Danimarca: verità e ricadute del “TV2wikigate”

Logo Wikipedia in daneseIl mese scorso due conduttori televisivi che volevano dimostrare l'inaffidibilità di Wikipedia, l'enciclopedia partecipativa, hanno rischiato la propria credibilità, quando si è scoperto che gli errori su Wikipedia mostrati in televisione erano stati appositamente creati da un collaboratore del programma.

I sostenitori di Wikipedia si sono scontrati [dan] con TV2, e il dibattito pubblico che ne è scaturito si è concentrato sulla questione dell'integrità giornalistica. Su Twitter la storia è diventata subito nota come #TV2wikigate.

Stefan Bøgh-Andersen, gestore dei feed del motore di ricerca danese Overskrift.dk [dan] ha riportato sul proprio blog la cronologia [dan] delle reazioni di media, blog eTwitter su questo scandalo per l'intero mese di maggio. Questo post è basato sui suoi link.

Anders Breinholt e Cecilie Frøkjær di TV2

Anders Breinholt e Cecilie Frøkjær di TV2

Il video del programma (13 maggio) è archiviato sul sito di TV2. I conduttori del programma Go’ Morgen Danmark su TV2, Cecilie Frøkjær e Anders Breinholt, mostrano gli errori apparentemente ridicoli nelle voci della Wikipedia danese che li riguardavano, incoraggiando i telespettatori a non fidarsi di quel che leggono su Internet.

Dato che la “storia” di tutte le pagine di Wikipedia rivela quali siano e chi ha fatto le modifiche, è stato presto scoperto da un utente di Wikipedia che l'indirizzo IP della persona che aveva inserito la data di nascita errata di Frøkjær il 12 maggio coincideva con quella dell'azienda di produzione del programma mattutino.

Fra l'altro, la stessa pagina della “storia” mostra anche che l'errore è stato corretto solo quattro minuti dopo da un altro utente di Wikipedia.

La blogosfera danesa replica duro

Su Bootstrapping.net [in], Thomas Madsen-Mygdal ha scritto:

Ieri il maggior programma di informazione mattutino ha spiegato che chiunque può modificare Wikipedia. Si sono presi gioco di un mondo in cui ognuno può partecipare e hanno diffuso paure sulla sua presunta pericolosità.

Per dimostrare la loro tesi hanno tentato di dimostrare ironicamente come le voci che li riguardavano fossero state modificate con qulche battuta divertente. Dei bulletti dell'asilo sulla televisione nazionale – chi se ne f**** della nostra creazione collettiva Wikipedia. Arroganza è una parola che non descrive appieno tutto ciò.

Su Blog.Flugge.Net [dan], Matthias Flügge Hansen ha ingrandito la schermata di Wikipedia mostrato in televisione per provare come non fosse la pagina web dal vivo, bensì un'immagine probabilmente ritoccata con Photoshop.

Claus Dahl di Notes from Classy's Kitchen [dan] ha detto che i media costruiscono queste notizie tanto per sembrare migliori. Ha scritto: “Il messaggio sottinteso è naturalmente, ‘chi mai potrebbe fidarsi di qualcosa che non sia stato scritto da un giornalista?'”.

Bugie dei media o satira?

I blogger si sono irritati ancora di più [dan] quando un redattore di TV2, Jes Schrøder, ha difeso l'episodio inventato in un'intervista per Journalisten.dk [dan] il periodico del Sindacato danese dei giornalisti, il 15 maggio.

Schrøder ha spiegato che i conduttori stavano semplicemente tentando di mostrare alcuni esempi divertenti di quanto qualcuno avrebbe potuto scrivere se avesse voluto manipolare il testo su Wikipedia. Quando è stato incalzato sulla possibilità che questo fosse una scusa per mentire in televisione, Schrøder ha insistito nel definirlo un tentativo di “satira”.

Il video che segue mostra le scuse trasmesse alla fine da TV2 il 18 maggio. “Ci scusiamo per le imprecisioni”, ha detto Frøkjær.

L'epilogo

Il 19 maggio l'azienda danese di social media, Socialsquare [in] (co-fondata da Madsen-Mygdal), ha poi tenuto un incontro con varie organizzazioni per discutere su come interagire in modo produttivo con le comunità online. Andreas Lloyd ha suggerito alcuni  consigli pratici [in], compresi “Mettere le cose in chiaro” e “Mostrare rispetto per la cultura che non si comprende”.

Il 24 maggio su Mediebloggen, Lars K. Jensen ha offerto un'analisi [dan] su quanto lo scandalo abbia rivelato rispetto alla blogosfera danese.

Da un parte, dice Jensen, i blogger hanno messo a nudo la vicenda e sono riusciti ad attirare l'attenzione della stampa. D'altro canto, non sono però riusciti a occuparsi ulteriormente della questione. Invece hanno semplicemente aggiunto le proprie opinioni all’cassa di risonanza [in]:

Hvem førte så historien videre? Jo, det gjorde et af de “gamle medier”: Journalisten.

Hvad var fremgangsmåden? Hvordan fik man historien videre? Jo, man greb knoglen og ringede til TV 2-redaktør Jes Schrøder. Uden at kunne sige det med 100 procent sikkerhed, så tror jeg ikke, at nogen af dem, der omtalte sagen på blogs og/eller Twitter overhovedet har forsøgt at kontakte TV 2.

Quindi chi ha seguito fino in fondo la storia? Bè, uno dei “vecchi media”: i journalisten.

Come ci sono riusciti? Come hanno portato avanti la vicenda? Bé, hanno tirato su la cornetta e hanno chiamato il redattore di TV2, Jes Schrøder. Non ne ho la conferma al 100%, ma non credo che quanti abbiano discusso del caso sui blog o su Twitter abbiano poi tentato di contattare TV2.

Det er muligt, at det er sådan blogs “skal” være, men det flytter ikke historierne nogen vegne.

Er det en konsolidering i mediebilledet, vi ser nu? At sociale medier og græsrødder finder historierne, mens medierne kører den sikkert hjem og bringer os og selve historien videre. Jeg tror det, og det er ikke nødvendigvis noget dårligt. Selve blog-mediet er rettet mod, at folk kan lufte deres egne holdninger, synspunkter og erfaringer.

Forse è così che “dovrebbero” essere i blog, ma ciò non porta avanti nessuna storia.

È forse questa la consolidazione dei media? Social media e attivisti scoprono storie interessanti, mentre sono poi le grandi testate a prendono e portarle avanti. Credo sia così, e ciò non è necessariamente una cosa negativa. Il medium blog consente alla gente di esprimere le proprie opinioni, visioni ed esperienze.

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