Azerbaigian: cresce l'opposizione contro il referendum presidenziale

Meglio conosciuti per le loro aspre divisioni e rivalità, i gruppi della società civile e dell'opposizione in Azerbaigian [it] vanno lentamente riunendosi in occasione del referendum nazionale che ha lo scopo di rimuovere il limite dei due mandati presidenziali. Tale referendum vienepercepito da molti come una minaccia per la democratizzazione nell'ex repubblica sovietica e ha già provocato il divieto alla presenza di emittenti straniere nel Paese [in] – mentre blog e siti di social networking diventano veicoli per protestare contro l'imminente voto.

Natiqceferli ha dato notizia della formazione di una nuovo organismo pubblico [rus], la Republican Alternative (REAL), il 25 dicembre scorso, dopo che la Corte Costituzionale dell'Azerbaigian aveva approvato il referendum il giorno prima e quello successivo il parlamento l'aveva ratificato. Uno dei fondatori di REAL, Ilgar Mammadov ha descritto sul suo blog gli scopi del movimento [az/rus].

La storia moderna ha trasformato l'Azerbaigian in un modello di repubblica per il mondo musulmano. Ma nella storia recente della nazione siamo stati testimoni dei tentativi di screditare i valori che ci hanno portato progresso e rispetto. Nel 1918, in condizioni peggiori di adesso, i fondatori della Repubblica Nazionale ebbero il coraggio di mantenersi fedeli agli ideali repubblicani e di lasciarli in eredità alle generazioni future. […] Perciò, noi Azeri ora non abbiamo né il diritto morale né una causa ragionevole per rifiutare tale eredità.

Mammadov fornisce una breve analisi dell'attuale situazione politica, sociale ed economica nel Paese e usa il suo blog per disseminare la dichiarazione d'intenti di REAL.

La sola alternativa a questa situazione pericolosa per l'Azerbaigian è la [formazione di una] vera Repubblica. Quindi, noi sottoscritti diamo vita all'associazione pubblica “Republican Alternative” (REAL) per propagare ancora una volta gli ideali repubblicani.

Uno degli altri fondatori di REAL è il giurista e icona giovanile Erkin Gadirli che ha una sua pagina su Facebook [az]. Il movimento ha in programma la prima conferenza-presentazione non a Baku, capitale dell'Azerbaigian, ma nella città di provincia di Ganja.

Mirza Khazar nota che i media nazionali riportano che il 9 gennaio 2009 la maggior parte dei principali partiti di opposizione in Azerbaigian si sono uniti [az] per formare il Movimento Civile per il Karabakh e una Repubblica Democratica .

Leyla Yunus, politica veterana e attivista dei diritti umani è stata eletta presidente del comitato di coordinamento del movimento, ma come riporta Eternal Remont, al momento sta affrontando un processo intentato contro di lei dal Ministero degli Interni [in].

Non sto scherzando. Il 13 dicembre, il Ministro degli Interni dell'Azerbaigian Ramil Usubov ha intentato una causa contro il direttore dell'Institute of Peace and Democracy (IPD) e attivista dei diritti umani, Dott.ssa Leyla Yunus. Secondo il Ministro Usubov, la Dott.ssa Yunus avrebbe danneggiato la reputazione della polizia azerbaijana in un'intervista pubblicata su www.day.az il 3 dicembre 2008.

Nonostante gli ostacoli, Mirza Khazar informa che anche un altro gruppo di opposizione, il Civil Solidarity Party, si è recentemente unito al movimento [az].

Nel frattempo, Sözün Düzü dice che un gruppo di donne azere si è riunito e ha lanciato una nuova campagna online [az] ispirata da Lale, una bambina di tre anni che ha partecipato a una recente protesta [az] contro il referendum, promossa da un gruppo azero della diaspora a New York.

Adesso conosciuta come il Lale Movement, l'iniziativa ha già i suoi gruppi su Facebook e su Yahoo. Le fondatrici del movimento sostengono che “la donna azera è abbastanza coraggiosa per protestare contro l'ingiustizia e per ottenere i cambiamenti se vuole.”

Lale, 3 anni, a una dimostrazione di protesta a NYC
Lale, 3 anni, alla manifestazione di New York (foto tratta da Facebook)

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