Guinea-Bissau: situazione e sentimenti confusi dopo i recenti omicidi

Il presidente del Parlamento della Guinea-Bissau, Raimundo Pereira [in], ha prestato giuramento come leader ad interim del Paese dopo che nell'attentato di lunedì [it] era stato ucciso il Presidente Joao Bernardo Vieira [in], ore dopo l'omicidio del capo dell'esercito Batista Tagme Na Waie [in]. Il presidente ad interim ha due mesi per organizzare nuove elezioni presidenziali, in linea con la costituzione del Paese. Mentre l'esercito andava ritirandosi dalle strade, i blogger segnalavano il ritorno alla normalità della vita in città a meno di 24 ore dagli omicidi, ma c'è ancora incertezza sia su cosa è accaduto sia sul futuro immediato.

La situazione può essersi calmata da lunedì scorso, ma molta gente è ancora terrorizzata temendo il ritorno della guerra. Un'insegnante portoghese che vive in Guinea-Bissau, Ana Clàudia [pt] riporta una conversazione con la migliore amica il giorno dopo l'assassinio:

Foi a olhar para ela e a ouvir as explicações dela que “acordei” do estado de ignorância ou inconsciência em que estava até então. Veio carregar o telemóvel. Depois com olhos de quem tinha estado a chorar e com voz de assustada contou: “Não dormi. Toda a noite muitos tiros. (…) Os meninos ficaram em casa. (…) Sim, vou voltar para casa depois de carregar o telemóvel, vou ficar com os meninos. (…) Ninguém dormiu nada. Todas as pessoas estão muito assustadas. Algumas pessoas já começaram a fugir.”
A fugir? Então atingiu-me. As pessoas estavam com medo.
Ainda na 5ª feira passada, à tarde, ouvi guineenses louvar e chamar com alegria pelo Presidente Nino / General Cabi que passava na Avenida 14 de Novembro ao regressar ao país após duas semanas de ausência, e por isso muitos guineenses choram a sua morte e estão muito tristes, mas mais do que isso esta madrugada o povo guineense assustou-se, reviveu os momentos de terror da guerra que acabou há menos de 10 anos.

poliao

Sono andata a trovarla e ho sentito una spiegazione che mi ha “risvegliata” dalla condizione di ignoranza o stupidità in cui ero stata fino ad allora. È venuta a ricaricare il cellulare. Poi, con le lacrime agli occhi e voce spaventata, ha detto: “Non ho dormito. [Ci sono stati] Molti colpi per tutta la notte. (…) I ragazzi sono a casa. (…) Sì, torno a casa dopo aver ricaricato il cellulare, starò con i ragazzi. (…) Nessuno è riuscito a dormire. Sono tutti terrorizzati. Qualcuno ha cominciato a scappare”. Scappare? Questo mi ha colpito. La gente è spaventata. Soltanto nel tardo pomeriggio di giovedì, ho sentito la gente guineana elogiare il Presidente Nino e il Generale Cabi che passavano lungo [la strada principale] 14 de Novembro tornando in patria dopo due settimane di assenza. Tanti guineani ne hanno pianto la morte e sono molto tristi, ma più di questo, stamattina il popolo teme di rivivere i momenti di terrore della guerra che si è conclusa da più di 10 anni.

HPC [pt], un'altra donna Portoghese che vive in Guinea-Bissau, conferma questo clima generale fatto di paura, speranza e stanchezza. Dice di nota re la tristezza della gente, ma crede che solo il popolo della Guinea-Bissau può “tirare avanti con lo stesso sorriso” in questa situazione. Voleva fare qualche foto ma la polizia non l'ha permesso:

Houve medo nos bairros de Bissau. Lá está-se vulnerável pois não há grossas paredes para proteger nem que seja do estrondo das bombas. Está-se rente ao chão … à mercê.
Para além do medo há vergonha. Vergonha de terem um país que só é notícia pelas piores razões (como se diz em linguagem de noticiário). Um país onde se matam os dirigentes políticos e onde nunca se sabe quem o fez. E não há nada mais triste do que ver os guineenses com vergonha.
Quanto aos acontecimentos, depois de uma segunda-feira de reclusão, hoje fui tentar trabalhar e tive que fugir para casa porque havia confusão no Bandim. Primeiro constou que sem tiros, logo a seguir já os havia. Vim por atalhos porque a polícia tinha cortado o trânsito na Chapa. Passei por bairros e pensei “Tenho que fotografar isto para o blog” e senti-me culpada por esse olhar de repórter de meia-tigela.

