Mozambico: attivismo per fermare bracconieri a caccia di elefanti

Un articolo pubblicato dalla testata online @Verdade [pt, come tutti i link seguenti salvo diversa indicazione] svela le tecniche usate dai cacciatori di frodo di elefanti nella riserva di Mareja [en] a Cabo Delgado, nel nord del Mozambico. Secondo quanto sostenuto nell'articolo, gruppi di bracconieri, stanno compiendo veri e propri “massacri”, di “proporzioni gigantesche”, servendosi “di armi sofisticate”:

Todas as semanas, pelo menos, dois animais são abatidos, dos quais são retiradas as pontas de marfim, que são posteriormente vendidas no mercado negro. A batalha acontece aos olhos das autoridades governamentais e policiais locais que, por conforto e cumplicidade, não agem.

Ogni settimana vengono uccisi almeno due animali per privarli delle zanne e ottenere l’avorio, che poi sarà venduto al mercato nero. La battaglia si svolge sotto gli occhi delle autorità governative e della polizia locale, che invece di intervenire mantengono un comportamento passivo e complice.

Si sentono spesso colpi di arma da fuoco seguiti dal rumore di elicotteri, o piccoli aerei che sorvolano la riserva e che serviranno a caricare l’avorio [it] delle zanne prese ad animali in via di estinzione, perpetuando il traffico di un prodotto che “al mercato nero può raggiungere prezzi esorbitanti” per poi essere esportato in vari Paesi asiatici come Cina, Corea del Nord, Tailandia e Filippine.

 Elefante nella Riserva naturale di Maputo. Foto di Leandro's World Tour su Flickr (CC BY 2.0)

Elefante nella Riserva naturale di Maputo. Foto di Leandro's Word Tour su Flickr (licenza CC BY 2.0)

Su Facebook, Conor Christie commenta così:

Cartello segnaletico della riserva di elefanti a Maputo. Foto di Leandro's World Tour su Flickr (CC BY 2.0)

Cartello segnaletico della riserva di elefanti a Maputo. Foto di Leandro's World Tour su Flickr (licenza CC BY 2.0)

Trabalhei um pouco na coutada 4 na provincia de Manica e quando la, fomos avisados que os caçadores vêm das zonas da Beira e vêm BEM EQUIPADOS. Nós tinhamos o equivalente dos guardas das Quirimbas, e fomos avisados para nao confrontar os elementos. As pessoas que tem [acesso] a esse tipo de armamentos não são os camponeses. Quando lá, sabiamos que [caçadores] furtivos alugavam AK47 (AKM) do comando ai do Save. Compravamos balas por mil Met [$33 USD] cada, indicando que o [acesso] às armas é fácil. Na minha opinião, as pessoas atrás dessas mortes nas Quirimbas sao pessoas com patencia [sic].

Ho lavorato un po’ nella coutada 4 (le “coutada” sono zone in cui la caccia è proibita) nella provincia di Manica e ci hanno avvertito che i bracconieri erano venuti dalle parti della città di Beira e che arrivavano EQUIPAGGIATI CON ARMI PESANTI. Nella nostra pattuglia avevamo la stessa quantità di guardie forestali del parco nazionale di Quirimbas, ed eravamo stati avvisati di non confrontarci con quelli là. Chi ha accesso a certe armi non è un contadino. Sapevamo che la base militare del Save noleggia armi da fuoco automatiche AK47 (AKM) ai bracconieri. In più, per i proiettili noi pagavamo 33 $, quindi si capisce che l'[accesso] alle armi è facile. Secondo me, i responsabili della morte degli elefanti nei Quirimbas sono persone vicine al potere.

Un’altra lettrice del giornale, Kita Chilaule, esprime indignazione:

Nao acredito que nao hajam formas de travar estes cacadores furtivos. Penso que eles nao sao um numero superior aos guardas mas sim tem a proteccao do governo local ate pork esta claro que existe aqui uma cumplicidade e currupcao. o lamentavel e a destruicao do patrimonio do ecoturismo desta zona.

Non credo che esistano maniere per prendere questi bracconieri. Penso che siano più numerosi delle guardie, e comunque il governo locale li sostiene, è la prova della complicità e della corruzione. La distruzione del patrimonio e dell’ecoturismo in questa zona è deplorevole.

E prosegue:

Esses caçadores a maioria sao estrangeiros nao podem ter poder de accao mais que os Nacionais. Peco a quem e de direito pra travar esta pratica degradante de fauna bravia.

La maggior parte dei cacciatori è composta da stranieri che non possono avere più potere sulle leggi nazionali rispetto alla gente del luogo. Esigo da chi di diritto la fine di questa pratica assassina per la fauna.

Inserita nel  Parco Nazionale delle Quirimbas [it], che copre una superficie di circa 7506 chilometri quadrati, la riserva di Mareja è sorvegliata da un gruppo di 10 guardie forestali male attrezzate per confrontarsi con il bracconaggio. Sul sito dell'Associazione dei Contadini di Mareja è in corso una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi per rinforzare le misure a tutela degli elefanti.

Video di Dominik Beissel; altri video di elefanti ripresi nel loro habitat naturale sono disponbili qui.

Dopo il rilancio di queste notizie da parte di @Verdade, su Avaaz.or è partita una petizione:

solicita-se a atenção do mundo que preza a sustentabilidade ecológica e a vida nas florestas, assim como do GOVERNO DE MOÇAMBIQUE, para que providências sejam tomadas de forma a acabar com o extermínio dos elefantes em Moçambique.

Chiediamo l’attenzione di quanti ritengono importante la sostenibilità ecologica e la vita delle foreste, e ci rivolgiamo al governo mozambicano affinché siano prese misure tese a fermare il massacro degli elefanti in Mozambico.

“Il conflitto uomo-elefante”

Dal 2006, l'autore del blog Forever Pemba si occupa dei problemi di questa regione in merito alla fauna selvaggia e in particolare agli elefanti:

Trofei di elefanti e animali della foresta esposti in un hotel della città di Pemba - Cabo Delgado. Foto del blog Forever Pemba

Negli ultimi tempi gli animali, e in particolare gli elefanti, hanno ucciso persone, provocando la paura nei villaggi. Inoltre questi animali, assieme a scimmie e maiali selvatici, sono accusati di provocare la fame, perché distruggono parzialmente o completamente le coltivazioni.

Nella sua critica delle misure prese dalle autorità locali per rimediare alla « distruziones » causata dagli animali, tra cui l'istituzione di figure come i cacciatori di comunità, il blog menziona un articolo apparso nel 2007 sul giornale Notícias:

Em resumo e lendo o texto, entende-se que, as autoridades responsáveis em Cabo Delgado, depois de apresentarem os elefantes e outros animais como inimigos perigosos para o ser humano, agirão, como afirmam com um tom beatificante, quase piedoso, para não dizer cínico.

In breve, leggendo il testo si capisce che le autorità di Cabo Delgado, dopo aver presentato gli elefanti e altri animali come nemici pericolosi per l’uomo, prenderanno provvedimenti, come dicono con tono mielato, quasi misericordioso, per non dire cinico.

Infine, il sito del WWF-Mozambico indica che nel 1999 la Direzione nazionale delle foreste e del la fauna del ministero dell'Agricoltura e dello Sviluppo rurale ha pubblicato una Strategia nazionale di gestione degli elefanti in Mozambico che ha come obiettivo la protezione della popolazione di circa 18.000 elefanti africani censiti nel Paese. Tuttavia l’applicazione della Convenzione, secondo un rapporto datato settembre 2012, è risultata insoddisfacente.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.