Venezuela: raccontare la storia con i film

Un gruppo di giovani registi venezuelani è riuscito a rappresentare parte della storia del Paese o a riprendere famosi testi letterari (sia internazionali che nazionali) attraverso dei film che hanno ricevuto una buona accoglienza di pubblico. Molti film venezuelani del passato sono considerati estremamente violenti, e l'emergere di questo nuovo tipo di pellicole sta rivelando nuove espressioni creative.

Questi i quattro principali esempi di film usciti nel 2008, con alcune opinioni dei blogger:

Postales de Leningrado

Data l'enorme diffusione della vendita illegale di film pirata in Venezuela, El Buho Negro [sp], commenta così questa vignetta dove il gufo rappresenta il contrabbandiere:

Postales de Leningrado

“Postales de Leningrado mi è piaciuto talmente tanto che quando qualcuno me ne chiede un'opinione, li mando al cinema a vederlo”.

Miranda Regresa

El Hijo de la Bohemia [sp] scrive:

Quisiera encontrar un defecto para no hablar de obra perfecta, pero me temo que tendré que verla unas cuantas veces más para lograrlo. La realización es soberbia, conmovedora, arruga el corazón en muchas ocasiones y nos hace amar más a Venezuela. La música (que incluye pinceladas de nuestro “Gloria al Bravo Pueblo”) sin lugar a dudas motiva a ello, pero lo mejor de todo es que … ¡se escucha! ¿Dónde ha estado este Director de Sonido todo este tiempo?

Mi piacerebbe trovarvi una pecca in modo da non dover parlare di un film perfetto, ma temo che dovrò vederlo parecchie volte per riuscirci. La realizzazione è superba, commovente, in diversi momenti tocca il cuore e ci fa amare il nostro Paese ancora di più. La musica (che include pennellate del nostro inno nazionale) senza dubbio aiuta, ma la cosa migliore è che… riusciamo a sentirla! Dove se ne era stato finora il direttore del suono?

Cyrano Fernández

Cyrano Fernández, un adattamento del Cyrano de Bergerac [it], non ha avuto la stessa accoglienza di pubblico dei film summenzionati, ma di sicuro ha suscitato l'interesse tra i blogger:

Nel suo blog Ventana Actual [sp] Ysabel dice:

Cyrano es también un héroe social; es un personaje que defiende la ética y la dignidad popular a toda costa, estrellándose una y otra vez contra la realidad de todos los días (…) actuaciones conmovedoras y plenas de realismo dan solidez a este filme que rompe esquemas dentro de nuestra cinematografía

Cyrano è anche un eroe sociale, un personaggio che difende l'etica e la dignità delle persone a ogni costo, scontrandosi ancora una volta con la realtà di tutti i giorni […] interpretazioni commoventi, piene di realismo, che danno spessore a questo film, un'eccezione nel panorama della nostra cinematografia.

Juan, su Hoy Critico [sp], è severo nei commenti a livello tecnico, e propone qualche suggerimento:

…me gustaria al menos solo una vez poder ver una pelicula donde el 80% de las palabras producidas no sean groserias y en las que no se trate siempre el tema del “malandreo”…

Mi piacerebbe vedere almeno una volta un film in cui l'80% delle parole non siano così volgari e dove il tema non sia sempre quello dei criminali e dei loro metodi…

Boves, el Urogallo

Boves, el urogallo è un altro dramma in costume adattato dal romanzo storico di Francisco Herrera Luque [sp], film atteso da pubblico e critica.

Blogacine [sp], blog di rilievo che tratta di film e produzioni venezuelane, apre una discussione molto interessante sull'opera letteraria e sul personaggio di Boves [in]:

Pocos personajes condensan mejor las contradicciones y la tragedia de nuestras guerras de independencia como José Tomás Boves.

No hay acaso mejor manera de entender nuestra independencia que examinarla desde el punto de vista del antihéroe, del antagonista paradigmático que encarna la figura de Boves. Puede que sólo a través de su mirada, Bolívar adquiera una verdadera dimensión humana, alejado del acartonamiento dramático y narrativo al que su figura histórica parece condenada irremediablemente

Pochi personaggi storici riescono a condensare le contraddizioni e la tragedie delle nostre guerre d'indipendenza meglio di José Tomás Boves.

Non c'è modo migliore di comprendere la nostra indipendenza che osservarla dal punto di vista dell'anti-eroe, l'antagonista paradigmatico rappresentato dalla figura di Boves. È possibile che, proprio attraverso questa visuale, Bolívar riesca ad acquisire una vera dimensione umana, lontana dall'immagine drammatica e severa alla quale sembra irrimediabilmente condannato.

E questa battuta è ripresa da un'altra interessante discussione sull'industria cinematografica:

…por un lado, nuestra producción contemporánea de ficción parece poca y, acaso (no me atrevería a asegurarlo) de poco atractivo. No obstante, por otro lado, tenemos una de las industrias más poderosas del mundo en la generación de ficción: la telenovela.

… da un lato, la nostra attuale produzione di fiction appare molto scarna oltre che (per quanto non mi azzardi a confermarlo) carente di qualsiasi fascino. Dall'altro però, abbiamo una delle industrie più potenti al mondo in questa produzione: la soap opera.

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