C'era paura nelle vicinanze della [capitale] Bissau. Erano vulnerabili perché le pareti non sono spesse abbastanza da proteggere anche solo dal rumore delle bombe. Sono esposti … vicino a terra. Oltre al timore, c'è la vergogna. Sono imbarazzati di avere un Paese che compare nei notiziari solo per il peggiore dei motivi (come dicono nel gergo dei notiziari). Un Paese dove vengono uccisi i leader politici e non si sa mai chi sia stato. E non c'è niente di più triste che vedere un guineano imbarazzato. Riguardo l'attuale situazione, dopo aver passato il lunedì in casa, oggi ho provato ad andare a lavorare e sono stata costretta a scappare di nuovo a casa perché c'era confusione a Bandim. Inizialmente non c'erano spari, ma sono iniziati subito dopo. Sono tornata prendendo delle scorciatoie perché la polizia aveva bloccato il traffico a Chapa. Sono passata attraverso il vicinato e ho pensato “Devo fare delle foto per il blog” e mi sono sentita colpevole per questo resoconto da pochi spiccioli.

Ana e Simão [pt] hanno segnalato come la città fosse più calma il 3 marzo:

As estradas de entrada e saída da cidade reabriram, sem militares nos controlos. O comércio voltou a funcionar. Mas tudo é imprevisível. A pessoas revelam uma alegria e alívio contidos (morreu um homem sanguinário, responsável em grande parte pela situação a que o país chegou). Contêm também a tensão e a expectativa, foi aparentemente um bom acontecimento, mas a Guiné sempre foi imprevisível. Volta-se a tentar fazer a vida normal, volta-se a ter esperança:
-”É agora que o país levanta – (onde é que já ouvi isto?). Que Nino descanse em paz e nos deixe descansar.”

Le strade in ingresso e in uscita dalla città sono state riaperte, senza controlli militari. Il commercio ha ripreso a funzionare. Ma è tutto imprevedibile. La gente mostra giusto un po’ di gioia e sollievo. (Un uomo assetato di sangue è morto, ha grandi responsabilità per la condizione in cui si trova questo Paese). Si trattiene la tensione e le aspettative, è sembrato un fatto positivo, ma la Guinea è stata sempre imprevedibile. Di nuovo a cercare di tornare alla normalità, alla speranza: – ” Ora il Paese risorge – (dov'è che l'ho già sentito?). Spero che Nino riposi in pace e ci lasci stare”.

Ecco un altro post [pt], questa volta sulle aspettative della gente per le prossime elezioni:

É impossível sabermos a curto prazo – e provavelmente a longo prazo – pormenores sobre os assassinatos. O que sabemos é que os funerais estão marcados para sábado (Tagme Na Waye) e 3ª feira (Nino Vieira). Sabemos que se vão marcar eleições ainda este ano e sabemos que Kumba Yalá se vai candidatar e com certeza proporcionar campanhas animadas. Sabemos que a melhor alternativa é o Dr. Henrique Rosa, mas tem pouca aceitação fora de Bissau.

È impossible sapere a breve – e probabilmente a lungo termine – i particolari degli omicidi. Ciò che conosciamo è che i funerali sono previsti per sabato (Na Waye di Tagme) e martedì (Nino Vieira). Sappiamo che le elezioni saranno tenute quest'anno e sappiamo che l'[ex presidente] Kumba Yala [in] sarà in lizza per la carica e certamente farà una campagna vivace. Sappiamo che la migliore alternativa è il Dott. Henrique Rosa [in], ma ha poco sostegno fuori dalla [capitale] Bissau.

Uno dei blogger più eloquenti durante questo conflitto, Antònio Aly Silva [pt] ha pubblicato alcune foto con particolari raccapriccianti [pt] che mostrano la scena è stato assassinato dove il presidente. Spiega che avrebbe voluto che il suo blog avesse attirato attenzione per motivi meno tristi, e questa non era la prima volta:

Desde o fim da guerra de 1998/99, já assistimos a quantos assassinatos na Guiné-Bissau? Antes mesmo dessa guerra, quantas personalidades deste País desapareceram em circunstâncias ainda hoje por esclarecer? Quantos filhos desta terra, os mais bem intencionados, foram eliminados? Quantos não vimos partir, um por um, traídos, submetidos a julgamentos humilhantes, muitas vezes sumários e, de seguida, abatidos como gado? Se o povo guineense não se erguer, será espezinhado e humilhado. Como tem sido desde 1973.

Dalla conclusione della guerra nel 1998/99, di quante uccisioni siamo stati testimoni in Guinea-Bissau? Anche prima di questa guerra, quante personalità in questo Paese sono sparite in circostanze ancora poco chiare? Quanti figli di questa terra, gente con le migliori intenzioni, sono stati eliminati? Quante persone abbiamo visto andare via, uno ad uno, denunciati, sottoposti a prove umilianti, spesso imbavagliati e poi macellati come bestie? Se il popolo della Guinea non si ribella, verrà calpestato e umiliato. Come è successo dal 1973.

