Ecuador: sfatare i miti sulla comunità indigena dei Saraguro

La comunità indigena ecuadoregna dei Saraguro è facilmente identificabile dall'abbigliamento tradizionale. Gli uomini, che indossano i tradizionali pantaloncini, un poncho nero, e un cappello di feltro piatto a tesa larga, i capelli raccolti in un'unica treccia che scende lungo la schiena, sono un elemento abituale in posti come Selva Alegre, Manú, San Lucas, Cera, Tenta e dintorni. Anche le donne portano i capelli in un'unica treccia, indossano il cappello tradizionale, spillette da scialle in argento o nickel (chiamate tupus), una camicia plissettata (detta anaco) e sfoggiano collane di perline di vetro dai colori accesi.

Tuttavia, le migrazioni hanno prodotto varie conseguenze. Pur in mancanza di statistiche precise, si stima che il 50% dei Saraguro [sp] al momento vivano in Spagna e Italia. Questo nuova tendenza consente di vedere i giovani ragazzi Saraguro con indosso cappelli da baseball e magliette con scritte all'occidentale, sempre accompagnate però da calzoncini corti e capigliature tradizionali.

Un Saraguro suona la Kipa, strupento a percussione che viene utilizzato per comunicare e fare musica nelle grandi occasioni. Foto per gentile concessione di Angel Gualan.

Un Saraguro suona la Kipa, strupento a percussione che viene utilizzato per comunicare e fare musica nelle grandi occasioni. Foto per gentile concessione di Angel Gualan.

Per far fronte alle pressioni dell'assimilazione e dell'istruzione bilingue, i Saraguro sono impegnati a preservare la lingua quechua [it]. Questa viene anzi rivitalizzata tramite la didattica e trasmissioni radiofoniche in quechua. I giovani Saraguro e quanti sono emigrati parlano raramente la lingua nativa. Secondo un’indagine svolta [in] da William Fischer, oggi solo un numero ridotto tra i più anziani (gli ultrasessantenni) conoscono la lingua quechua.

Le comunità indigene non sono ben rappresentate nella blogosfera ecuadoregna, ma i Saraguro costituiscono un'eccezione: Angel Gualán [in], professore della stessa comunità, ha preso a curareun blog per tutelare la lingua nativa [in], ma anche per cercare di demistificare alcuni preconcetti sui Saraguro. Nel suo blog Mashi Angel Gualán [sp], [il professore] spiega le difficoltà e i falsi miti [sp] con cui i Saraguro sono costretti a convivere. I non-indigeni impiegano spesso termini denigratori come “indio”, “joto” e “primo”, e lo stesso Gualán ha sperimentato questo razzismo sulla propria pelle [sp]. Ecco di seguito alcune delle false credenze sulla comunità indigena Saraguro del Loja settentrionale [it], spiegate da Gualán:

I Saraguro si vestono di nero perché perennemente in lutto per Atahualpa [it]:

Esto si definitivamente es falso, la vestimenta viene de la historia, algunos historiadores dicen que los indígenas Saraguros eran los que hacían el protocolo real al inca, y siempre andaban con el, cuando Atahualpa mure ellos se quedas en las zonas hoy conocida como Saraguro, luego se expanden a los lugares mas cercanos como San Lucas y Tenta, ahora se ha expandido en algunos lugares así tenemos colonias muy grandes en la provincia de Zamora Chinchipe, de hecho un Indígena Saraguro es prefecto de esa provincia.

Otra razón por lo que un indígena Saraguro se viste de negro y blanco , es que la materia prima para su vestimenta autentica es la lana de borrego, y estos ofrecen lana de color blanco o negro, anteriormente no se conocia la tinta, desde ahí queda la vestimenta de esta manera.

Ademas el negro combina con todo , no me veo poniendo un pantalón de otro color, aunque en diferentes culturas del norte del Ecuador difiere mucho la vestimenta.

