ultimi articoli di Susanna Valle da maggio, 2011
Egitto: tribunale egiziano multa Mubarak per il blocco di internet del gennaio scorso
Un tribunale egiziano ha condannato l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak ed altri funzionari del vecchio regime a pagare 540 milioni di sterline egiziane per aver impedito l'accesso a Internet ed alle linee telefoniche mobili durante la rivoluzione. Le reazioni dai citizen media.
Egitto: una Giornata dedicata alla critica delle forze armate
Dopo la deposizione di Hosni Mubarak, l'esercito continua a costituire una sorta di linea rossa difficile da superare per i media. I blogger egiziani hanno deciso di dedicare il 23 maggio a una giornata di critica dell'esercito e del Consiglio Supremo delle Forze Armate attraverso le loro pagine.
Egitto: preparativi per un ‘secondo giro di rivoluzione'?
Dopo la caduta di Mubarak, molti ritengono che la maggior parte delle richieste emerse fin dall'inizio della rivoluzione del 25 gennaio non siano state realizzate. Da qui l'appello per un 'Secondo giorno di rabbia' a Piazza Tahrir, svoltosi venerdì scorso 27 maggio -- un po' in sordina rispetto alle precedenti manifestazioni di massa.
Arabia Saudita: giovane donna sfida il regime guidando un'automobile
Manal al Sharif -- arrestata, poi rilasciata su cauzione, quindi nuovamente arrestata, per aver guidato in pubblico e poi diffuso il video su YouTube -- è tra le promotrici di "Woman2Drive", movimento che sta organizzando una giornata di disobbedienza nazionale per il 17 giugno prossimo.
Spagna: prosegue la mobilitazione, nelle strade e su Internet
Oltre ad accamparsi in diverse città del Paese, gli attivisti spagnoli vanno organizzandosi in modo decentrato ed orizzontale online -- usando al meglio i social media per diffondere informazioni, condividere storie personali, rilanciare idee, proposte, iniziative.
Spagna: migliaia di manifestanti in piazza contro il caro-vita e la disoccupazione
Nei giorni scorsi migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro corruzione, disoccupazione e una struttura politica costruita per il bi-partitismo. "Non siamo merci in mano a banchieri e politici," è uno degli slogan più popolari. Intanto le proteste e i sit-in si allargano, nel Paese e nel resto d'Europa.
La Danimarca sospende il trattato di Schengen
Il Partito del Popolo Danese (Dansk Folkeparti), forza politica nazionalista e di destra, ha di recente annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere con la Germania e la Svezia. Il governo di centrodestra di Copenaghen, al momento in minoranza, ha dovuto arrendersi e la proposta è passata. La notizia è echeggiata largamente online, sia all'interno che all'esterno del Paese.
USA: “Geronimo” per Bin Laden, lo sdegno dei Nativi americani
Il Governo degli Stati Uniti ha usato il nome in codice "Geronimo" per indicare la morte di Osama Bin Laden. Per molti Nativi americani, tuttavia, il paragone tra il loro eroe popolare e il numero uno del terrorismo mondiale è offensivo. Commenti e opinioni apparsi nella blogosfera statunitense.
Serbia: l'ex-presidente azero Aliyev si merita un monumento?
Uno dei parchi più belli di Belgrado, il Parco Tasmajdan, è stato di recente rinnovato grazie anche a una donazione di due milioni di euro da parte del governo azero. La notizia che ha suscitato polemiche nella comunità online serba è la condizione dettata dall'Azerbaijan: Belgrado dovrà erigervi un monumento intitolato al controverso ex-Presidente del Paese Heydar Aliyev.
Palestina: Gaza celebra la riconciliazione tra Hamas e Fatah
Il recente accordo di riconciliazione tra le fazioni rivali Fatah e Hamas è stato accolto da molti festeggiamenti a Gaza, sia nelle strade che via Twitter. Eccone una panoramica.
Siria: blocco delle comunicazioni Internet in alcune zone del Paese
Ieri gli utenti locali di Twitter hanno segnalato l'interruzione dell'accesso alla Rete su cellulare, con alcuni che riportano anche il blocco delle linee telefoniche fisse e del'elettricità in alcune zone. Si estendono intanto le proteste di piazza.
Bin Laden e Twitter: anche i giornalisti americani sono diventati cittadini-reporter?
Quando la notizia della morte di Osama Bin Laden si è diffusa il 2 maggio scorso, i giornalisti degli Stati Uniti hanno usato Twitter e i social media come tutti gli altri cittadini. E' interessante il contrasto con le modalità usate per descrivere l'11 settembre 2001, quando i social media erano soltanto una tecnologia nascente, specialmente nel mondo dei giornalisti professionisti.