Venezuela: il chavismo vince di misura alle elezioni

Dopo oltre 5 ore di attesa, il CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) ha annunciato i risultati [es, come gli altri link tranne ove diversamente indicato] delle elezioni presidenziali in Venezuela del 14 aprile. Il candidato Nicolás Maduro [it], indicato da Hugo Chávez [it] come suo successore, ha vinto con il 50,66% dei voti. Soltanto 230.000 voti lo hanno separato dal suo avversario Henrique Capriles Radonski [it] che ha ottenuto un milione in più di voti rispetto alle elezioni dello scorso ottobre quando perse contro Chávez.

A questo conteggio manca ancora l'1% dei seggi elettorali in Venezuela e il voto dei 60.000 elettori venezuali all'estero, un conto che renderà lo scarto tra Maduro e Capriles ancora più irrisorio.

Sebbene il risultato sia ufficialmente “irreversibile”, l'opposizione ha dichiarato che non lo riconoscerà finché non saranno nuovamente contate tutte le schede. Inoltre, chiederà al CNE di rivedere le 3.000 denunce di irregolarità elettorali a cui non è stata data risposta, alcune delle quali costituirebbero brogli elettorali a vantaggio del governo.

Caracas, Venezuela. 14 aprile 2013. Foto di Harold Escalona, copyright Demotix

Caracas, Venezuela. 14 april 2013. Foto di Harold Escalona, copyright Demotix

Nei suoi discorsi durante la campagna elettorale, Nicolás Maduro ha sostenuto di essere riuscito a completare il lavoro di Chávez, deceduto a marzo. Ha inoltre denunciato che Capriles gli ha offerto un patto di governo. Dall'altro canto, invece, Capriles ha reso pubblico che non scenderà a compromessi con “l'inganno e la corruzione”. Inoltre, ha chiesto rispetto per l'oltre 49% dell'elettorato che ha sostenuto la sua causa.

Le reazioni e i resoconti dei cittadini sono disponibili su Twitter sotto i seguenti hashtag, tra i tanti: #EleccionesVenezuela (“Elezioni in Venezuela”), #Venezuela, #Venezuelasomostodos (“Siamo tutti con il Venezuela”) e #Maduro.

Questo è solo l'inizio.

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