Il virus dell'influenza H1N1 [it] ha raggiunto la Striscia di Gaza molto più tardi rispetto ad altri Paesi, fatto attribuito al blocco [in] imposto sulla popolazione sia da Israele sia dall'Egitto. Il primo decesso a causa dell'H1N1 è stato reso noto all'inizio di dicembre. In questo post i blogger di Gaza parlano dei timori e delle reazioni della popolazione riguardo l'influenza suina – e delle vendite a prezzi astronomici della spezia che si crede la prevenga.
Omar Ghraieb scrive su Sabbah Report [in]:
Seguendo la pandemia globale conosciuta come influenza suina (H1N1) in molte parti del mondo, gli abitanti di Gaza hanno iniziato a credere di poter essere immuni al contagio. Tale sensazione di sicurezza è finito il 6 dicembre, quando si è avuto il primo decesso da influenza suina a Gaza. La gente qui è stata sopraffatta da sentimenti di paura mista a shock. Questa morte li ha colpiti duramente perché ancora non si parlava molto del virus, come invece accadeva in altre parti del mondo, e il numero dei decessi era in diminuzione. […] Dopo l'annuncio della prima morte, il 6 dicembre, le cattive notizie hanno iniziato a scorrere come l'acqua sporca nei canali. Con i nuovi casi di sospetta infezione da influenza suina è cominciata l'orrenda diceria, seppur non confermata, che molti palestinesi morivano dopo aver ricevuto le cure in Israele.
E prosegue:
Gaza è a rischio a causa dei pellegrini di ritorno dalla Mecca, dove i Musulmani di tutto il mondo si recano per concludere i rituali del pellegrinaggio e possono aver contratto il virus. Inoltre, sono molti gli stranieri che arrivano a Gaza sia per lavorare in una delle innumerevoli ONG sia per offrire sostegno.
Su 360 km2 of Chaos Lina Al Sharif scrive [in]:
Appena l'influenza ci ha raggiunti, dopo mesi dall'inizio dell'epidemia in molte parti del mondo, ho scoperto che la gente ha un elevato livello consapevolezza. Oggi volevo mangiare un boccone e sono andata in una drogheria lì vicino. Sono rimasta sorpresa perché i proprietari avevano stampato dei volantini sui sintomi della H1N1 e sulle misure di protezione. C'è un sensazione di panico; a Gaza mancano adeguate cure mediche anche quando si parla di medicine basilari per trattare le malattie più comuni, perciò si teme un'epidemia. Ho sentito un dottore dire che a molte persone è stata diagnosticata una normale influenza, sebbene potenzialmente avessero l'influenza suina.
Una nuova espressione è diventata d'uso comune:
Da quando il dipartimento della salute ha annunciato la presenza dell'influenza H1N1 a Gaza, la gente sospetta che chiunque tossisca o starnutisca sia stato “suinato”. Molti hanno inventato questa espressione per dire “positivo all'H1N1″, cioè “essere suinato”. Questa è la traduzione migliore che mi sia venuta in mente.
La spezia anice stellato [in] viene considerata un metodo di prevenzione dell'influenza suina [in] (sebbene sembri che l'anice stellato venga confusa [in] con l'anice generico [it] – yansoon in arabo – comunemente usato per preparare l'omonima bevanda calda [in]):
Infine, dal momento dell'annuncio, la gente smania per procurarsi dell'anice, poiché è vitale per curare e proteggere dall'influenza. E sicuramente molti commercianti stanno approfittando della situazione; i prezzi dell'anice sono aumentati vertiginosamente come mai prima d'ora. […] Inoltre, anche le vendite del sapone speciale per le mani, meglio conosciuto come “Hygeen”, sono cresciute in maniera esponenziale.
Anche l'aglio spagnolo è assai popolare, secondo Omar Ghraieb [in]:
La gente qui si è fatta prendere dal panico tra la marea di informazioni su come prevenire il diffondersi del virus della H1N1 – come combatterlo e come annientarlo. I commercianti si sono intromessi per fornire contributi sugli strumenti di prevenzione, ma in realtà hanno tratto beneficio dal panico e dall'ignoranza – dalla generalizzata mancanza di informazione sul virus. Gli abitanti di Gaza si sono visti offrire vari rimedi come l'anice e l'aglio spagnolo. In pochi giorni, l'anice è sparito da Gaza per l'elevata domanda. Con le farmacie qui che promuovono l'aglio spagnolo come “il più potente strumento di prevenzione della H1N1″, il panico e l'ignoranza continuano.
Ola Anan scrive sul proprio blog From Gaza [ar]:
صار الكل يقول والله سمعنا الينسون هادا بشفى من الانفلونزا .. ويادوب الخبر انتشر .. وبظرف يومين بالعدد ارتفع سعر الينسون وتضاعف بدرجة مخيفة مش ممكن تتخيلوها … يعني كان الكيلو بـ 12 شيكل مثلا .. ويامين يشتريه .. هلأ وصل سعر الكيلو لـ 200 و 260 شيكل بظرف يومين !!!
Tutti hanno iniziato a dire – l'abbiamo sentito con le nostre orecchie – che l'anice ti fa guarire dall'influenza …Appena la notizia ha iniziato a diffondersi, in due giorni il prezzo dell'anice è aumentato e si è moltiplicato ad un livello spaventoso, non t'immagini neppure…Per esempio, un chilo costava 12 shekel (3 dollari Usa)…poi ha raggiunto i 200 (52,5 dollari) e poi 260 shekel (68,5 dollari) al kilo in soli due giorni!
E non dimentichiamoci le mascherine: