India: tensione nelle reazioni online al pesante attentato terroristico a Pune

Intorno alle 19:30 di sabato (13 febbraio) è scoppiata una bomba in un popolare ristorante turistico a Pune, città a nella parte occidentale del Paese, uccidendo 9 persone e ferendone altre 57 [in]. La bomba era in uno zaino ed è esplosa quando un cameriere ha cercato di ispezionare il bagaglio abbandonato. Shashi Bellamkonda su My Digital Thoughts riporta [in]:

Poche ore fa (13 febbraio 2010) una bomba è esplosa nel famoso locale “German Bakery” [in] a Pune, India. Mentre stavo scrivendo questo testo, la stampa ha riportato che 8 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite [in] nell'esplosione che ha lasciato i corpi carbonizzati irriconoscibili. Il cafè è un luogo popolare tra i turisti stranieri.

Shashi aggiunge le seguenti osservazioni:

Pragmatic Euphony avverte [in]:

I jehadi hanno colpito ancora nel territorio indiano; questa volta a Pune, anche se oltre un anno dopo i tremendi attacchi terroristici di Mumbai nel novembre 2008. La prima reazione, basata sulla supposizione più plausibile e popolare che l'esplosione sia opera di gruppi jehadi basati in Pakistan, è quella di indignazione. Forse, compresibilmente, la collera è destinata ad aumentare. E quest'emotività probabilmente verrà amplificata visto che i media indiani amplificano e diffondono rabbia con esagerati resoconti sull'evento.

la genete avanza già possibili legami con il Pakistan. Offstumped informa [in] che l'esplosione a Pune è avvenuta dopo le minacce del Laskar-e-Taiba. Un importante leader del Lashkar-e-Taiba aveva menzionato Pune come una città bersaglio durante un legale raduno pubblico [in] in Pakistan. The Acorn afferma [in]:

Nonostante la minaccia del Lashkar-e-Taiba, è decisamente troppo presto per attribuire l'attacco al gruppo militare-jihadista pakistano. Ma è chiaro che tale struttura militare jihadista abbia tutti i motivi [in] per intensificare le tensioni con l'India ricorrendo al terrorismo. Senza la scusa delle “tensioni sul fronte orientale”, il Pakistan non potrebbe spiegare a Washington il proprio comportamento equivoco nei confronti dei talebani.

Dilip D'Souza su Death Ends Fun ricorda che anche l'India dovrebbe fare qualcosa contro il terrorismo interno [in]:

Fin quando non riconosceremo il terrorismo nazionale per quello che è—niente meno di quello estero—e fin quando non ci opporremo ad ogni tipo di terrore, non potremo mani sconfiggere il terrorismo.

La sfera di Twitter è stata un ronzio di tweet e retweet che diffondevano la notizia. Ecco alcune reazioni:

IndiaHappening: Nove morti, 32 feriti nell'esplosione a Pune http://bit.ly/arLssZ [in] #India

r_shekhawat: Il terrore ha colpito casa mia – ‘Pune’ : Ancora una volta, persone innocenti uccise da terroristi noncuranti. Pune, una grande città, ferita e bruciata.

pragmatic_rebel: Deve essere un triste inizio per il giorno di San Valentino a #Pune! Ancora inorridito dall'esplosione, spero che l'#India faccia proprio qualcosa di diverso stavolta.

bhuvan_chelsea: Abbiamo bisogno di un vigilante come Batman qua in #India . ;-)

tweetSAMRAT: Sta pregando per le vittime della recente esplosione di una bomba a Pune.

nehasasi: RT @deepitganjoo: Per favore inoltrate questo: l'ospedale Jahangir di Pune ha bisogno di sangue di tipo AB+ve e B+ve Contattate: 1066 Quanti si trovano a Pune…. Per favore

_india_: L'esplosione a Pune getta un'ombra sui dialoghi con il Pakistan

Non c'è dubbio che l'esplosione influenzerà la recente buona volontà riguardo la ripresa delle trattative di pace tra India e Pakistan. Ma sembra che i terroristi stiano avendo la meglio mentre le emozioni sono a fior di pelle ovunque.

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