In un altro post [pt], un giorno dopo l'assassinio del Presidente, Antònio teme altre violenze:

Ex-ministros guineenses ligados a “Nino” Vieira estão a receber ameaças de prisão ou de morte na sequência dos assassínios no país, disse hoje o antigo chefe da diplomacia do país, Soares Sambú.
Há “pelo menos nove nomes” de personalidades políticas que estão a ser “perseguidas”.
Segundo Soares Sambú, a “lista” inclui nomes como os ex-ministros da Defesa Helder Proença, Marciano Barbeiro e Daniel Gomes, o ex-ministro da Economia e Finanças Issufo Sanhá, os dos antigos secretários de Estado Isabel Buscardini, Roberto Cacheu e Baciro Dabó (antigo chefe da antiga secreta guineense) e ainda o empresário Manuel dos Santos (”Manecas”), além do próprio Soares Sambú.
Sobre o paradeiro de João Cardoso, ex-chefe de gabinete do Presidente da República, Soares Sambú afirmou desconhecê-lo, admitindo porém que o homem forte do regime esteja em segurança, mas em local desconhecido.

I ministri ex-Guineani collegati a “Nino” Vieira hanno ricevuto minacce di imprigionamento o morte in seguito agli omicidi registratisi nel Paese, ha detto oggi l'ex leader diplomatico del Paese, Soares Sambù. Sono “almeno nove i nomi” di politici che sono “perseguitati”. Secondo Sambú Soares, la “lista” include i nomi dei precedenti Ministri della Difesa Helder Proença, Marciano Barber e Daniel Gomes, l'ultimo Ministro dell'Economia e della Finanza Issufo Sanhá, gli ex Segretari di Stato Isabel Buscardini, Roberto Cacheu e Baciro Dabó (il precedente Ministro degli Interni) e l'imprenditore Manuel dos Santos (”Maneco”), in aggiunta a quello di Soares Sambú. Per quanto riguarda João Cardoso, Soares Sambú ha sostenuto di non sapere dove si trovi l'ex capo di gabinetto del presidente, ma suppone che sia al sicuro, per quanto in un luogo sconosciuto.

Nino Vieira ha avuto una carriera politica problematica. È stato presidente dal 1980 al 1999 e ancora dal 2005 al 2009. Nel 1980, Vieira ha preso il potere e ha comandato per 19 anni. Nel 1994, ha vinto le elezioni presidenziali ma è stato spodestato alla conclusione della guerra civile del 1998-1999. Ha avuto una resurrezione politica vincendo nel 2005 le elezioni presidenziali e da allora è rimasto al potere. Sembra che non tutti avranno nostalgia del leader. In un commento lasciato su Global Voices in portoghese, Miguel Angelo [pt] chiede la confisca dei beni del Presidente:

Como Gunieense, essa triste notícia vem abalar mais ainda a nossa penosa reputação.
O nosso país tem até hoje a fama de lugar intolerante e de gente que não se entende. Como pode isso? O verdaeiro culpado disso é o prórpio Nino. Ele se transformou em ditador sem mais nem menos. Depois do golpe que ele deu em 14 de Novembro de 1980, prometeu na altura que iria fazer eleições livres e que não estava interessado a ficar no poder. Ficou direto 18 anos. DEZOITO ANOS!!!! Ninguém merece!!!
Uma geração inteira Somado a mais esses anos, só deu vergonha ao País. Agora a Guiné é um país de tráfico, do medo, da corrupção no mais alto nível e sem contar as roubalheiras e sem vergonhices de todo o tipo. Parece que não são pessoas capazes de entender que sem rotatividade no governo, não há democracia de verdade. São sempre as mesmas pessoas, o mesmo Nino e a sua corja.

Per un Guineano, queste tristi notizie vengono a insidiare ulteriormente la nostra dolorosa reputazione. Oggi il nostro Paese è famigerato per essere un posto intollerante con gente che non capisce nulla. Com'è possibile? Il colpevole di ciò è indubbiamente Nino stesso. È diventato un vero e proprio dittatore. Dopo il colpo di stato del 14 novembre 1980, ha promesso che avrebbe indetto libere elezioni, sostenendo di non essere interessato a rimanere al potere. È rimasto al potere per 18 anni. DICIOTTO ANNI! Ma dai! Un'intera generazione. Dopo tutti questi anni, ha portato soltanto vergogna al Paese. Ora la Guinea è un Paese di trafficanti, di paura, di corruzione al massimo livello, per non parlare di truffe e sfacciataggini di tutti i generi. Sembra che la gente non riesca a capire che se non si cambia il governo, non c'è vera democrazia. È sempre la stessa gente, lo stesso Nino e la sua cricca.

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