Russia: cosa pensa uno dei più famosi blogger sulla Crimea?

Alexey Navalny speaks from confinement. An artist's depiction.

Alexey Navalny parla dalla prigione. Raffigurazione d'artista.

Prima che il blog di Alexey Navalny su LiveJournal venisse bloccato [it – report di Global Voices] in Russia, alla fine della scorsa settimana, apparentemente per non aver rispettato le condizioni dei suoi arresti domiciliari, egli aveva pubblicato lungo pezzo [ru, come tutti i link seguenti] che riportava la sua opinione sulla situazione in Crimea. Quindi, cosa ne pensa il presunto leader dell'opposizione e popolare blogger?

L'articolo era una diretta risposta ai critici e agli alleati di Navalny, che si stavano chiedendo come mai egli era rimasto in silenzio su questo argomento – dopotutto Navalny è un riconosciuto nazionalista russo con una forte posizione contro l'immigrazione. Sfortunatamente non ci sono posizioni facili da prendere. Come leader dell'opposizione dovrebbe criticare l'intervento di Putin, ma come nazionalista questo lo lascerebbe soggetto ad accuse di ipocrisia.
Lo stesso Navalny ha descritto il conudrum:

Тут мне передали, что в комментах ко всем постам оставляют “а что же Навальный по Крыму не выскажется? Боится, значит? Хочет на двух стульях усидеть!”. На двух стульях я, конечно, усидеть хочу (кто же не хочет) […]

Qualcuno mi ha detto tutti mi stanno scrivendo commenti “Perché Navalny non si esprime sulla Crimea? Ha paura? Sta cercando di tenere il piede in due scarpe? [lui ha entrambe le cose!]” Ovviamente voglio tenermi aperte entrambe le possibilità (chi non lo vorrebbe)[…]

Navalny sta “agendo con un piede in due scarpe”? Per prima cosa sta prendendo la posizione che naturalmente si trova più vicino a lui — parlando della corruzione del governo russo. Con questo punto di vista, l'avventura di Putin in Crimea è un modo per punire gli ucraini per essersi ribellati alla loro stessa corruzione governativa. Facendo un esempio in connessione a questo, Putin farà in modo che una rivolta simile sarà molto meno probabile in Russia.

Navalny ha anche cercato di segnare punti con i nazionalisti. Ha scritto riguardo l'importanza di mantenere delle relazione amichevoli con l'Ucraina, perché la fratellanza “pan-slavica” a cui egli fa riferimento sarebbe sentita da ogni russo nei confronti di ucraini e bielorussi, ma non lo sarebbe, afferma, verso gli uzbeki e kirgiki. Ha anche criticato il fatto che i russi in Ucraina siano stati perseguitati, lamentandosi che la popolazione di origine etnica russa abbiano passato il peggio in Asia Centrale e Cecenia.

Navalny crede anche che la Crimea appartenga “ingiustamente” all'Ucraina, e che ogni russo “normale” pensi lo stesso.
Nello stesso tempo, è contro l'annessione della regione, anche se i suoi cittadini votano per questo in un referendum legittimamente riconosciuto. Perchè? Perché:

Для нас самих вопрос территориальной целостности – болезненный. В интересах России – всегда заминать эту тему и всегда выступать против, как это делает Китай.

Per noi la questione dell'identità territoriale è dolorosa. E’ nell'interesse della Russia di spazzare sempre via [ogni discorso sul cambio dei confini] sotto il tappeto, e di parlarne contro ogni volta, come fa la Cina.

Ogni referendum supportato dalla Russia pone un precedente, dice Navalny — un precedente per la dissoluzione della Russia in futuro, dove le regioni con forti comunità a maggioranze e minoranza etnicha non russa, come il Dagestan e la Cecenia, decidano di separarsi dal paese. Mentre gli altri punti potrebbero non essere validi, Il ragionamento di Navalny per non sostenere il referendum rimane il più bizzarro, soprattutto se visto attraverso la lente dell'ideologia. Dopo tutto, Navalny non aveva deciso di supportare lo slogan “Smettete di nutrire la Cecenia?” in passato? Il blogger nazionalista Egor Prosvirnin si butta su questo misfatto, scrivendo sarcasticamente che un qualsiasi sano nazionalista scambierebbe volentieri l'ostile Cecenia con la Crimea di etnia russa.

Совершенно верно, Алексей Анатольевич Навальный пугает русских, что если русские поддержат референдум в Крыму, то от России может уйти… Чечня. Обменять Крым на Чечню, что может быть ужаснее? Это же какой-то ночной кошмар каждого русского, поменять Севастополь на Грозный.

Questo è giusto, Alexey Anatolyevich Navalny sta spaventando i russi dicendo loro che se supportono il referendum in Crimea la Russia potrebbe perdere… la Cecenia. Nello scambio tra Crimea e Cecenia, cosa sarebbe peggio? E’ una sorta di incubo per ogni cittadino russo, scambiare Sebastopoli per Grozny.

Alla fine la soluzione di Navalny per la situazione della crisi in Crimea è quasi simile alla posizione ufficiale russa, riconoscendo poco il referendum: “aumentare l'autonomia della Crimea, garanzie dello status di lingua ufficiale per il russo, garanzia di non partecipazione dell'Ucraina nella Nato, amnistia per l'attuale governo autonomo di Crimea”. Speranza o no? Con il referendum che sta per arrivare, lo scopriremo presto.

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