Russia: un piano governativo per ripulire “l'inquinamento di Internet”

Il governo russo sta lavorando ad un nuovo progetto [ru come tutti i link seguenti, salvo dove diversamente indicato] che potrebbe ridefinire i “principi della politica culturale dello stato”. In un documento orientativo reso pubblico questa settimana tramite la stampa, un gruppo di lavoro guidato da Sergei Ivanov, capo dello staff di Putin, ha sottolineato la necessità da parte della Russia di preservare il suo unico “stato-cultura” e le sue fondamenta morali di fronte alla globalizzazione. Il documento sostiene che la Russia deve “aprirsi al mondo” senza “dissolversi in esso”. 

Il progetto del ministro della cultura potrebbe avere profonde ripercussioni sulla regolamentazione di Internet in Russia, se una futura legislazione adotterà il tipo di linguaggio che appare ora nelle raccomandazioni del gruppo di lavoro; tale linguaggio, infatti, paragona il “controllo della qualità d'informazione” alla protezione dell'ambiente:

Сегодня в киберпространстве все, кто имеет доступ к компьютер и Интернету, что-то создают и распространяют вне зависимости от образования, кругозора, жизненного опыта, знания предмета, психического здоровья и их истинных намерений. В результате информационное пространство загрязнено, и воздействие на нас этих загрязнений пока еще плохо осознается, но их уже можно сравнивать с загрязнением воздуха, которым мы дышим и воды, которую мы пьем.

Oggi nel ciberspazio, chiunque abbia accesso a un computer e a Internet può creare e distribuire qualcosa, a prescindere dalla propria educazione, visione del mondo, esperienza di vita, competenza, salute mentale, o vere intenzioni. Di conseguenza, l'ambiente dell'informazione è inquinato ed è ancora presto per dire quali siano i risultati per noi, ma possiamo già paragonare questo fenomeno all'inquinamento dell'aria che respiriamo e dell'acqua che beviamo.

Mettere sullo stesso piano “l'inquinamento di Internet”, le emissioni di diossido di carbonio e la contaminazione dell'acqua aumenterebbe di gran lunga la possibilità di controllo delle operazioni online da parte del governo. Oggi i legislatori hanno discusso il documento di lavoro nella Duma, ma non hanno parlato del suo potenziale utilizzo per la regolamentazione di Internet. Prima che questo progetto diventi legge, i funzionari statali devono occuparsi di vari dettagli, specialmente di quelli che riguardano i finanziamenti.  

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