Madagascar: perché mai Rajoelina rinuncia a candidarsi presidente?

Andry Rajoelina su Wikipedia

Andry Rajoelina su Wikipedia. Licenza Creative Commons 3.0

Dopo che nel dicembre scorso l'ex presidente Ravalomanana aveva annunciato la sua rinuncia alla candidatura [en], ora anche il presidente ad interim Rajoelina si ritira dalla competizione [fr]. C iò significa che i malgasci nel 2013 avranno un nuovo presidente, a condizione che le elezioni si svolgano effettivamente nelle date previste dal calendario elettorale (8 maggio, seguite il 3 luglio da quelle parlamentari). Parecchi osservatori, in seguito alle dichiarazioni di Rajoelina e al suo auspicio sullo svolgimento delle elezioni, sono ora scettici.

Dopo quasi quattro anni di crisi e di continui cambi di opinione da parte dei leader politici, gli osservatori si chiedono se non si profili un ennesimo voltafaccia.

Possiamo essere davvero certi che rimarrà seduto a guardare il panorama? Anche dopo la sua dichiarazione ufficiale alla nazione e a tutti i malgasci, quali garanzie ci sono che rimarrà fedele ai suoi propositi? Non sarebbe la prima volta che rinnega perfino la propria firma.

Maurice Beranto, uno dei candidati alle presidenziali, sul suo blog si pone una domanda simile [fr]:

Beaucoup d’entre nous, et moi en premier, se sont toujours demandé pourquoi autant de tergiversations face à une évidence. Comment pouvait-on effectivement imaginer que le président de la transition pouvait se présenter à une élection qui va sceller la fin de la transition qu’il préside ? [..] En second lieu, en estimant que les législatives devraient être organisées avant la présidentielle, Rajoelina montre qu’il n’a pas pris cette déclaration de non participation à la présidentielle de gaité de cœur. Au lieu de calmer le jeu définitivement, il va continuer à mettre de l’huile sur le feu.

Molti di noi, e io per primo, ci siamo sempre chiesti il perché di tanto tergiversare davanti all'evidenza. Infatti, come immaginare che il presidente ad interim potesse presentarsi a delle elezioni che suggelleranno la fine della transizione da lui presieduta? […] Inoltre, stimando che prima delle presidenziali dovrebbero essere organizzate le elezioni politiche, Rajoelina sembra non aver preso con molta gioia la dichiarazione di non-partecipazione alle presidenziali. Anziché calmare definitivamente il gioco, continuerà a gettare benzina sul fuoco.

Rabelazao [mg] si chiede anche se la decisione di organizzare le elezioni politiche prima delle presidenziali, dopo che la Commissione Elettorle Nazionale Indipendente per la Transizione aveva già preso posizione diversi mesi fa, non nasconda obiettivi inconfessati. CENI-T scrive su Twitter [mg]:

@Rabelazao: @harinjaka kajy ankandrina daholo izany e! tsy hilatsaka ho fidiana ho prezida aho, de ahemotra aloha ny fifidianana prezida. fetsepr

@Rabelazao: @harinjaka Questa sì è astuzia! Non sono candidato, quindi rimando il più possibile le elezioni presidenziali. Furbo…

Jack si spinge ancora oltre nell'analisi dei motivi per cui Rajoelina insiste perché le elezioni politiche si tengano prima delle presidenziali [fr]:

Si il réussi à faire passer les législatives en premier, et toujours président de la transition, celles-ci se dérouleront de la même façon que le référendum. Le TGV sera majoritaire et une session parlementaire exceptionnelle transformera dans les 8 jours la constitution en semi-présidentielle. Il sera désigné premier ministre.

Se riesce a far tenere per prime le politiche, e comunque rimane presidente ad interim, le elezioni si svolgeranno con il meccanismo del referendum. Il TGV [partito del presidente ad interim Rajoelina, ndr] avrà la maggioranza e in otto giorni una sessione parlamentare speciale trasformerà la costituzione in senso semi-presidenziale. Risultato, lui sarà nominato primo ministro.

A questa ipotesi ha risposto Rajoelina in persona durante un'intervista su RFI, evocando uno scenario simile a quanto è successo in Russia con Putin. Ecco alcuni estratti dell'intervista rilasciata a Christophe Boisbouvier :

CB: Vous vous posez en homme d’Etat. Y a-t-il un homme dont vous vous êtes peut-être inspiré, avant de faire votre choix ?

AR: Il y a deux personnes, effectivement. Un homme qui a beaucoup souffert, mais qui a gagné son combat : Nelson Mandela. Et puis, du côté européen, pourquoi pas, je ne serais pas le de Gaulle malgache?

Que retenez-vous, justement, de de Gaulle ?

Prendre une décision de se retirer au moment voulu. Mais le peuple s’en souviendra. Et c’est le peuple même qui réclamera celui qui doit diriger son pays, au moment voulu.