Tutto ciò è falso. L'abbigliamento deriva dalla storia: alcuni storici sostengono che le comunità indigene saraguro dovessero seguire il protocollo reale degli Inca, e ciò  in ogni situazione. Quando Atahualpa venne ucciso, si stabilizzarono nelle zone conosciute oggi col nome di Saraguro, espandendosi successivamente nelle località vicine di San Lucas e Tentas. Ora hanno occupato altre aree, e così è possibile ritrovare colonie molto vaste nella provincia di Zamora Chinchipe. Anzi, il prefetto di quella provincia è un Saraguro.

Un'altra motivazione del colore nero dell'abbigliamento dei Saraguro è che la materia prima di questi indumenti proviene dalla lana delle pecore, che può essere bianca o nera. Non conoscendo l'inchiostratura, l'abbigliamento tradizionale ha conservato tale colorazione.

A parte queste motivazioni, ricordiamo che il nero va con tutto: non penso mai a indossare pantaloni di altri colori, pur se nelle altre culture dell'Ecuador settentrionale l'abbigliamento è ben diverso.

Se un Saraguro si taglia i capelli viene diseredato

La cultura es como la marca de familia, si uno reniega la cultura reniega la familia, existen personas muy arraigadas a la cultura que a veces pueden tomar esa decisión, ha pasado últimamente en la gente joven que siguen las modas de otras culturas y desean aparecerse a esa persona diferente, también por encajar en mundo nuevo de ciudad, definitivamente es duro convivir en una ciudad donde no tienes amigos que piense como tu, y es mas fácil uno pensar como ellos, ahí es cuando se pierde la verdadera identidad, después de un largo tiempo vuelven a sus raíces.

Muchos chicos se cortan el pelo por el tema, del continuo comentarios racistas que reciben, deciden parecerse a ellos para que no les digan mas esos comentarios, definitivamente mal…

La cultura è come il tratto distintivo di una famiglia: rigettando la propria cultura, si rifiuta la propria famiglia. Ci sono persone profondamente radicate nella propria cultura di appartenenza che a volte possono prendere una decisione simile, ed è quanto accaduto di recente con dei giovani che seguono la moda di altre culture, e che vogliono apparire diversi anche per integrarsi con la nuova dimensione cittadina. Sicuramente è difficile vivere in una città quando non hai amici che la pensano come te, ed è certo più facile cominciare a pensare come gli altri. È qui che si perde la vera identità, ma dopo un certo tempo, in genere tornano alle proprie radici.

Molti giovani Saraguro si tagliano i capelli per via di un problema, i continui commenti razzisti cui sono soggetti: così decidono di apparire proprio come quelli che li insultano, perché non facciano più simili commenti. È davvero un peccato…

I Saraguro, uomini e donne, non possono sposarsi al di fuori della propria cultura

Respuesta, Falso, eso ya depende de cada persona, decide con quien desea compartir su vida, y para prueba de ello existen personas que se han casado con chik@s de la ciudad, de otra cultura e incluso de otra nacionalidad.

Risposta: falso. Spettaa i singoli, ogni persona può decidere con chi condividere la propria vita, e come prova di ciò, ci sono persone che si sono sposate con gente di città, di altre culture, persino di altre nazionalità.

Tutti i Saraguro parlano Quechua

No todos lamentablementa hablamos el kichwa idioma nativo, Por que desde nuestros abuelos han ido perdiendo nuestra lengua y no nos hemos preocupado por recuperar.

También otro de los factores muy importante para perder este idioma fue la implantación de la educación hispana, donde nos enseñaron que para pasar de grado debíamos hablar bien el español y que el kichwa no valía para nada.

Ahora estamos luchando por recuperar nuestra lengua, jóvenes que tenemos el sentido de identidad propia, aprenderemos y pronto recuperaremos este idioma tan preciado.

Purtroppo non tutti parlano la lingua nativa quechua. Già dai tempi dei nostri nonni la lingua è andata perdendosi, e non ci siamo impegnati troppo a salvaguardarla.

Un altro fattore molto importante per il disuso della lingua è stata l'implementazione della cultura ispanica, che ci ha insegnato che per essere promossi avremmo dovuto parlare bene spagnolo mentre il quechua non ci serviva a niente.

Ora lottiamo per recuperarlo: noi giovani che ancora conserviamo un senso dell'identità lo impareremo, e presto riusciremo a far tornare in auge una lingua tanto preziosa.

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