Sintesi e rilanci sul progetto il futuro delle ICT per lo sviluppo

Nei mesi scorsi Global Voices ha contribuito ad attività di ricerca e divulgazione riguardo le ICT (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per lo sviluppo, sostenute dal Berkman Center for Internet & Society [in] di Harvard e dall'ente canadese International Development Research Centre (IDRC) [in]. La sfida è stata quella di trovare quanto si diceva al riguardo su blog e citizen media a livello globale. Abbiamo voluto fare il punto della situazione al di là delle aule accademiche, andando a cercare chi ha esperienza diretta di queste tecnologie e rilanciandone le parole.

I vari post pubblicati sono raccolti nella sezione speciale sul Futuro delle ICT per lo sviluppo [in].

E dunque, quali sono le nostre scoperte?
Dopo vari mesi d'indagini su analisi e scritti disponibili sul web, ecco alcune prime considerazioni sulla disponibilità online di informazioni relative ad articoli redatti da accademici, conversazioni, commenti e riflessioni dei citizen media su cosa funziona veramente, quali sono le principali difficoltà e cosa vale la pena di condividere.

Sei anni fa IDRC e Harvard hanno organizzato il primo forum [in] dedicato a ICT e povertà. Da allora è stata fatta molta strada sulla pratica e l'informazione sul tema. Molti di questi interventi sono condensati in ricerche, libri e presentazioni prodotti da studiosi o praticanti afferenti a istituzioni e organizzazioni non profit.

Tuttavia, in proporzione è più difficile trovare contenuti prodotti da blog e citizen media elaborati da singoli individui e da quanti sperimentano i benefici, e talvolta i problemi, delle tecnologie legate a Internet nel contesto dei Paesi in via di sviluppo. Mentre si trovano discussioni sparse e commenti che fanno comunque capo alle istituzioni, non è facile trovare dialoghi all'interno di comunità autonome. Ciò forse non deve sorprendere, data la natura tecnica e la complessità dell'argomento.

Stazione di ricarica telefoni in Uganda, 2008, di Ken Banks -kiwanja.net

Stazione di ricarica telefoni in Uganda, 2008, di Ken Banks -kiwanja.net

Nei Paesi sviluppati si e registrata la forte penetrazione nell'accesso a Internet e la crescita esplosiva nell'uso dei telefoni cellulari, come sottolinea Matthew Smith nel saggio [in] elaborato per l'ultimo congresso congiunto di IDRC e Harvard, “Communication and Human Development: The Freedom Connection?” [in] svoltosi nel settembre 2009.

Tuttavia, la ricerca di GV (condotta da Aparna Ray e John Liebhardt [in]) ha rilevato un'evidente ambiguità nelle discussioni online su queste tematiche che va oltre gli aneddoti un po’ scontati dei pescatori con i telefoni cellulari [in, fr, sp]. Discussioni che sicuramente esistono, ma non online; un'occhiata ai Manthan Awards [in] in Asia meridionale, per esempio, ci apre una finestra sulle comunità di praticanti in questo campo, e sulle finalità del loro lavoro.

In generale, abbiamo osservato l'esistenza di parecchie categorie di persone che scrivono online sul Futuro delle ICT per lo sviluppo:

  1. Persone sia in grado di capire le necessità dello sviluppo indipendente, sia competenti nel campo delle ICT. Una percentuale esigua di quanti scrivono online rientrano in questa categoria. Costoro possiedono le capacità per sviluppare strumenti e tecniche, parlare il linguaggio delle ICT, e di conquistare visibilità per tali progetti.
  2. Accademici interessati all'argomento. Sono in grado di sviluppare concetti specifici, e soprattutto piccoli progetti di ricerca per validare/smentire le proprie ipotesi, mettere a punto teorie e fare previsioni. C'è molta energia in questo settore, forse perché abbiamo notato parecchi studi sul web. Costoro esplorano e individuano delle tendenze, ma spesso non sono in contatto con quanto gli attivisti di base, e di rado implementano progetti.
  3. Tutti gli altri provengono dalla comunità ICT, e sono interessati a strumenti di progettazione per progetti sociali e sullo sviluppo, oppure lavorano nel settore dello sviluppo che necessita di soluzioni ICT ma hanno relativamente scarsa o nessuna conoscenza nel campo. Queste due categorie di persone spesso non parlano lo stesso linguaggio.

In generale, molti esperti dello sviluppo sembrano restii ad acquisire capacità e linguaggi tecnici. Essi vorrebbero soluzioni ICT, ma ma ci sono numerosi ostacoli che impediscono la partecipazione, compresi competenza, tempo, risorse e cultura organizzativa. E dunque, gli esperti delle ICT percepiscono che quanti operano nell'ambito dello sviluppo raramente sono chiari in merito a soluzioni di una certa utilità.

Altrettanto, gli sviluppatori di strumenti tecnologici non sempre coinvolgono le comunità in via di sviluppo nella fase di analisi delle necessità e di implementazione, producendo soluzioni dall'alto in basso senza il supporto dell'utente.

Soluzioni e strategie:

Il futuro delle ICT per lo sviluppo è un argomento stimolante, ma anche abbastanza complesso e con poca consapevolezza al di fuori delle comunità di specialisti. Nei primi mesi del progetto abbiamo acquisito alcuni degli scritti migliori dei citizen media in circolazione. Un passo successivo potrebbe essere quello di colmare le lacune dei resoconti e del linguaggio riscontrati finora. Ecco qualche suggerimento:

Coinvolgimento continuo: si può scrivere molto di più, con l'obiettivo di fare chiarezza per i destinatari del contenuto.

Divulgare idee complesse: gran parte dei post GV sono notizie nuove per chi non è coinvolto nell'ambito nello spazio ICT; per gli esperti, possono offrire assai meno. È cruciale il modo con vengono riportate le informazioni. Le possibili strategie comprendono:

  • Condurre interviste con esperti e praticanti per semplificare il linguaggio e i concetti secondo le fasce di pubblico.
  • Trovare piattaforma e linguaggio comuni per stimolare il dialogo tra le persone sia nello sviluppo di base sia in quelle delle specifiche tecnologie.
  • Coinvolgere autori con diverse prospettive e da diverse parti del mondo.
  • Mettere in evidenza il lavoro di progetti interessanti.
  • Focalizzarsi sull'esperienza e il feedback degli utenti.

John Liebhardt e Aparna Ray hanno contribuito alle osservazioni e alle conclusioni di questo post.

1 commento

  • l’argomento è di una complessità tale che, quale principiante, non posso che considerare di trovarmi di fronte ad un mondo delle comunicazioni globalizzato, in cui a stento inizio ad entrare. Una osservazione posso farla e riguarda l’ultimo argomento delle diverse strategie: è importante coinvolgere gli utenti per le assonanze e dissonanze che possono esistere nel campo delle comunicazioni internet.

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