[..] Est-ce que vous envisagez un scénario à la Poutine ? Votre candidat est élu, vous devenez son Premier ministre et vous revenez en 2018 ?

Aujourd’hui, on n’a pas encore mis sur table de stratégie.

Donc, vous n’excluez pas ce scénario à la Poutine ?

Nous allons voir. Mais vous en serez beaucoup plus dans quelques semaines.

CB: Lei si presenta da uomo di stato. C'è un personaggio a cui si è ispirata prima di fare la sua scelta?

AR: In effetti ci sono due persone. Un uomo che ha molto sofferto, ma che ha vinto la sua battaglia: Nelson Mandela. E poi, in campo europeo, perché no, non sono forse il de Gaulle malgascio?

Appunto, che cosa vi ispira di de Gaulle?

Decidere di ritirarsi nel momento in cui lo si desidera. Ma il popolo se ne ricorderà. E sarà il popolo stesso a chiamare a gran voce chi deve dirigere il paese al momento giusto.

[..] Prevede uno scenario tipo Putin? Il suo candidato viene eletto, lei diventa il suo primo ministro per poi tornare di nuovo [alla presidenza] nel 2018?

Ad oggi non abbiamo ancora stabilito strategie.

Quindi questo scenario stile Putin non è escluso, giusto?

Vedremo. Fra qualche settimana ne saprete molto di più.

Patrick, su Madagascar Tribune, descrive il valzer di esitazioni che ha preceduto l'annuncio e spiega che potrebbero essere stati i rischi giuridici in cui potrebbe incappare [fr] a spingere Rajoelina alla rinuncia:

Le plus difficile avait bel et bien été obtenu avec le désistement de Marc Ravalomanana, car celui-ci avait toujours semblé plus rétif que son rival sur ce point. Toute résistance semblait désormais futile : au cas où la perspective de sanctions financières contre Madagascar n’avait pas été suffisamment dissuasive, il aurait par exemple suffi à la Justice française de se déclarer compétente vis-à-vis d’une plainte déposée en France par un binational franco-malgache pour mettre Andry Rajoelina et ses proches dans un sérieux embarras

L'obiettivo più difficile era già stato conquistato con il ritiro di Marc Ravalomananana, perché era lui il candidato che sembrava più restio a cedere su questo punto rispetto al suo rivale. Ormai ogni resistenza sembrava futile: nel caso in cui la prospettiva di sanzioni finanziarie contro il Madagascar non avesse avuto sufficiente forza di dissuasione, sarebbe per esempio bastato che la Giustizia francese si dichiarasse competente in un denuncia depositata in Francia contro un'azienda franco-malgascia per mettere Andry Rajoelina e il suo entourage in serio imbarazzo

Qualunque sia il prossimo colpo di scena di un 2013 che si annuncia carico di sorprese, la pletora di candidati ancora in lizza avrà un compito arduo davanti a sé. In margine alle condizioni desiderate da Rajoelina per lo svolgimento delle elezioni, la preparazione del processo elettorale cozza contro parecchi ostacoli, come il finanziamento dei costi di funzionamento. Una relazione [fr] precisa che bisogna ancora trovare 13 milioni di dollari per finanziare la macchina elettorale”. Tuttavia, la CENI-T aggiunge che [fr]:

Le Ministère des Finances et du Budget a octroyé 3 milliards d’ariary de plus à la CENI-T la semaine dernière. Ces fonds feront partie du budget de fonctionnement interne de l’institution indépendante. L’Etat reste la principale source de financement pour le bon déroulement des activités dans le processus électoral

La settimana scorsa il Ministero delle finanze e del bilancio ha elargito alla CENI-T 3 miliardi supplementari di ariary. Questi fondi faranno parte del budget di funzionamento interno dell'istituzione indipendente. Lo Stato rimane la fonte di finanziamento principale per il corretto svolgimento delle attività nel processo elettorale

In Madagascar il contesto economico rimane sempre molto difficile. Il più recente rapporto della Banca Mondiale sulla povertà in Madagascar [fr] è quantomeno allarmante:

Selon ses prévisions, la pauvreté frapperait 84% de la population de Madagascar en 2013. En 2010, 77% des 20 millions d'habitants survivaient dans des conditions de vie difficile, avec 0,78 euro par jour [..] Chômage, inflation, baisse du pouvoir d'achat des ménages, tous les voyants sont au rouge.

Secondo le previsioni, l'84% della popolazione malgascia sarà colpito dalla povertà nel 2013. Nel 2010, il 77% dei 20 milioni di abitanti sopravviveva in condizioni difficili, con 0,78 Euro al giorno. […] Disoccupazione, inflazione, riduzione del potere d'acquisto delle famiglie, tutti gli indici sono in rosso.

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