Guadeloupe: la crisi economica porta a proteste e tensioni (anche violente)

Dopo settimane di proteste pacifiche [in] nei dipartimenti francesi d'oltremare di Guadalupe e Martinica, lunedì le cose hanno preso una svolta violenta, quando polizia e dimostranti si sono scontrati a Pointe-à-Pitre, maggiore città del Guadalupe. Gli operai stanno protestando per l'enorme aumento della disoccupazione e i costi crescenti dei prodotti di base, in gran parte importati dalla Francia.

Sul sito dedito ai citizen media Agoravox, Illiouchine [fr], [cittadino francese residente della Francia continentale], descrive le scene a Guadalupe in durante lo scorso weekend e la calma seguita agli scontri di lunedì notte, una spiacevole svolta negli eventi.

Temps magnifique ce matin, grand soleil, pas un nuage ni une pique de vent. Le sommet de la Soufrière est parfaitement dégagé. On voit très bien les fumerolles qui s’élèvent droit dans le ciel depuis le plateau du volcan.

Tempo magnifico stamattina, soleggiato, senza vento e senza una nuvola in cielo. La cima del Soufrière [un vulcano nel Guadeloupe National Park] era perfettamente limpida. Si poteva vedere il fumo salire dritto fino al cielo dalle bocche nella parte superiore del vulcano.

La nuit a été chaude en Grande Terre. Les alentours de PAP ont été le siège de scènes de violence : incendies, pillages de magasins. Bien sûr on n’a pas pillé des épiceries : ce sont des magasins d’articles de sport et d’accessoires auto qui ont fait les frais des vols. Nouveaux barrages un peu partout ce matin. Le préfet reste calme mais explique qu’il va continuer à dégager les routes. Pour le moment, Saint Claude a son visage habituel, les magasins sont ouverts, les gens vaquent à leurs occupations

La notte scorsa era tutto ben diverso. Le zone intorno a PAP [Pointe-à-Pitre, maggiore città del Guadalupe] sono state teatro di scene violente: incendi, negozi saccheggiati. Naturalmente, i negozi di alimentari non sono stati toccati: chi ha pagato il prezzo sono stati quelli di articoli sportivi e accessori auto. Questa mattina c'erano nuove barricate dappertutto. Il prefetto si è mostrato calmo ma ha spiegato che continuerà a sgomberare le strade. Per il momento, San Claude è tornata alla normalità, i negozi sono aperti, la gente in giro come al solito.

La Guadeloupe en colère [fr] descrive gli eventi di lunedì:

Hier matin, de nombreux barrages routiers avaient été érigés par les militants grévistes dans certains points stratégiques.

… les nombreux escadrons de gendarmerie, envoyés sur l'île depuis le début du conflit, ont donc procédé à l'évacuation des barrages. Ce qui devait arriver arriva. Devant la résistance des grévistes, les forces de l'ordre n'ont pas hésité à faire usage de la force. De nombreux manifestants ont été interpellés, une cinquantaine environ, tous seront relâchés dans la journée après une courte garde à vue.

Ieri mattina, alcuni scioperanti hanno piazzato in posti strategici dei blocchi stradali.

“…qualche squadrone di polizia, inviate sull'isola all'inizio del conflitto, hanno proseguito lo sgombero delle barricate. È accaduto l'inevitabile. Di fronte alla resistenza dei dimostranti, le forze di sicurezza non hanno esitato a usare la forza. Un certo numero di dimostranti sono stati arrestati per essere interrogati, circa 50, e saranno tutti liberati oggi, dopo un breve soggiorno nelle celle di custodia.

Je déplore cette dégradation de la situation, là où la violence s'exprime c'est que le dialogue a échoué … La faute à qui ? L'Etat? Le collectif? Les patrons? Tout le monde est responsable car ils connaissaient tous l'issue!

Deploro il deterioramento della situazione, dove regna la violenza è perché il dialogo è fallito; Di chi la colpa? Lo stato? La folla? I datori di lavoro? Sono tutti responsabili perché tutti sanno bene cos ane risulta!

Je me réveille péniblement. J'apprends, choquée, que la boutique de la presse (tabac-presse), rare îlot de culture, a été incendiée. Je sens l'angoisse me gagner.

