Ecuador: ricadute e commenti sugli aiuti governativi ad Haiti

È trascorso oltre un mese, e la tragedia del terremoto ad Haiti continua a riempire le prime pagine della stampa internazionale. Lo stesso dicasi per l'Ecuador, ma qui la stampa locale si è concentrata sugli sforzi del governo ecuadoriano e del presidente, Rafael Correa, e del ruolo svolto nel portare aiuto e sostegno per Haiti. Il Presidente Correa è stato il secondo capo di stato della regione a visitare Haiti [sp]. Durante il la visita, ha incontrato i 66 soldati ecuadoriani impegnati nella Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite ad Haiti (MINUSTAH è la sigla, dalle iniziali in francese) [it]. Molte organizzazioni private si sono inoltre unite al governo prestando il loro aiuto, tra cui un contingente di 18 medici appartenenti alla Gruppo di emergenza e soccorso per i disastri nazionali.

Un Hercules C-130 dell'aeronautica militare ecuadoriano pronto a decollare per Haiti - Foto di Miguel Romero e utilizzata con licenza Creative Commons

Un Hercules C-130 dell'aeronautica militare ecuadoriano pronto a decollare per Haiti – Foto di Miguel Romero e utilizzata con licenza Creative Commons

Le immagini e gli articoli delle testate locali sono stati rilanciati dalle reti televisive locali. Il blogger e autore ecuadoriano Rubén Darío critica questi giornalisti [sp]:

No sé por qué los reporteros Ecuatorianos abordan el avión del Gobierno y van como Manada uno Puerto Príncipe, muchos de ellos sin conocer previamente la historia de un pueblo heroico que, junto con Quito, fue la luz para la Independencia americana.

No sé qué para los reporteros van de TV, seguramente para enviar o traer imágenes en las cuales habrá dramma, dolor, llantos, close up de niños hambrientos, notas sobre rescatistas, recensioni acerca de lo extraordinariamente solidarios que somos los Ecuatorianos, todo, pero sobre, en las tomas principalmente SE VEA, por favor, no se olviden, el logo del canal para jactarnos de que estuvimos allí.

Non so perché i giornalisti ecuadoriano siano saliti sull'aereo governativo per andare come un gregge di pecore a Port-au-Prince, molti senza nemmeno conoscere la storia passata degli eroi che, insieme a Quito, sono state la luce dell'indipendenza americana.

Non so perché ci siano andati anche i giornalisti televisivi, sicuramente per inviare o riportare le immagini del dramma, il dolore, grida, primi piani di bambini affamati, storie di salvataggi, articoli su come gli ecuadoriani siano straordinariamente solidali, ma, soprattutto quelle inquadrature in cui si può vedere, per favore, non dimenticatelo, il logo del canale TV a ricordarci che c'eravamo anche noi.

In seguito, dopo il suo ritorno, Correa ha anche ospitato e presieduto la riunione straordinaria dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) [it] a cui ha partecipato anche René Préval, presidente di Haiti. L'UNASUR ha inviato circa 300 milioni di dollari in aiuti per progetti di ricostruzione. L'utente ecuadoriano di Twitter Rosa María Torres (@rosamariatorres [in]) ha seguito gli sviluppi della riunione con aggiornamenti regolari, insieme ai rilanci via twitter delle grandi testate [sp]: @Presidencia_Ec , @elcomerciocom , @el_telegrafo, @radio_sucre [tutte risorse in spagnolo].

Un'altra storia si è tuttavia dipanata parallelamente alla riunione, con la partecipazione del presidente colombiano Alvaro Uribe, il cui Paese ha avuto rapporti difficili con il vicino sulla disputa di confine nel 2008 [in]. Tuttavia, i due presidenti ha detto che l'incontro è andato bene e potrebbe favorire i rapporti diplomatici tra i due Paesi [in].

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