Haiti: 205.mo anniversario dell'indipendenza

Dopo i disastri [in] che hanno colpito [it] nel corso del 2008 [in], gli abitanti di Haiti hanno festeggiato l'arrivo del 2009 con stato d'animo più o meno sereno. Ad Haiti [it], il primo gennaio non segna soltanto l'inizio dell'anno nuovo, ma anche la data in cui nel 1804 l'isola ottenne l'indipendenza dalla Francia [it], diventando la prima democrazia nera al mondo.

Alcuni blogger haitiani-francofoni rendono omaggio all'anniversario, preparandosi alle difficoltà che il Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro:

Darlie illustra [fr] gli eventi storici che hanno portato l'isola all'indipendenza [in], ma racconta anche della celebrazione tradizionale ereditata dagli haitiani: festeggiare il primo gennaio mangiando la famosa “soup joumou” [in] (sorta di zuppa di zucca) …

On raconte que du temps de la colonie, à Saint-Domingue, la soupe était très en vogue et réservée uniquement aux maîtres d'esclaves et dans la plupart des cas à certains esclaves domestiques communément appelés esclaves talentueux comme par exemple Toussaint Louverture.
Le parfum envoutant du mariage des légumes exotiques et de la viande bovine ajoutée sur les multiples revendications que les esclaves des champs murmurèrent déjà, suscitèrent chez eux le désir de révolte.

Si racconta che quando Santo Domingo era una colonia, la zuppa andava molto di moda, ma era riservata ai padroni degli schiavi e per lo più a certi schiavi di casa, chiamati schavi talentuosi, quale ad esempio Toussaint Louverture [in].

L'allettante profumo di verdure locali e carne di bovino divenne un'altra delle numerose rivendicazioni già avanzate dagli schiavi, facendone aumentare il desiderio di rivolta.”

Pur se la blogger augura “buon appetito” a tutti i concittadini, i suoi auguri di fine anno suonano più che altro come un appello alla solidarietà:

Vivons en vrai, vivons ensemble, marchons unis sur le chemin de la fraternité, de la paix et de la réconciliation

Cerchiamo di vivere nella maniera giusta, insieme, marciamo uniti sul sentiero della fraternità, della pace e della riconciliazione

Queste parole di Darlie appaiono ancora più interessanti pensando alla previsione del Presidente haitiano René Garcia Préval [in], secondo cui il 2009 sarà “un anno difficile per gli haitiani” (come riportato dal Romandie News [fr]), in occasione della sua visita ufficiale a Gonaïves [in], nella parte settentrionale del Paese. Per pura coincidenza, Gonaïves è il luogo di nascita dell'indipendenza haitiana – e la regione che ha subito maggiormente i danni provocati dai devastanti uragani del 2008 [in].

Nel blog HaitiRectoVerso [fr], Decky Lakyel segnala con certo stupore l'arrivo anticipato a Gonaïves delle autorità governative, un giorno prima della data ufficiale della celebrazione. Riflettendo su un'intervista ascoltata su Radio Kiskeya [fr], il blogger spiega la doppia motivazione di questa visita anticipata:

Le ministre confie que le séjour inhabituel de 48 heures des membres de l’Exécutif dans la Cité de l’indépendance pour marquer les 205 ans de l’épopée haïtienne, représente une « manifestation de reconnaissance de l’importance symbolique » de lieux fondateurs de l’histoire nationale.
Outre les activités officielles, le Président Préval, la Première ministre Pierre-Louis et leurs principaux collaborateurs auront l’occasion de s’entretenir avec les victimes des intempéries qui avaient durement frappé les Gonaïves.

Il ministro confessa che la sorprendente visita di 48 ore delle autorità dell'Esecutivo nella Città dell'Indipendenza (Gonaïves) per festeggiare il 205° anniversario dell'epopea haitiana, rappresenta il “riconoscimento dell'importanza simbolica” di quei luoghi fondatori della storia nazionale haitiana.
Oltre al programma ufficiale, il Presidente Preval, il Primo Ministro Pierre-Louis e la loro équipe avranno l'opportunità di parlare con le vittime dei disastri che hanno colpito Gonaïves così brutalmente.

Ma dopo aver letto l'ultimo post del blogger haitiano Stanley Lucas su Solutionhaiti [fr], è piuttosto ovvio che non tutti sono convinti degli sforzi compiuti dalle autorità.

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