Je me résous à aller au travail, trop consciencieuse ou zélée sûrement.
La direction nous contacte et nous demande de rentrer chez nous, estimant la situation trop tendue.

Je m'en vais… Des feux de poubelle émaillent les rues…

Pour la première fois, je me demande où nous allons…

È stato un duro risveglio. Sono rimasto scosso quando ho saputo che l'edicola dei giornali, rara isola di cultura, era stata incendiata. Sento il terrore che mi opprime. Decido di andare al lavoro; [Sono] certamente troppo coscienzioso o zelante. I nostri supervisori ci contattano per dirci di andare a casa, ritenendo la situazione troppo rischiosa.

Me ne vado … le strade sono piene di spazzatura che brucia …

Per la prima volta, mi chiedo dove stiamo andando …

In un commento, f parfait scrive:

Sans justifier tous les évènements, gardons à l'esprit que la société guadeloupéenne n'a que 400 ans d'existence et moins encore pour le peuple guadeloupéen ( abolition de l'esclavage en ?). Nous sommes une société en genèse, combien de tant a-t-il fallu à la France pour arriver à sa situation actuelle?…

Senza giustificare tutto ciò che è accaduto, ripongo speranza nel fatto che la società di Guadalupe non ha che 400 anni e la popolazione ancora meno (quando è stata abolita la schiavitù?). Siamo una società in formazione. Quanto tempo c'è voluto alla Francia per arrivare dove è oggi?…

Commentando unarticolo di Rue89 [fr], Caro esprime le sue opinioni sulle cause di fondo dell'attuale conflitto:

La grosse erreur, à mon avis, a été de vouloir régler les barrages de Guyane en décembre (car c’est bien de Guyane que sont partis les premiers mouvements), sans rien faire pour la Guadeloupe et La Martinique, où tout le monde savait que se préparait une grève générale.

Il grande errore, a mio parere, è stato quello di cercare di calmare [l'agitazione] nella Guiana francese a dicembre (perché le prime proteste sono iniziate nella Guiana francese), senza fare qualcosa per Guadalupe o Martinica, che tutti sapevano si stavano preparando ad uno sciopero generale.

Le gouvernement a bien laissé pourrir la situation, alors qu’il connaissait le ras le bol de la population, le chômage qui explose, les produits de première nécessités, importés de métropole, de plus en plus chers etc

Il governo ha lasciato che la situazione si deteriorasse, conoscendo bene le frustrazioni della gente, l'esplosione della disoccupazione, [sapendo] che i prodotti di base, importati dal continente, stavano diventando sempre più costosi.

Les DOM reçoivent beaucoup d’argent, non seulement de la métropole, mais aussi des fonds européens (ils font partie de l’Europe …), mais cet argent ne sert pas à la population, toujours plus pauvre…

I dipartimenti d'oltremare ricevono molti fondi, non solo dal continente, ma anche da fonti europee (essi fanno parte dell'Europa), ma questi soldi non servono alla popolazione, che diventa sempre più povera.

…S’il ne veut pas une explosion de tous les DOM (la Guyane serait prête à repartir dans la grève dès la fin du carnaval, ça bouge aussi à La Réunion), le gouv a intérêt à vite fait trouver comment mettre la main au portemonnaie en favorisant la population et non les patrons. Mais ça, c’est contraire à sa philosophie patronale.

…Se non si vuole vedere esplodere tutti dipartimenti d'oltremare (la Guiana francese sarà pronta a scioperare ancora, dopo la conclusione del carnevale, e altro si va muovendo a Reunion), è nell'interesse del governo trovare rapidamente il modo di aprire il portafoglio onde avvantaggiare la gente e non i datori di lavoro. Ma ciò è contro la filosofia dei proprietari.

Comment cela va-t-il se terminer ? On peut être inquiet. Il faudrait un gros soutien des métros, montrer que nous sommes solidaires. Ce qui se passe là-bas nous concerne aussi.

Come andrà a finire? C'è di che preoccuparsi. Occorre il sostegno di massa degli abitanti della Francia continentale, che mostrino la loro solidarietà. Anche quanto succede lì ci riguarda.

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