Tunisia: in memoria del primo attivista online arrestato

Gli attivisti tunisini ricorderanno per sempre il loro compatriota Zouhair Yahyaoui [in] per aver sacrificato la propria vita in nome della libertà d'espressione.

Il 2 giugno 2000 Yahyaoui, laureato in economia e giornalista online con lo pseudonimo di Ettounsi o il Tunisino, propose un sondaggio sul suo sito web satirico TUNeZINE [fr] invitando i lettori a scegliere se la Tunisia fosse “una repubblica, una monarchia, uno zoo oppure una prigione”. Subito dopo alcuni agenti di polizia in borghese lo prelevarono da un Internet café senza mandato d'arresto.

Nel novembre 2003 Yahyaoui fu rilasciato [in] dopo 18 mesi di detenzione e, il 13 marzo del 2005 a soli 36 anni, morì [in] a causa di un attacco cardiaco. Durante il suo periodo di detenzione, Yahyaoui ricorse allo sciopero della fame per protestare contro le condizioni detentive e alcuni simpatizzanti sostengono che venne torturato.

In occasione del quarto anniversario della sua morte, il Network of Tunisian Bloggers for Free Blogging [ar] ricorda la tragica vicenda del primo attivista online imprigionato in Tunisia:

تمرّ اليوم 4سنوات على رحيل زهير اليحياوي مؤسس موقع “تونزين”، وقد توفي الفقيد على إثر نوبة قلبية وهو لا يزال في ريعان شبابه.

دخل السجن في ربيع 2002 ودفع غاليا ثمن تشبثه بالدفاع عن الحرية مستعملا في ذلك التقنيات الحديثة التي وفرتها شبكة “الأنترنيت”، وهو ما جعله يصبح رمزا للنضال على الشبكة.
كان ولا يزال يمثل نموذجا للمناضل والمدافع الصلب عن قضايا الديمقراطية ـ و قد دخل عدة مرات في اضراب عن الطعام للمطالبة بتحسين وضعه داخل السجن دون أن تستجيب الادارة العامة للسجون لمطالبه وقد أثرت ظروف اعتقاله على صحته التي تدهورت

Quattro anni fa Zouhair Yahyaoui, creatore del sito web Tunezine [fr], ci abbandonava nel fiore degli anni a causa di un attacco cardiaco.
Fu imprigionato nella primavera del 2002 e pagò a caro prezzo il suo impegno nella lotta per la libertà, che portava avanti usando le moderne tecnologie offerte da “Internet” diventando un simbolo per l'attivismo sul web.
È stato, e continua a essere, un modello per gli attivisti e i difensori della democrazia. Fece lo sciopero della fame diverse volte per chiedere migliori condizioni detentive, ma l'Autorità Carceraria non ne prese in considerazione le richieste. Le sue condizioni detentive ne influenzarono la salute, che andò deteriorandosi.

E anche la situazione in Tunisia sembra ulteriormente peggiorata dopo la morte di Yahyaoui. Sami ben Gharbia, blogger tunisino e autore di Global Voices Advocacy, offre un ampio resoconto della repressione online nel suo Paese in questo post [in].

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