Israele: verso le elezioni generali

Il leader del partito di maggioranza israeliano, Tzipi Livni, ha accantonato [in] il progetto di formare una coalizione governativa. La Livni aveva cercato di mettere insieme un governo sin dal mese scorso, quando ha sostituito il Primo Ministro Ehud Olmert alla guida del Kadima [it]. Durante una trasmissione in diretta con il presidente Shimon Peres, la Livni ha affermato di non volere cedere a quelli che definiva ricatti politici, molto probabilmente ad opera del partito religioso, lo Shas [it].

Liron Tamam [eb] scrive:

La decisione della Livni di interrompere le consultazioni e andare alle elezioni generali sembra necessaria. Anche se fosse riuscita a costruire una coalizione, avrebbe con tutta probabilità rappresentato terreno fertile per ricatti politici e crisi di governo. La Livni ce lo ha voluto risparmiare.

Cosa succederà adesso? Una volte concluse le elezioni amministrative andremo subito a quelle nazionali. Nel bel mezzo del gelido inverno, pioveranno dal cielo diverse campagne elettorali, inondandoci di promesse. Si dice che per il Likud le elezioni saranno una passeggiata: tutto ciò che deve fare è mettere in mostra i successi del governo Kadima: la guerra in Libano, la corruzione, il rapimento di Gilad Shalit [it], il disastro del sistema giudiziario, la divisione di Gerusalemme, e poi presentare la Livni come una replica di Olmert. Il Kadima, d'altro canto, dirà a tutti quel che Bibi [soprannome di Benjamin Netanyahu [it], leader del Likud]  vuole farci dimenticare – l'economia. Kadima ci ricorderà sicuramente che rappresenta la maggioranza dei cittadini, che richiede la restituzione di tutti i territori occupati. E il Partito Laburista? Se ne rimarrà qualcosa, presenterà Ehud Barak come candidato ideale al Ministero della difesa. Chissà, forse è solo a questo che aspira, niente più.
…Il Partito Laburista scaricherà Ehud Barak? Quanto ci vorrà prima che Kadima si auto-distrugga? Haim Oron riuscirà finalmente a motivare Meretz?

Questa settimana la Livni aveva due di fronte due scelte: 1) diventare il Primo Ministro di un governo debole, con l'appoggio di Shas dopo averne accettato le richieste, oppure 2) creare una coalizione di minoranza che poteva anche durare a lungo. Il rifiuto di Tzipi Livni di negoziare la separazione di Gerusalemme è la ragione principale del suo disaccordo con Shas [eb].

Durante un'intervista con TV channel 1, il parlamentare dello Shas Ariel Atias ha rivelato che Tzipi Livni avrebbe accettato la richiesta del suo partito di stanziare 1 miliardo di shequel [eb], a condizione che 600 milioni venissero destinati alle famiglie con più di un figlio, mentre il resto a diverse istituzioni collegate allo Shas.

Qualche ora dopo, Eli Yishai, presidente dello Shas, si produce in un attacco senza precendenti [eb] contro il gruppo di Kadima che aveva condotto le trattative -

“Ipocriti, razzisti e arroganti, hanno riportato alla luce lo spettro etnico”. Yishai ha attaccato i membri di Kadima dopo che questi avevano accusato lo Shas di esercitare pressioni indebite. Il politico trova interessante che “il partito laburista, che ha ricevuto 1.5 miliardi di shequel per entrare nella coalizione, non sia stato accusato di ricatto…”

Attualmente le elezioni sono programmate per il 10 febbraio. Faremo il possibile per parlarne in modo dettagliato su Global Voices, man mano che emergeranno nuovi sviluppi.

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