USA: urgente porre il veto sul Monsanto Protection Act

Monsanto seed crop

Coltivazione del seme Monsanto. Foto di Paulito B su Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)

La controversia dell’ “Atto di protezione del Monsanto” è stata approvata dagli Stati Uniti nel Congresso del 24 marzo 2013. Si è detto di proteggere i semi geneticamente modificati dalla controversia, indipendentemente dagli effetti sulla salute dei consumatori.

La cosiddetta Disposizione di Garanzia per il Coltivatore, è una clausola trasformata nel bilancio preventivo HR 933. Benché sia soltanto valido per sei mesi fino alla scadenza del bilancio il 30 Settembre, ha aumentato l'allarme fra gli attivisti.

Si è accusato il fatto che il bilancio sia stato approvato [en, come tutti i link seguenti] senza che la maggior parte dei senatori ne fosse a conoscenza. La donna responsabile dell'approvazione del bilancio era la senatrice Barbara Mikulski del Maryland, che è attualmente presidente della commissione Crediti al Senato. Gli attivisti della ‘Democrazia Alimentare Adesso’ e del Centro per la sicurezza alimentare, la incolpano direttamente per aver consentito l'approvazione di questa legge senza previa revisione da parte delle Commissioni giudiziarie o per l'agricoltura.

Il direttore esecutivo del Centro per la sicurezza alimentare, Andrew Kimbrell, ha rilasciato questa dichiarazione:

“In questo affare nascosto dietro le quinte, il senatore Mikulski ha voltato le spalle al consumatore, alla protezione dell’ ambiente e del coltivatore, a favore del benessere aziendale delle imprese biotecnologiche, come ad esempio la Monsanto.”

Successivamente è stata presentata una dichiarazione di scuse sul sito ufficiale:

“Il senatore Mikulski comprende la rabbia per questo provvedimento. Non ha messo bocca sul bilancio e non lo sostiene neanche. Come presidente della Commissione Crediti, la prima responsabilità del senatore Mikulski era di impedire una crisi di governo. Ciò ha comportato che la senatrice sia dovuto scendere a compromessi su molte delle sue priorità, per ottenere un bilancio che il Senato che la Camera avrebbero approvato. Continuerà a combattere per un processo regolare e tempestivo sui crediti e altre importanti priorità, compresa la sicurezza alimentare.”

Come è stato riportato sul Washington Times, l'atto è visto essenzialmente come una vittoria per le aziende come Cargill, Monsanto, Syngento Corp e altre affiliate a PACs, che hanno donato $7.5 milioni ai membri del congresso dal 2009, e $372.000 ai membri della commissione crediti del senato.

Gli attivisti della sicurezza alimentare e i cittadini interessati sono indignati. Oltre 250.000 elettori hanno firmato una petizione rivolta al presidente Barack Obama per opporsi all'Atto la scorsa settimana, che recita:

“Chiedo urgentemente che poniate il veto sul HR 933. Sono indignato per il fatto che “la disposizione di garanzia dell'agricoltore”, sezione 735, attualmente compresa nell'HR 933, non sia stata colpita dal Bilancio preventivo approvato dal Congresso.”

‘Democrazia Alimentare Adesso’ ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che condanna il bilancio.

“La cosiddetta ‘clausola biotecnologica’ venne inclusa nella legge di bilancio che ha ottenuto l'approvazione definitiva alla Camera, evitando una crisi del governo federale il 27 marzo, quando l'attuale fondo venne stanziato fino alla scadenza. Il provvedimento è stata trasformato nella legislazione che in modo anonimo ed esplicito conferisce al Ministero statunitense dell'Agricoltura l'autorità di non tenere conto del regolamento giudiziario che blocca la coltura di semi geneticamente modificati.

“Se il governo di Washington DC può tradire l'opinione pubblica a porte chiuse, è ora che gli americani ottengano il diritto alla trasparenza su ciò che mangiano e su come alimentano quotidianamente le proprie famiglie.”

E i coltivatori sotto la guida di ‘Democrazia Alimentare Adesso’ hanno organizzato una manifestazione davanti la Casa Bianca.

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