare che, per combinazione, i primi inducano gli altri in tentazione facendoli votare contro Edinaya Rossiya, gli va tolto lo spazio per aggregare idee e scambiarsele online pubblicamente. Così Yandex e gli altri motori di ricerca politicamente malevoli verranno chiusi, e in tal modo molti siti web d'opposizione finiranno per dileguarsi.

Lead_and_aether dice [ru]:

Ещё можно обязать Яндекс (Рамблер не рассматриваю) использовать движок этого кадавра, а Гугль с Бингов забанить в Кремлёвском Государственном Брандмауэре (КГБ для краткости). И придёт щастье и советские газеты на каждый стол!

Si potrebbe obbligare Yandex (Rambler non lo prendo nemmeno in considerazione) a utilizzare il nuovo motore di ricerca così realizzato, e vietare Google e Bing tramite il firewall di Stato del Cremlino (per farla breve, il KGB). Così tutti saranno felici e contenti e su ogni tavolo arriveranno giornali sovietici.

L'utente Tygro scrive [ru]:

…правда, думаю, всё как всегда, сведётся к банальному освоению средств и распилу казённых денег…

…Per me andrà a finire come al solito, che si spartiranno il denaro pubblico e se lo intascheranno…

Askar Tuganbaev, responsabile della divisione Internet della VGTKR, la holding dell'emittente radiotelevisiva di Stato, ha riferito [ru] a “Svobodnaya Pressa” che il motore di ricerca nazionale, al pari di un sistema operativo nazionale, è un modo per normare internet da parte del governo. Secondo Tuganbaev, tutti gli uffici pubblici, le università e le scuole avranno l'obbligo di utilizzare i prodotti internet statali. Nel caso specifico, il nuovo motore di ricerca diventerà la home page di tutti i dipendenti pubblici e di tutti gli studenti russi.

Punto di vista condiviso da Victor Galenko, vice-direttore dell'impresa “Finam”, che in un'intervista a “Svobodnaya Pressa,” spiega: [ru]

Это может быть элементарным капризом Путина или Медведева, а 100 млн долларов в масштабах государства – деньги небольшие. Какую-то долю на внутреннем рынке они все равно займут, пусть 5-10%. <…> Например, обяжут все государственные организации пользоваться только этим поиском. <…> Я думаю, это будет не только поисковик, там будет привязана еще и почта, которую граждане РФ смогут сделать официальной, чтобы получать различные документы. Каждый россиянин может быть принудительно затянут туда. Это единственная идея, которая сможет продвинуть проект.

Magari è solo un capriccio di Putin o di Medvedev. Cento milioni di dollari non è una grossa cifra per lo Stato. E il motore di ricerca può essere una nicchia di mercato, grosso modo il 5-10 per cento. Magari chiederanno agli enti governativi di utilizzare solo questo motore. Non penso che sarà solo un search engine, può darsi che abbia anche il servizio di posta elettronica per recapitare ai cittadini i documenti ufficiali. I russi saranno obbligati a trasferisi lì. L'unico modo per promuovere il progetto è questo.

La Russia sembra avviata verso un'idea di Stato che non crea soltanto servizi di e-government, ma un vero e proprio ambiente virtuale interamente governativo. Nel caso in esame, “Kremlayndex,” è una semplice porzione del futuro “Kremlinet” che crescerà e si espanderà all'interno di RuNet cercando di impiegare le ‘risorse dell'amministrazione’ nella lotta contro la concorrenza privata.

A proposito, c'è stato un buontempone più tempestivo del Cremlino. Il dominio “Kremlyandex.ru” è già occupato e registrato. Ci hanno costruito una pagina web simile a quella del motore di ricerca Yandex. Ci si può digitare qualsiasi cosa, ma rimanda sempre al sito di “Edinaya Rossiya”, il partito russo di maggioranza.

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