Yemen: oltre 40 le vittime di piogge torrenziali

Più di 40 persone sono morte [in] e circa 30 risultano disperse in Yemen dopo le piogge torrenziali abbattutesi sulla provincia meridionale di Hadhramout.

Omar Barsawad racconta l'accaduto sul blog Moments In Words From Hadhramout [in]:

Viaggiare nel Hadhramout [in] non è sicuro e attualmente è assai pericoloso. Nei giorni scorsi ha piovuto costantemente in parecchie aree del Hadramout, Mahra [in] e Shabwa; a volte è pioggia battente, ma per lo più si tratta di una pioggerellina costante. Non è affatto una bella cosa.

Nella tradizione araba, la pioggia è una cosa da festeggiare – una benedizione divina. Barsawad spiega:

La gente, specialmente i beduini, fa festa quando piove; perché questo significa acqua. Acqua: che in un posto secco come questo, è un bene prezioso, di lusso per parecchi. Ma quando la pioggia è così forte e insistente, produce solo problemi; può causare danni ingenti e molte volte – c'è chi perde la vita.

Il blogger aggiunge altri particolari:

La terra qui non è così porosa, e i flussi delle inondazioni prendono svariate direzioni; come è successo oggi: molti ponti, case e terreni coltivati – sono stati spazzati via dall'acqua. Molte le strade impraticabili; incluse quelle principali da Al Mukalla [in] a Wady [in], all'interno. Nello stesso Wady, numerosi villaggi e città sono rimaste isolate per via di strade allagate o distrutte. Le previsioni dicono che la pioggia continuerà a cadere nei prossimi giorni, quindi ci saranno sicuramente altri problemi; speriamo solo che non ci siano vittime.

Purtroppo non è stato così – e parecchia gente ha perso la vita. Secondo l'agenzia-stampa Reuters [in] infatti:

Le inondazioni hanno già ucciso 41 persone e 31 risultano disperse in Yemen, dopo che una pioggia torrenziale ha coperto d'acqua larghi strati sociali di un Paese già povero, ha dichiarato sabato il Presidente Ali Abdullah Saleh.

Circa 1.700 case sono state distrutte, ha proseguito il Presidente, lasciando centinaia di famiglie in balìa delle inondazioni che hanno colpito le province nel sud-est del Paese, Hadramout e Mahra, in seguito a 30 ore di pioggia battente.

Barsawad mette in guardia chiunque debba viaggiare nella regione, spiegando:

Chiunque si trovi in viaggio qui deve fare molta attenzione. È facile venire travolti da una piena; quelli che perdono la vita in questo modo non sanno cosa può fare un'inondazione, oppure sono semplicemente imprudenti. È sempre utile ascoltare il parere degli anziani del luogo; sanno qualcosa in più. Dovunque ci si trovi, se i locali sconsigliano di viaggiare in una certa direzione, è sempre meglio e più sicuro ascoltarli. Non attraversare mai una strada allagata, non importa se l'acqua sembra ferma e se si ha l'impressione che sia sicuro – a meno che molti altri non lo stiano già facendo. Non parcheggiate o sostate a lungo in una vallata; cercate di stare in posti elevati.

In un email a Global Voices Online, Barsawad scrive:

Non c'è elettricità o acqua corrente in quasi tutto il distretto di Al Mukalla; internet è lentissimo e ci si disconnette spesso – da mercoledì a ieri, non sono riuscito a collegarmi. Per scrivere questo ultimo post, ho dovuto farlo su Word, copiarlo e incollarlo sul blog e mettere i link nel giro di pochi minuti.

Oggi c'è un bel sole e Insha Allah (se Dio vuole) l'acqua andrà via. Il problema più grande adesso è in Wady Hadhramout, dove migliaia di persone sono fuggite dalle proprie abitazioni – compresa la mia famiglia. Temo che quando l'emergenza finirà il danno sarà enorme e il conto delle vittime salirà. Come ben sapete, la maggior parte delle case in Wady Hadhramout è costruita con mattoni di fango – con la pioggia battente, gli allagamenti e le pozzanghere di acqua stagnante, molte case vanno letteralmente sciogliendosi; e stante l'isolamento di villaggi e città, anche la fornitura di verdura e altri beni essenziali diventa un problema (molti negozi sono chiusi). Comunque, con il Presidente qui, sono sicuro che si farà prontamente tutto il possibile per tornare quanto prima alla normalità.

In un momento così difficile, le nostre preghiere vanno agli amici di Hadhramout.

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